di Marina Betto
Il pranzo veloce è sempre stato l’esigenza di chi lavora nelle grandi città ma a questo si unisce il desiderio di mangiare qualcosa di buono, che soddisfi quanto quello al ristorante. Precorrendo i tempi nel 1964 i coniugi Renzo e Dina De Santis aprono il primo locale in Corso Magenta 4 a Milano dove era possibile mangiare velocemente un panino fatto con ingredienti di primissima qualità. Questa formula è ancora valida e gli oltre 35 panini che trovate sulla lista più quelli solo vegetali/vegani e i piatti senza pane di carne, pesce, insalate sono farciti ora come allora di ingredienti selezionati e di qualità. Sono diventate 4 le sedi a Milano e oggi De Santis sbarca anche a Roma alla Rinascente di via del Tritone posto centralissimo frequentato nella pausa pranzo da romani e dai tantissimi turisti provenienti da tutto il mondo e ben presto si apriranno altre sedi nel mondo.
Con sessanta anni di storia sulle spalle De Santis è stato testimone del cambiamento del gusto degli italiani e non solo, testimoniando che le cose che piacciono infondo sono sempre le stesse. Si è passati dai formaggi alla frutta e al pesce crudo negli anni “80 poi il culatello, la caponata, l’attenzione a chi non mangia maiale per motivi religiosi o chi gradisce poco sale come i popoli asiatici.
Ricette italiane, attenzione al tipo di pane, ai salumi, i formaggi, le verdure, uniti al nostro bere, al caffè ai dessert con garanzia di qualità. Il panino racconta così una storia, che è quella del nostro paese, della cura del buono, del bello che diviene anche solidale. La collaborazione con la comunità di San Patrignano ne è un esempio.
La comunità fornisce un formaggio e un salume di alta qualità che finiscono nel panino che porta il nome Sampa rifinito poi con pepe e tartufo. Ben oltre l’edonismo e il gourmet questo panino contiene il riscatto di coloro che lavorano nella comunità, la rinascita che sentono collaborando a qualcosa di concreto e di valore.
Ogni prodotto utilizzato da De Santis è collegato ad un controllo molto accurato come il parmigiano del Caseificio Gennari o il tartufo di Appennino Food, un’azienda dei colli Bolognesi leader nella produzione del tartufo ma le collaborazioni eccellenti non si esauriscono qui e anche Moet Chandon con il suo Champagne si può gustare con tutti i panini proposti contribuendo a creare un momento di vera piacevolezza con il suo brio.
Dai un'occhiata anche a:
- Il brindisi per la festa della mamma
- Cos’è il Metodo Ancestrale e un consiglio da bere: Zizzinella 2023 di Lavinum
- Restaurante Castelados a Madrid, cucina di mare nella Capitale
- Ad Angelina Mango la torta di Sanremo 2024, agli innamorati cuori di cioccolato,
- Andrea Fugnanesi, lo chef di altissima quota che fa la pasta e patate di montagna
- Percorsi in Sicilia A Castelluzzo, il wild site di San Vito Lo Capo tra Bagli, Olio e Mare
- Gelato alla parmigiana di melanzane, nel 2024 l’idea del gelato “salato”
- Birstrò 2.0 e il panino Contursi 2.0