Vesuvio’s a Minneapolis
712 MN-55 W, Hamel
di Renato Rocco
Anche nel MidWest americano la pizza è napoletana. Grazie a un ex bancario che rinuncia a scrivania e cravatta per inseguire il suo personale sogno americano: diventare pizza-chef.
Mondragonese da sempre, americano da 15 anni, classe ’76. Pasquale Di Maio fa sognare gli americani del MidWest, prendendoli per la gola. Alla base del suo successo: la pizza.
Non c’è spazio per Chicago Style, New York Style o California Style ma per una versione personale che coniuga lo stile napoletano dell’impasto con quella rigidità che richiedono i pizzalover di Minneapolis. Sì alle tradizionali Marinara, Margherita, Capricciosa anche se, da buon conoscitore del luogo, Pasquale asseconda i gusti di chi richiede una “pepperoni pizza” o “un’hawaiian pizza”, con tanto di ananas.
Una pizza che ha conquistato anche i giudici del Pizza Expo 2022, il campionato mondiale annuale che si tiene a Las Vegas, e che ha portato Pasquale Di Maio a salire sul terzo gradino del podio nella categoria pizza tradizionale delle regioni del Nord Ovest.
La sfida non è stata semplice: imporre la nostra visione di pizza alla middle class delle Twin Cities poteva sembrare too much. Eppure, Pasquale è stato capace di compiere coraggiosi atti di investimento, di proporre nuovi format, cavalcando le onde del cambiamento e anticipandole solo come una vera mente imprenditoriale sa fare.
E se Minneapolis gli è sembrata la città ideale per dar gusto ai suoi progetti, il catering è stato il mezzo attraverso il quale li ha realizzati.
Low ‘n’ slow, in pieno stile americano, Pasquale ha portato la sua pizza, realizzata con impasto diretto e lievito-maturazione di almeno 24h ed ingredienti genuini, forte del suo legame con fornitori italiani, all’interno delle case americane in occasione di eventi, feste e celebrazioni grazie a forni mobili realizzati per lui da artigiani locali. Ma non solo: nei suoi catering c’è anche tutto il gusto dei piatti campani come ragù, cannelloni, lasagne e parmigiana di melanzane che possono essere sempre ordinati e ritirati presso il suo takeout, Vesuvio’s.
Negli ultimi anni, Pasquale ha allargato la sua attività anche alle mense di prestigiosi uffici offrendo così una valida alternativa al solito lunch, portando con sé, oltre alla pizza, il brio dell’italianità, che non guasta mai. La pizza, dunque, non è il solito svago relegato ai weekend ma protagonista del pranzo del ceto impiegatizio americano.
Ormai certezza per i residenti e non solo, Pasquale non rinuncia, tuttavia, alla continua formazione. Di tanto in tanto, infatti, torna in Italia e si concentra su workshop e collaborazioni: con il pizzaiolo col cappello Salvatore Lioniello, con Salvatore Kosta, noto creatore del napcrunch, fino allo stellato Vincenzo Guarino, con l’obiettivo di riportare in America saperi e sapori nuovi da implementare nei suoi menù.
Dunque, se vi trovaste nel mezzo dell’America vera, quella rurale, e voleste ritrovare i sapori di Napoli – dai piatti alla pizza– Vesuvio’s di Pasquale Di Maio è meta certa.
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