di Marco Galetti
Aumentano i battiti, si deglutisce, la salivazione diventa inevitabile…quasi tutti hanno sbavato davanti ad una modella in passerella, tutti l’hanno fatto al cospetto di un piatto di pasta come si deve…beati quei pochi che hanno preso a morsi l’uno e l’altra… intanto, per tutti, dalla mia collezione Primavera-Estate, 10 forchettate d’autore in passerella:
Hotel Rumi, Ascea Marina, chef Alessandro Feo, Spaghettoni Vicidomini al pomodoro fresco e basilico, tanta tecnica ma anche splendidi piatti basici come questo dallo chef di Omignano
La Taverna del Mozzo, Marina di Camerota, Chef Davide Mea, Lagane semi integrali con ceci di Cicerale e totanetti locali, forchettate cilentane d’autore, sosta imperdibile, il mozzo sembra un capitano di lungo corso
Dei Mille, Riccione, tagliolini con le soglioline dell’Adriatico, il pescato locale è una certezza
Buona Condotta, Ornago, pappardelle all’uovo di Cipriani con ragù di pecora bergamasca Grass Fed, a garanzia di serietà molti gli attestati e i riconoscimenti per lo chef Matteo Scibilia
Florian Maison, San Paolo d’Argon, tagliolini 33 tuorli, ricci di mare acqua di pomodoro e limone, forse il limone non è di Sorrento come Umberto De Martino, lo stellato chef di questo bel locale sulle colline bergamasche
Trattoria Masuelli, Milano, tajarin al ragù bianco di coniglio, nel regno del risotto alla milanese, tra i migliori di sempre, anche altri piatti come questo sono degni di nota
Hotel De La Ville, Riccione, spaghetti al ragù, nella splendida residenza d’epoca, atipica per gli standard romagnoli, una buona cucina d’albergo servita a lume di candela a bordo piscina
Made in Sud, Aicurzio, spaghetti di Gragnano ai tre pomodori, nel locale di Fabio Fiorenza, oltre ad ottime pizze, primi piatti ben eseguiti e gustosi come questo e quello della foto in apertura, gli spaghetti con le vongole
Ristorante dei Mille, Riccione, tagliolini ai calamaretti, nel locale frequentato da riccionesi, chiedere consiglio a Massimo prima di ordinare è cosa buona e giusta e se capita un rombo (continua, il tempo di scrivere…) sollevate un dito, come foste ad un’asta e aggiudicatevelo
Fuori concorso: casa privata, tagliatelle al ragù in versione casalingo disperato, ma non troppo…
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