De Luca smentisce le indiscrezioni circolate nelle ultime ore. Al momento boccia il delivery e mantiene, unico al Mondo insieme alla Corea del Nord, il divieto di delivery. Niente pizze, dunque.
Conoscendo il personaggio da 40 anni, oggi non avrebbe dato mai il via libero dopo la sollecitazone di Salvini di ieri.
Questo nonostante che, sempre secondo indiscrezioni, dal punto di vista tecnico amministrativo si fosse già pronti a stendere l’ordinanza.
Il niet su FaceKabul rinvia la questione.
De Luca ha detto che alle aziende artigiane che sono state costrette a chiudere avranno duemila euro di bonus a fondo perduto mentre chi è stato aperto non avrà nulla proprio per questo motivo.
Restano così inevase le speranze di tutti coloro che avevano chiesto a gran voce la possibilità di poter aprire almeno il delivery.
La previsione comunque è che a metà maggio saremo fuori dal’emmergenza. In quella occasione il delivery, almeno quello, sarà possibile. Forse anche l’asporto, dipende anche dalle decisioni del governo.
Dunque fra il 14 al 20 maggio più o meno. Esattamente secondo le previsioni di uno studio che abbiamo pubblicato tempo fa.
A quell’epoca, la domanda turistica sarà tornata al 1978.