di Francesca Faratro
Da Gemma ad Amalfi. C’era una volta una vecchia terrazza, tavole imbandite, cibo buono e tante persone a riempirla e a viverla. Dopo quasi 150 anni quella terrazza c’è ancora, affacciata sul corso di Amalfi, quasi di fronte al Duomo e continua a regalare piacevoli emozioni ad una clientela italiana ed internazionale.
Siamo da Gemma ad Amalfi, la storica trattoria a pochi passi dal Duomo, alla quale si accede ancora oggi attraverso le vecchie scale che si diramano dal corso principale. Atmosfera familiare e tanta attenzione per i particolari così come per la materia prima continuano ad essere i tratti distintivi di questa che, ornai, è una vera e propria istituzione qui ad Amalfi.
Dopo gli anni d’oro della famiglia che fondò l’attività nel lontano 1872 , sono i fratelli Sammarco oggi a fare da portabandiera della cucina costiera di tradizione, accanto all’azienda vinicola e sempre con l’entusiasmo di nuovi progetti.
Al comando, in cucina, lo chef Salvatore Milano, il quale, con uno staff di sala attento ed ormai esperto, riesce a far funzionare una macchina davvero senza intoppi.
Imperdibile il crudo di pesce, un misto di mare fantasioso e di grande qualità. Da provare assolutamente è poi la genovese, nella versione classica di cipolle e carne che proprio qui da Gemma, ha contribuito alla diffusione di questa celebre ricetta campana nel mondo.
Il vero piatto cult, da tempo immemore è però la zuppa del pescato del giorno che, servita in una pentola di rame solitamente per due persone, è davvero uno spettacolo della cucina marinara.
Carta dei vini ben fornita, con referenze non solo nazionali e arricchita dai preziosi consigli del sommelier Alfonso Minutolo.
Iniziamo la cena con un benvenuto dello chef, un semplice supplì di riso con piselli su crema di pomodori e basilico.
Arriva poi il pane fatto in casa, un grazioso cestino con piccoli panini: c’è quello integrale, ai cinque cereali, il bianco, ai pomodori secchi e quello con pancetta e rosmarino. A completarlo, i grissini tirati a mano.
Tra gli antipasti, un polpo arrostito su crema di patate e pomodori secchi.
Ed ovviamente il gran crudo di pesce con scampi, gamberi rossi con mela verde, tartare di palamita con colatura di alici, carpaccio di cernia marinato con pepe rosa e finocchietto su agretti e radicchio, carpaccio di tonno marinato agli agrumi con insalatina di stagione ed asparagi, seppioline olio e limone, sarago in carpione, canocchia con salsa al mandarino, luvero all’arancia e palamita affumicata con salsa Cesar.
Un piatto che merita decisamente!
Tra i primi piatti, partendo dal celebre risotto con gamberi crudi e cotti al limone sfusato. Continuiamo con i paccheri, ripieni di burrata e tartufo nero in salsa di scuncilli, la comune lumachina di mare. Qui un piccolo azzardo dai sapori forti che però ben tiene nell’insieme. Terminiamo le paste con un altro classico: i ravioli ripieni di ricotta di capra in salsa al pomodorino e basilico. Semplicità e tradizione, ben eseguita.
Il secondo è un filetto di palamita, pescata freschissima, arrostito o meglio ancora scottato, servito con scarola ripassata con capperi e olive.
E se è vero che per vivere bene bisogna mangiare bene, allora non si può mangiare da Gemma senza aver ordinato il dolce, con la pasticceria è a vista. Il Gran Dessert metterà la dolcezza in un sol piatto, con una portata unica di tutte le peciliatà della Costa.
All’interno, sufflè al limone, tortini alla gianduia, spugne agli arachidi caramellati, parfait al cioccolato fondente e peperoncino, mousse con gelato al latte, creme brule al limone , tiramisù, delizia al limone, brownie rivisitato.
Chiusura con piccola pasticceria di buona fattura con biscottini glassati, pasta di mandorle, tozzetti e scorzette candite.
Da Gemma 1872 Amalfi
Via Fra Gerardo Sasso, 11
Amalfi (SA)
089871345
info@trattoriadagemma.com
Prezzo medio – 70 euro a persona (bevande incluse)
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