di Bruno Sodano
Un po’ di nostalgia dell’Oktoberfest? La voglia di tornare giovani e avere quello stomaco d’acciaio per bere litri e litri di birra accompagnando con piatti robusti e saporiti, nell’area l’odore dello stinco arrosto, del rafano e della senape?
La gastronomia tedesca non è proprio un must have per noi italiani ma c’è da dire che le tradizioni bavaresi legate alla festa e alla convivialità ben si sposano con la nostra indole propensa alla condivisione e alla celebrazione del pasto come un rito. Nasce per offrire un piccolo spaccato sulla tradizione gastronomica germanica il locale di Giona Guardascione e Francesco Bocco Sangiovanni. Tutto tipicamente bavarese e ben curato ad Avellino, 30 minuti esatti da Salerno.
Ad accogliervi ragazze nel tipico costume bavarese. Bella la selezione delle birre servite con una spillatura eccellente. Nella carta delle bevande c’è anche la famosa birra Hacker-Pschorr simbolo della tradizione birraia bavarese. I piatti, in linea con l’aspettativa sono corposi e golosi. Si parte dalle patatine fritte. Qualità ottima, resa finale sopra la media. Si possono scegliere in vari gusti. Sicuramente la variante con cheddar fuso e bacon è indicata per chi ha deciso di godere pienamente della ricchezza di questa proposta.
Divertenti e invitanti sono le salsicce di Norimberga IGP, servite con crauti bianchi bavaresi affumicati, insalata di patate bavarese, senape e rafano. Un gusto particolare, molto speziato. Cottura buona che lascia la giusta succosità alla carne.
Fra i piatti completi troviamo la grigliata mista di würstel. Ma anche il Leberkäse, ovvero carne di maiale tipica della Baviera servita con uovo al tegamino, cipolla croccante, crauti affumicati, insalata di patate bavarese e salsa Der-Pschorr. Consiglio di ordinare i Bretzel da accompagnamento.
Il vero tuffo è nei canéderli. Un piatto tipico della Germania sudorientale ma anche danubiano-alpina. Sicuramente un must della cultura dell’est e stiamo parlando di grossi gnocchi, o polpette, interamente fatti da pane raffermo, uova e latte. Vengono serviti nel loro brodo di cottura. Una tira l’altra, vi assicuro.
Un enigma della cucina da pub lo trovo nello stinco. Sempre troppo saporito o cotto male. Da Der Pschorr l’ho trovato perfetto. Giustamente succoso, sapido al punto giusto, cotto in sede e la differenza da tanti altri la si nota.
Altro piatto forte è il pollo arrosto servito con le patate del contadino. Pelle croccante, carne tenera e succulenta. Il tubero d’accompagnamento è tagliato a tocchetti opportunamente speziato.
Certo non mancano i panini. Il Bun è artigianale e la carne è selezione Bifulco, una garanzia sotto tutti i punti di vista. Gli amanti del funghi possono scegliere il Würzburg, ovvero burger di manzo 180 g., formaggio bavarese alle carote, capocollo “Ciarcia” croccante, fungo arrosto leggermente piccante, pomodoro secco e maionese al basilico.
Anche sui dolci c’è qualche chicca fra cui lo strúdel di mele servito con gelato alla vaniglia.
In sintesi Der Pschorr farà sicuramente la felicità degli amanti dei pub tedeschi, che finora avevano in Campania solo pallide imitazioni. Un posto moderno con la possibilità di caricare al tavolo gli smarthphone e assecondare senza grossi problemi intolleranze e regimi alimentari alternativi. Bene usare i prodotti tedeschi a marchio europeo ma bravi nello scegliere anche sul territorio ingredienti buoni e validi. Si arricchisce quindi la nostra Regione di una proposta internazionale ben pensata. Con 20 euro in media per una corposa cena si acquistano bontà e il gusto di tornare con l’immaginazione a Monaco di Baviera per brindare e cantare.
Der Pschorr
Via Circumvallazione, 329
83100 Avellino
Tel 0825 1644080
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