Da. Nì. a Formia, da Danilo Prota l’estate porta il mare nei piatti

di Franco D’Amico

Si ritorna volentieri sulla riviera di Ulisse, la via del mare ci porta ancora una volta a Formia per ritrovare una cucina concreta e basata sul pescato pontino, che Danilo Prota propone oramai da circa due anni nel suo locale chiamato Da. Nì.. E’ sempre una bella esperienza ricordare a tavola i sapori del mare in ogni suo piatto, un locale giovane dove Domenica Caputo – qualificata sommelier – gestisce la sala in modo egregio con consigli appropriati per l’abbinamento dei vini.

Il mare e la prossima estate già bussano alla tavola dello chef Danilo, che rinnova le sue pietanze con proposte principali del menù che guardano al pescato e quanto di meglio si possa riscontrare in termini di freschezza/qualità anche con piatti di terra, per dare l’opportunità agli ospiti di godere in compagnia le sue pietanze nella bella sala luminosa e fresca,  mentre i viandanti del mare possono fruire l’esterno del locale con i suoi spaziosi dehors attrezzati per l’occasione, insieme al comodo parcheggio, privato. A sera, quindi, di ritorno dalle spiagge di Formia e Gaeta anche la pizza – tra le sue varianti – rimane una delle proposte in piena formula qualità e leggerezza, rispettando la stagione e rimanendo freschi all’aperto.

Il menù descrive in dettaglio le pietanze, a richiesta, l’apertura si orienta ai fritti tipici della rassegna napoletana, con calice di spumante italiano.

Tra gli antipasti, la scelta va verso la frittura di alici, una specialità che ci riporta ai sapori dei piatti semplici della cucina tradizionale di mare, sempre ben accolta, oppure la fresca insalata di polpo preparata al momento.

 

Abbinamenti: un bianco d’eccezione per ricordare l’isola d’Ischia con il “Biancolella”, un autoctono bianco di pregio della Cantina Tommasone, un’etichetta qualificata.

Dal pescato arrivano i crudi di Danilo Prota: su letto di alghe marine il tonno rosso e le tartare di sgombro unitamente al salmone, con tagliatella di calamaro marinato al sale Maldon e lime, menta biologica coltivata nell’orto dallo chef.

I gamberi di Ponza che fanno capolino al momento opportuno, il tutto con evidente qualità e freschezza al palato.

Alcuni primi piatti:

Linguina di Gragnano con polipetto di scoglio verace alla “Luciana” (olive itrane, capperi, peperoncino e pomodori datterini).

Gnocchi di patate fatti in casa, olive verdi di Itri, baccalà e salsa di peperoni arrosto tra i primi.

 

Siamo ai secondi:

Trancio di gallinella al vapore, salsa al limone, verdurine leggere e fiore di pepe sancho.

Parmigiana di pesce sciabola in carrozza, una vera chicca

Orata pomodorini e olive, catturata a lenza sulla scogliera, per rappresentare il meglio del pescato locale.

Dessert: si arriva ai classici con la delizia al limone o la pastiera napoletana al trancio che non guasta mai, questa abbinata ad un passito di Tokaji dell’Ungheria OREMUS.

Ancora una volta Danilo Prota ha confermato le aspettative con le pietanze di mare che abbiamo degustato, emozioni al palato racchiuse da piatti ben costruiti nell’insieme tra elementi e sapori. Di certo il rapporto qualità prezzo quando si parla di crudi e solo pescato va valutato in base alle proprie esigenze, ma con una spesa pro capite di circa 50 euro volendo si riesce a raggruppare un pasto completo anche con dessert e caffè, l’etichetta vino va conteggiata a parte. Con il discorso pizza e un fritto al cuoppo, magari con spaghetti a vongole, la sera si cambia scena potendo cenare in modo informale e veloce nei dehors garden dopo il ritorno dalla spiaggia, piccola spesa e vai.


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