di Marco Bellentani
Sta per toccare i settanta anni la vicenda di un ristorante storico di Viareggio: Da Miro. E’ dal 1954 il locale della mitica via Coppino lega la sua storia con quella della Perla del Tirreno, prima come ritrovo di pescatori e locali, adesso come imperdibile angolo di cucina tradizionale: dal turista al gourmet, dalla giovane coppia all’habitué, Miro non smentisce la sua fama. Tra porto e darsena, propone da anni una formula consolidata, scolpita nel menu di cucina che adotta tradizione, ma anche un certo tocco di raffinatezza. Imperdibile è il rapporto qualità/prezzo, per via di una qualità elevatissima e mostrata, tutti i giorni nella ghiacciaia a vista, base di una cucina che i clienti possono testare a vista d’occhio.
Capitolo a parte, poi, meriterebbe sir Daniele Poleschi, un asso della sala: efficiente e discreto, quasi invisibile ma sempre presente, risoluto e delicato. Daniele mena alla perfezione un servizio informale, dove, tra l’altro spicca una selezione di vini accuratamente proposta di persona. Poleschi viaggia, scopre, redige una carta degli champagne da far invidia ad uno stellato e offre chicche, certezze e proposte da vero amante del vino. Solo così nasce una cena dove la base la suona il litro di Malvasia 2008, edizione speciale, Edi Kante, musica pura – tra acidità, freschezza e la schiettezza del territorio del Carso a far da padrone.
Il tris di antipasti, pesca nella tradizione del locale, dal Flan di Verdure con Scorfano alla Pescatrice con pesto di mandorle e pomodori (buonissima), fino alla Crema di Patate ai frutti di mare. Storia, ma come si evince anche una certa ricercatezza e finezza negli accostamenti.
Sontuoso il crudo, con il frutto delle migliori calate della zona. Con il risotto alla pescatora, classicissimo, Da Miro presenta anche Spaghetti alle arselle locali, oppure un più elaborato Risotto, gambero rosso, gambero rosa, burrata e crema di pomodorino giallo.
Non manca mano generosa e gusto, fino al pesce al forno, anch’esso determinato dalla pesca quotidiana o ad un piatto davvero monumentale come La Recanati: “dedica” – dice Poleschi – “a chi dalle Marche insegnò la cucina di pesce ai pescatori viareggini, tanto tempo fa.” Detto del nome, infatti, la Recanati si attesta come un vero e proprio piatto tipico locale. Veramente una grande padellata di scampi, molluschi, triglie di scoglio e gamberi. In bianco, rigorosamente delicata con un seghetto che fa apprezzare al meglio la freschezza della materia prima.
Nella norma i dolci, dei vini…come detto…provare per credere. Rimane la voglia di tornare, un conto adeguato, e la consapevolezza di essersi affidati in mani sapienti, in cucina e in sala.
Il lavoro al posto dello show, la sostanza (e che sostanza) al comando.
Prezzi: sui 65, Degustazione 50 euro.
Da Miro
Via Michele Coppino, 289 – 55049 Viareggio (LU)
0584/384065
333 4906889
danielepoleschi@gmail.com
Dai un'occhiata anche a:
- Pascucci al Porticciolo. Il fuoriclasse del pesce
- Villa Ischia Restaurant ad Atina: un luogo che coniuga l’atmosfera di campagna e di una baita di montagna
- Le Brocchette, il mare di Fiumicino entra in Hosteria!
- Villa Maiella a Guardiagrele, a tavola dalla famiglia Tinari
- La Garfagnana in autunno, piccola guida da non perdere
- Il Pagliaccio a Roma e la cucina eretica di Anthony Genovese
- Diadema all’Impruneta, il ristorante di Firenze che non ti aspetti alle porte del Chianti
- Roma, Supplizio di Arcangelo Dandini a piazza Fiume è anche osteria