De Angelis 1930, Kalliope Bianco Penisola Sorrentina Dop 2019. La longevità dei bianchi campani

Pubblicato in: Napoli
Cantina De Angelis – I vigneti terrazzati con vista su Capri

di Giulia Cannada Bartoli

Nel mito tardo ellenistico la Musa Kalliope è la madre delle sirene e Musa del canto. Sorrento e la penisola sorrentina sono nella mitologia la terra delle Sirene. Siamo in uno dei luoghi più belli del mondo.

Questa cantina artigianale, a conduzione familiare ha quasi cent’anni di storia: è stata fondata nel 1930 dalla famiglia De Angelis e si trova nel cuore di Sorrento. Dal 2021 è subentrata nella proprietà la famiglia Di Somma con Francesco, nel wine business da trent’anni. I vigneti sono in località Puolo e guardano l’isola di Capri. Circa 7 gli ettari vitati, di cui la metà a Dop Penisola Sorrentina, sottozona Sorrento. Greco (localmente detto,“ciunchese”) e falanghina (localmente detta San Nicola) per i bianchi; Aglianico, piedirosso e sciascinoso (detto “olivella”) per i rossi. L’identità della cantina è decisamente sorrentina, infatti, per questa denominazione l’azienda detiene circa il 70% della produzione. I vini base portano in etichetta le Cinque Porte, simbolo della municipalità di Sorrento.

Solo nelle annate migliori si producono due selezioni: Nero del Tasso, aglianico, con affinamento in barrique, e Bianco del Tasso (falanghina).

La Dop Vesuvio è distribuita sui restanti 3,5 ettari.

Veniamo al vino: Kalliope si produce solo nelle annate migliori. La 2019 è da poco uscita sul mercato, si tratta dunque di un vino che affina minimo due anni in acciaio e altri due in bottiglia. 60% greco e 40% falanghina, dai vigneti di Villa Angelina, la storica dimora dedicata alla moglie dal senatore Lauro a Marina di Puolo.

Le vigne a guyot insistono sui tradizionali terrazzamenti della viticoltura eroica sorrentina e affacciano su Capri, con esposizione sud/est a circa 250 mt. sul livello del mare. Terreni inprevalenza sedimentari di tipo argilloso.

Vendemmia manuale in settembre inoltrato. L’annata 2019  ha visto un decorso climatico e vegetativo tra i più costanti e equilibrati dell’ultimo decennio, che ha permesso di portare in cantina – mi racconta Angelo Valentino – uve sane e al grado di maturazione desiderato.

Macerazione pellicolare, pressatura soffice, decantazione statica a freddo e fermentazione per circa 20 giorni in acciaio.

Un vino progettato per essere longevo, grazie alle caratteristiche dei suoli e alla struttura e acidità di greco e falanghina. Tiratura limitata: appena 2.000 bottiglie.

L’ho assaggiato a oltre 5 anni dalla vendemmia: la “mano” bianchista di Angelo Valentino, che dal 2016, insieme con sua moglie, la bravissima Lucia Pintore ha avviato un suo progetto in Irpinia, è chiarissima. I vini escono quando sono pronti, senza cedere alla fretta del mercato e, se un’annata non è perfetta, il vino non esce o, al massimo, si declassa. La stessa impostazione l’ho ritrovata in Kalliope 2019.

Al calice si presenta giallo paglierino intenso con luminosissimi riflessi dorati.

Al naso, agrumi sorrentini, fiori d’arancio, macchia mediterranea e su tutto, una meravigliosa scia iodata e minerale. L’ingresso al palato rivela la struttura importante del greco (13%) in ottima progressione con freschezza e sapidità. La chiusura è lunghissima e persistente con finale lievemente ammandorlato. Insomma, un appagante calice identitarioche richiama altri sorsi destinati a parecchi anni a venire.

Il posizionamento a scaffale, considerando che si tratta di un vino di punta, da viticoltura eroica, è decisamente interessante: sui 20,00 € in enoteca.

Cantine De Angelis è molto attiva anche sul versante del turismo enogastronomico, la nuova frontiera del turismo italiano di qualità. Immersi in un piccolo fazzoletto di vigna, appena mezzo ettaro, si svolgono degustazioni guidate con vista su uno dei panorami più belli al mondo.

Per l’abbinamento vi affido alla cucina della penisola che incontra mare e campagna. La direzione è una sola: Il Buco di Peppe Aversa, una solida certezza, un faro della cucina classica italiana nel cuore di Sorrento. O, più semplicemente, in vista delle prossime festività natalizie, sui “must” della tradizione partenopea della Vigilia: la pizza di scarole e il baccalà fritto.

Cantina De Angelis Via Marziale 14, Sorrento (Na) 081 8781648 www.cantinedeangelis.com
info@cantinedeangelis.it
 Enologo: Angelo Valentino. Ettari vitati:7. Bottiglie prodotte:60.000 circa. Vitigni: Falanghina, Greco, Aglianico, Piedirosso, Sciascinoso.

 


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