di Enrico Malgi
Michele Molgg è un enologo trentino-altoatesino (suo padre era nato nel Sud Tirolo e lui coltiva mele vicino Trento), che ad un certo punto della sua vita ha deciso di fare l’emigrante al contrario. Com’è successo spesso in passato anche con personaggi famosi della storia passata e recente, Michele è rimasto conquistato dalla Sicilia e così nel 2002 ha deciso di lasciare la sua terra e di trasferirsi lì. Ha comunque mantenuto vivo lo stretto legame con il territorio d’origine, perché nel frattempo continua a coltivare mele nel Trentino, ed ha impiantato alcune viti in collina, ma soprattutto in riva al mare a Scicli nel Ragusano, un comune a forte vocazione vitivinicola ed areale prediletto per il vitigno-principe siciliano: il nero d’avola. Viticoltura biologica e selettiva, con la produzione di poche migliaia di bottiglie per la sua azienda agricola Armosa.
Il cru è rappresentato dal Curma, che in dialetto locale significa “duna”, proprio perché le viti affondano le radici nella sabbia e nel tufo calcareo. All’edizione 2016 di Radici del Sud il Curma Nero d’Avola Igt 2010 ha ottenuto un prestigioso primo posto assoluto nella propria categoria di appartenenza, così come ha decretato la giuria dei Giornalisti.
Fermentazione in piccoli tini di acciaio a temperatura controllata. Lunga macerazione sulle bucce. Maturazione in barriques di rovere francese per trenta mesi ed affinamento in vetro per un altro anno. Il tasso alcolico arriva a quindici gradi. Il prezzo finale della bottiglia di aggira intorno ai 18,00 euro.
Il concentrato colore rosso scuro risente senz’altro del lungo contatto del mosto con le bucce. L’approccio olfattivo è intrigante e coinvolgente. Il naso aspira subito aromi primari di frutta rossa piccola e grande, che poi colludono con ascendenze terziarie di cuoio, balsamo, liquirizia, tabacco, chiodi di garofano, vaniglia, cannella e tostatura. L’impatto del sorso sulla lingua è avvolgente ed esprime finezza, struttura ed eleganza. Vino caldo ed austero, dotato di ottimo temperamento e connotato da una trama tannica già ammorbidita. Gusto fresco, rotondo, equilibrato, armonico e salmastro. Chiusura modulata da un’espressione lunga e dinamica. Gran bel vino davvero, ne sono rimasto affascinato! Da accostare a cibi succulenti della tradizione siciliana. Prosit!
Azienda Agricola Armosa
Sede a Scicli (Rg) – Contrada Pezza Filippa
Cell. 392 9136858 – info@armosa.it – www.armosa.it
Enologo: Michele Molgg
Ettari vitati: 6 – Bottiglie prodotte: 18.000
Vitigni: nero d’avola e moscato
Dai un'occhiata anche a:
- Ischia l’Isola del Benessere: il turismo termale incontra il food
- A Vitigno Italia 2024 un viaggio tra i vini degli abissi con il primo Champagne al mondo a portare in etichetta “underwater wine”
- Anteprime Toscana: Chianti Classico Collection 2024 Special Edition
- Cinabro e Riserva Franzisca: due espressioni formidabili di Grenache da zone diverse
- Vinitaly 2024 – Buoni e confortanti i numeri della 56° edizione. I nostri migliori 5 assaggi
- Barolo Roncaglie Stefano Corino Docg 2020 Azienda Renato Corino
- Malazé Metodo Classico Cantine Babbo
- Vini Antiche Cantine Marchesi di Scuderi