di Pasquale Carlo
Ci sono posti e tavole che colpiscono per la loro semplicità. E’ il caso di questo agriturismo vero in quel di Cusano Mutri. A Casale Vitelli si respira un’aria familiare, con Donato e la moglie Margherita Velardo che si dividono i compiti alla perfezione. Il bello è stato andarci il venerdì sera, con i preparativi in corso in vista del week-end che vede quasi sempre occupati totalmente i circa quaranta posti in sala e soprattutto le uniche due camere di cui dispone questa suggestiva struttura di contrada Caiazzano.
Siamo poco fuori il centro abitato cusanese, in una zona disseminata da diverse abitazioni in pietra, molte delle quali sono abitate solo in estate e nei periodi delle feste, quando rientrano i proprietari-emigranti dalla Svizzera e dalla Germania. L’emigrazione da queste parti ha segnato duramente la storia del secondo dopoguerra, un destino a cui sono sfuggite poche famiglie. Tra queste quelle di Margherita, impegnata anche in un piccolo laboratorio di ceramica, e di Donato Vitelli, da sempre attiva in agricoltura ed alle prese con l’allevamento.
Ed è proprio dall’allevamento che arrivano le principali delizie sulla tavola dell’agriturismo. Evitando la prenotazione con largo anticipo, con una telefonata solo nel primo pomeriggio, l’offerta si è dovuta restringere all’essenziale: salumi in apertura, gnocchi con porcini e grigliata mista con patate di montagna.
Diciamo subito che i salumi valgono da soli il viaggio: capicollo, prosciutto e soprattutto la pancetta che si sciolgono in bocca con estrema dolcezza. Donato ci ha spiegato la meticolosità della salatura, l’operazione fondamentale delle carni che partono dall’allevamento familiare dei maiali. Ogni anno ne vengono macellati una decina, mentre si provvede a comprare il resto dei pezzi da altri allevatori del loco. I prosciutti vengono essiccati ancora più in alto, tra Pietraroja e la località sciistica di Bocca della Selva, in un locale appositamente realizzato per la stagionatura. A completare i sott’oli ed il formaggio pecorino di lunga stagionatura. Meritano una particolare citazione le pizzette fritte condite con pomodorini o con funghi porcini. Sbalorditive nella loro semplicità.
Come primo, abbiamo già detto, la proposta offriva gnocchi od altra pasta tirata a mano con porcini oppure conditi con sugo di maiale ed ancora broccoli e salsiccia. A tavola eravamo in quattro ed abbiamo optato tutti per i porcini, senza rammarico visto la loro consistenza ed il sapore.
Le carni hanno concluso il tutto: ottimo l’agnello, anche esso da allevamento sulle alture cusanesi; buono il maiale; saporita la vitella che peccava leggermente per la durezza della carne. Ed ancora una volta la nota più succulenta è stata quella più semplice: le patate fritte, di coltivazione propria. Mangiandole un solo pensiero, rivolto a quelli che conoscono solo quelle di MacDonald. Poveretti.
PS: le ultime due dolcezze. Ottime le crostate di pesca e di ciliegia della signora Margherita, anche se in un’altra occasione abbiamo avuto modo di gustare le ciambelle fritte che superano abbondantemente in delizia le crostate. Piacevole il nocino di produzione propria.
A fare il resto il rapporto qualità prezzo, con il pasto intorno ai 20-25 euro.
Casale Vitelli
Contrada Caiazzano
tel. 0824 818065 – 328 814 6657
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