di Enrico Malgi
Un appuntamento di grande effetto scenografico e, soprattutto, ricco di solidali contenuti quello vissuto presso la storica azienda Villa Matilde Viticultori in Campania Felix di Cellole in occasione della première di presentazione di quasi tutti i vini aziendali di nuove annate.
Per l’occasione i titolari Maria Ida e Tani Avallone, insieme con Maria Cristina De Simone Avallone, il PR Riccardo Gabriele e l’enologo Fabio Gennarelli, hanno chiamato a raccolta molteplici esperti e giornalisti enologici della carta stampata e del web per sottoporli in anteprima ad una graditissima degustazione.
La data scelta per questo evento del 14 marzo u.s. non è stata casuale, anzi essa è significatamente emblematica perché vuole ricordare la festa di Santa Matilde, da cui deriva il titolo aziendale sull’abbrivo del nome della mamma dei fratelli Avallone, unitamente a quella del giorno successivo del 15 marzo, che invece intende commemorare il compleanno dell’avvocato Francesco Paolo Avallone, venuto a mancare purtroppo qualche anno fa, che diede avvio alla fondazione di Villa Matilde nel 1965.
L’avvocato Avallone è stato il lungimirante artefice della rinascita territoriale del marchio “Falerno”, in quanto riuscì ad individuare le varietà di uve con cui si produceva il leggendario vino risalente all’epopea degli Antichi Romani già 2.500 anni fa.
Di questo mitico vino la storia ci ha tramandato infinite chiose di grandi filosofi Romani. Plinio il Vecchio lo ha definito “vino ardens e fortis”, mentre Virgilio nelle Georgiche afferma che “Nec ideo cellis contende Falernis”. Marziale dice a sua volta: “Non voglio rubare i baci della donna che amo bevendo dalla sua coppa, ma baciare le labbra bagnate di vecchio Falerno”, aggiungendo poi che “Se si voleva bere del vino comune bisognava spendere un sesterzio e per un buon vino due. Se invece si voleva bere il Falerno si dovevano sborsare almeno sei sesterzi”. Questo per sottolineare l’inarrivabile bontà di questo vino, una sorta di cru ante litteram che ha segnato un’epoca.
Dopo aver rintracciato pochi ceppi di quelle viti miracolosamente scampati al flagello della fillossera, l’avvocato Avallone provvide a reimpiantarli con l’ausilio di alcuni contadini in pieno territorio del Massico. Ed al giorno d’oggi quelle prosperose viti hanno determinato l’affermazione di un intero areale e della stessa azienda Villa Matilde, che è diventata famosa in tutto il mondo come messaggera e portatrice di grande produzione vinicola.
Ad attestarlo ancora una volta sono state le eccellenti etichette di nuove annate assaggiate nell’occasione, con particolare menzione di merito per il Vigna Camarato ed il Vigna Caracci, che hanno suscitato grande interesse da parte di tutti i convenuti, felici di poter degustare questi pregiati nettari idealmente collegati a quelli bevuti dagli immortali dei dell’Olimpo.
Sede a Cellole (Ce) – S.S. Domiziana, 18
Tel. 0823 932088 – Fax. 0823 032134
Info@villamatilde.it – www.villamatilde.it
Enologo: Riccardo Cotarella, con la collaborazione in loco di Fabio Gennarelli.
Ettari di proprietà: 110, di cui 70 vitati
Bottiglie prodotte: 700.000
Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Primitivo, Abbuoto, Falanghina, Greco e Fiano.
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