di Monica Bianciardi
Montepulciano solare mattinata di fine narzo. Dopo aver salito per diversi tornanti la Val D’Orcia risplende con verde primaverile acceso, le diverse tonalità di colore formano un quadro dai tratti naïf da cui è difficile distogliere lo sguardo. In alto il borgoMediowvale di Montepulciano. Oltrepassato il paese, il navigatore mi spinge in una strada sterrata. Arrivo sollevando un turbine di polvere prima di fermarmi sotto la serie di alberi che contornano l’entrata dell’azienda Dei.
Il vino Nobile già noto nel rinascimento quando sorgono i primi grandi Palazzi di Montepulciano, ha vissuto momenti di gran notorietà per essere il vino preferito del Papa dell’epoca. Il clima ventilato la natura del terreno portano molto più indietro infatti fin dall’antichità Montepulciano ha una stretta correlazione con la coltivazione della vite fini a risalire alla civiltà Etrusca.
La tenuta Dei nasce con l’acquisto del vigneto Bossona negli anni 70 con le cui uve si ottiene la Riserva del Nobile di Montepulciano. Negli anni ’70 seguono anche l’acquisto della proprietà di Martiena e della villa padronale. Inizialmente il vino che viene prodotto è un quantitativo limitato e solo per uso familiare per la cui vinificazione viene affittata una cantina situata dentro il paese. Nel 1985, una botte era tutto il quantitativo di vino ottenuto. Proprio quel vino risultato di un’annata eccezionale fu talmente incoraggiante da spingere la famiglia Dei ad allargare i vigneti e ad intraprendere la strada della vinificazione su più larga scala.
Oggi Caterina Dei prosegue nel lavoro aziendale creato dal padre per la produzione del Nobile. I vigneti hanno raggiunto un’estensione di 52 ettari di cui le vigne più vecchie hanno circa 20 anni. Lo stile produttivo è orientato verso la sostenibilità ambientale e sia in vigna che in cantina si cerca di utilizzare tutte le risorse naturalmente presenti. La struttura della cantina completamente interrata è fatta con materiali del territorio ed ha la suggestiva forma di una conchiglia avvolta su se stessa a cui si accede discendendo lungo un candido corridoio a spirale . L’immensa barriccaia sembra l’entrata di un teatro luci soffuse e travertino costudiscono anno dopo anno le grandi botti in cui riposa il Nobile. La cantina Dei è completamente autonoma dal punto di vista energetico grazie all’uso di energie rinnovabili. Energia geotermica regola la temperatura in modo naturale in ogni stagione, inoltre grazie ad un generatore di vapore durante le fasi di pulizia delle botti si ha la totale eliminazione di sostanze chimiche in cantina; insomma un vero esempio di bellezza e virtù .
Un excursus attraverso diverse annate di Nobile mette in evidenza le caratteristiche di longevità di questi vini, che anche nelle differenti tipologie offre uno stretto legame con il territorio.
Molte le annate in degustazione di cui di seguito ho descritto le più rappresentative.
Il Vino Nobile di Montepulciano blend con il 90% sangiovese e 10% canaiolo, 18 mesi in botte grande da 50 e 30 hl
Le annate partono dalla 2010, 2008, 2005, 2004, 2002, 2000.
2010 Delineata da una intensità olfattiva piena e fruttata a cui si aggiungono mineralità pietrose e cardamomo. Palato ricco con tannicità ancora incalzante ma ben eseguita finale amaricante e lungo.
La 2008 colpisce per la composta eleganza. L’insieme olfattivo distribuisce note floreali mentolate a tocchi di humus succo di pesca caramello felci. Palato fresco corrispondente e lineare con bevibiità che invoglia al riassaggio, tannini risolti dalla trama sottile.
Tra le annate più datate splendida la 2000 luminoso e dalla espressiva intensità olfattiva. Insieme alle fresche note agrumate e di frutti rossi,acqua di rose, foglie essiccate, thè, tabacco e boisè. Il sorso ancora spinto dalla freschezza ha mantenuto una bella progressione in cui tannini fini e frutto si intersecano in un finale pulito e persistente.
Nobile Di Montepulciano -Riserva Bossona-Dal 2011 2008 2007 2001 1999 1996
Sangiovese 100% cru di una singola vigna effettua 36 mesi di legno grande e tonneaux.
2011 colore rubino fitto luminoso e consistente. La parte olfattiva è scandita da frutti neri e rossi, more e rosa canina; mentolato in cui si ritrovano erbe aromatiche di macchia mediterranea. Palato caldo e pieno, la struttura mantiene tuttavia la dinamicità con progressione cadenzata dalla freschezza e da un tannino croccante con un bel finale lungo e biscottato.
2008 -Riflessi granato di bella trasparenza. Ventaglio olfattivo denotato da note fresche foglia di cedro cardamomo si uniscono a frutti rossi e spezie piccanti. Palato gustoso con corpo snello e agrumato che termina con sottigliezza aromatica elegante e pulito.
2001 – Ampio ed etereo ha uno sviluppo estremamente complesso. Ceralacca resina china. Frutti neri, alloro, chiodi di garofano cioccolato. Vino che in bocca dimostra consistenza e maturità con toni ferrosi e tannini docili. Sull’allungo riemerge il frutto.
1996 – malgrado l’età dimostra ancora una parte fresca piena di scorza di agrumi, fiori viola, cardamomo. Palato vellutato con ossatura piuttosto esile ma dai contorni ben definiti dalla parte acida conservata e tessitura tannica elegante con chiusura di bocca aristocratica.
Sancta Catharina IGT a base di 30% Sangiovese, 30% Cabernet Sauvignon, 30% Merlot, 10% Petit Verdot
2011 L’aspetto del colore fitto e di notevole concentrazione mostra il lato internazionale da cui provengono anche i frutti scuri e le sfumature erbacee mentolate. In seguito si aggiungono fiori viola e tocchi legati al territorio di alloro e rosmarino, cioccolato e cipria; morbido, ben bilanciato da un’adeguata struttura ottima intelaiatura tannica, puntuale e fitta, il finale lungo, ritorna al frutto.
2010- Vino molto vivo con contrasti agrumati ed erbacei maggiori rispetto al precedente. I piccoli frutti rossi e neri sono di rovo e macchia mediterranea. Gusto teso dinamico con asperità donate dalla gioventù, in cui al tempo stesso emergono stratificazioni golose e sinuose. Corpo strutturato dal ritmo incalzante ha una pregevole fattura tannica. Persistenza lunghissima .
2006- Luminoso e compatto. Bouquet ampio e variegato in cui agrumi rossi e frutto nero si intersecano a note evolutive. Legno preziosi, resina, pepe rosa, rose rosse appassite, tabacco. Palato pieno intenso ma misurato, lo sviluppo in bocca è graduale levigato, tannini fitti ma finissimi precedono un finale profondo e sobrio.
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