Dopo la ripresa, in occasione di “Benvenuto Cilento”, continuano le degustazioni dell’Amira (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi) sezione Paestum.
Queste degustazioni sono rigorosamente e completamente alla cieca, vale a dire i degustatori non sono informati dei vini che degustano. I degustatori ricevono in sala unicamente i bicchieri di vino che un cameriere versa dietro le quinte da una bottiglia “fasciata”. Man mano che serve, lo stesso cameriere numera le bottiglie che preleva a caso. I vini vengono giudicati uno alla volta. Dopo aver espresso il giudizio, non si può ritornare sulla stessa bottiglia. Nel caso di bottiglie difettate, non si possono sostituire in quanto il cameriere di turno non sa il nome del vino. La scheda (creata dai degustatori Amira) è basata soprattutto sulla valutazione della piacevolezza, non si tiene conto di tipicità territoriali o varietali. Questo perché vuol essere un giudizio per consumatori e non per esperti che nel vino vedono anche cose che non ci sono, ma probabilmente ci saranno in futuro. Sappiamo bene che ad acquistare il vino, in genere, è la gente comune e non i grandi degustatori.
Anche in questa batteria, così come è stata la volta scorsa, il sottoscritto, ideatore di queste degustazioni, non ha preso parte alla degustazione, in quanto tra i campioni c’era una “mia” azienda. Quindi, ho solo assistito scrivendo e relazionando il giudizio ed il parere dei degustatori.
Il tema di questa degustazione è stato: L’Aglianico del Cilento 2009. Sono stati presi in degustazione i vini da uve Aglianico prodotti da aziende cilentane e che portavano la denominazione Cilento Doc o Paestum Igt.
9 i vini che sono passati sotto l’esame attento di 12 degustatori AMIRA:
– Adduono Roberto (Sommelier Professionista AIS – Ristorante Il Papavero, Eboli).
– Aiello Giuseppe (Ristorante Oasi, Paestum).
– Caiella Luca (Socio Amira Paestum e sommelier)
– Calabrese Maurizio (più volte finalista concorso nazionale “Maître dell’Anno”).
– Daniele Raffaele (Sommelier Professionista AIS – Ristorante Il Vecchio Bottaio Agropoli).
– Falanga Natale (Hotel Cerere, Paestum – Sommelier Professionista AIS).
– Gigantino Roberto (Sommelier Professionista AIS – Ristorante Il Papavero, Eboli).
– Grippo Francesco (Fiduciario Amira Paestum – Hotel Le Palme, Paestum).
– Longobardi Roberto (Sommelier Professionista Ais – Ristorante Le Trabe, Paestum).
– Napoleone Franco (Sommelier Ais – Ristorante Oasi, Paestum).
– Rotondi Davide (Responsabile banqueting – U’ Saracino, Agropoli).
– Taurone Bruno (Responsabile banqueting – Savoy Beach Hotel, Paestum).
I campioni, degustati nei saloni del “U’ Saracino” di Agropoli, hanno decretato il seguente risultato. Naturalmente, per numerosi motivi è possibile che un altro campione della stessa azienda e della stessa annata possa dare un giudizio diverso.
1° vino classificato: Klèos 2009, Aglianico Paestum Igt, Luigi Maffini, Castellabate (SA). Di gran lunga superiore agli altri. Ha subito messo d’accordo tutti dimostrandosi il migliore in batteria. L’azienda di Luigi Maffini non ha bisogno di molte presentazioni, sin dall’inizio ha proposto vini che raramente hanno deluso, probabilmente anche grazie a Luigi Moio che è il consulente enologico dell’azienda. Il vino ha impressionato per la consistenza visiva insieme ad un bel colore rosso rubino. Al naso si è espresso un po’ meno che al gusto (tutti i campioni sono stati aperti 2 ore prima della degustazione) risultando più intenso che persistente con sentori molto fini che ricordavano i tipici profumi del vino come sottobosco e frutta rossa. Al gusto è risultato “ottimo” all’intensità, persistenza, corpo e stato evolutivo. “Eccellente” alla finezza e alla piacevolezza. Niente da dire. Primo posto ampiamente meritato. Complimenti. Gradazione alcolica 14%. Punteggio finale 83/100, ottimo. www.maffini-vini.com
2° vino classificato: Cupersito 2009, Aglianico Cilento Doc, Casebianche, Torchiara (SA). Altro vino che ha favorevolmente impressionato i degustatori. Il Cupersito dell’azienda Casebianche di Betty e Pasquale Mitrano, 2 persone umili che hanno la passione per il vino di qualità. L’enologo è il bravo Fortunato Sebastiano. Alla vista e al naso era molto simile al precedente. Anche in questo l’intensità olfattiva era più interessante della persistenza. Al gusto è risultato “ottimo” in tutti i parametri della scheda Amira. Un bel vino e una bella azienda che fa onore al Cilento. Gradazione alcolica 13,5%. Punteggio finale 78/100, buono. www.casebianche.eu
3° vino classificato: Jungano 2009, Aglianico Paestum Igt, San Salvatore, Giungano (Sa). Il Jungano (nome dialettale di Giungano, dove è situata la cantina) è stato classificato terzo in questa degustazione di Aglianico. A differenza dei primi due è risultato più morbido e più beverino, nonostante i 14,5 gradi alcolici. Questa è la primissima versione di questo vino ed è frutto di vigne giovanissime. Se, come si dice, il buongiorno si vede dal mattino, l’azienda è destinata a conquistare ottimi risultati. L’enologo è il notissimo Riccardo Cotarella e si vede, il vino in pratica non ha difetti. In degustazione: colore rosso rubino vivo; al naso, anche questo, è risultato più intenso che persistente. Sentori netti di marasca e violetta; al gusto è risultato “ottimo” alla persistenza, corpo e piacevolezza. “Buono” all’intensità, finezza e stato evolutivo. Comunque un bel vino che si lascia bere con piacere. Gradazione alcolica 14,5%. Punteggio finale 72/100, buono. www.sansalvatore1988.it
Così gli altri:
4° vino classificato: Pietralena 2009, Aglianico Cilento Doc, Barone, Rutino (SA).
5° vino classificato: Le Ghiandaie 2009, Aglianico Cilento Doc, Alfonso Rotolo, Rutino (SA).
6° vino classificato: Prime Vigne 2009, Aglianico Cilento Doc, Verrone, Agropoli (SA).
7° vino classificato: Donnaluna 2009, Aglianico Cilento Doc, De Conciliis, Prignano C.to (SA).
8° vino classificato: Granatum 2009, Aglianico Cilento Doc, I Vini del Cavaliere, Capaccio-Paestum (SA).
Non classificato: Impervio 2009, Aglianico Cilento Doc, Botti, Agropoli (SA). Tappo netto. Peccato perché dal colore prometteva molto bene. Come detto sopra, le degustazioni Amira non prevedono la sostituzione della bottiglia, in quanto nessuno, neanche il cameriere di turno conosce il vino che si degusta.
Prossima degustazione, 17 gennaio 2012, sarà il Fiano di Avellino 2010. Saranno degustati una decina di fiano che saranno reperiti in ristoranti ed enoteche della zona. Se qualche azienda ha piacere di vedere il suo vino in degustazione può spedire (o portare) 1-2 campioni alla sede della sezione Amira Paestum, presso l’Hotel Esplanade, Via Poseidonia, 84047 Paestum (SA), all’attenzione di Diodato Buonora.
Buon Natale e Buon Anno.
Diodato Buonora
http://diodatobuonora.blog.tiscali.it
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