Azienda Agricola Casebianche
Uva: aglianico
Fascia di prezzo: 13,00 – 15,00 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Vista 5/5 – Naso 25/30 – Palato 25/30 – Non omologazione 31/35
Pasquale Mitrano e sua moglie Betty Iuorio sono due architetti prestati alla viticoltura. Da alcuni anni si sono trasferiti dalla provincia di Caserta a Torchiara, nel Cilento, dove hanno ereditato una proprietà agricola e qui hanno cominciato a coltivare sei piccoli appezzamenti di vigneti, posizionati l’uno accanto all’altro per complessivi 5,5 ettari. Prima seguendo il metodo di coltivazione biologica e poi dal 2011 quello biodinamico, producono poche bottiglie artigianali, ma tutte connotate da un’eccellente qualità, stando ai riscontri ricevuti in termini di riconoscimenti e, soprattutto, di marketing. I vitigni impiegati sono principalmente i locali fiano ed aglianico, dai quali si ricavano vini diversi rispetto agli emuli irpini, soprattutto per le condizioni geografiche e climatiche particolari. Nel Cilento queste specie varietali sono allevate di solito vicino al mare e su un terreno non eccessivamente mineralizzato; crescono ad altezze più basse e possono fruire di più luce durante tutto l’arco dell’anno.
Nella mia ultima visita in azienda ho degustato, tra gli altri, il Cupersito Cilento Aglianico Doc 2011, ultima etichetta in commercio in ordine cronologico. Il vino è prodotto con le migliori uve di aglianico in purezza selezionate nei vigneti aziendali “Vigna Dellemore” e “Vigna dell’Acquasanta”, vendemmiate belle mature a metà ottobre.
Macerazione di quindici giorni in vasche d’acciaio, con frequenti rimontaggi. Affinamento di dodici mesi in legno di rovere: 50% in tonneaux e 50% in botte da venti ettolitri e passaggio finale in vetro per altri sei mesi. Gradazione alcolica di 14° C.
La veste cromatica tinge il bicchiere di un colore rubino carico, con riflessi violacemente giovanili ai bordi. Il profilo olfattivo mette in rilievo un articolato corollario di profumi, permeato subito da una timbrica odorosamente fruttata e floreale di prugna, visciola, ribes e violetta. L’appeal aromatico prosegue poi con infiltrazioni purissimamente speziate di noce moscata, pepe nero e chiodi di garofano e/o pervasive nitidezze di liquirizia, tabacco, menta e ginepro. In bocca il vino esordisce con tannini telentuosi e già ammorbiditi, senza scalfitura alcuna. Il sorso è scalpitante, originale, mediterraneo, succoso, polposo e fresco. Vibrazioni sapide stuzzicano poi il cavo orale, insieme con un timbro terroso, carnoso, fruttato, materico, morbido e saporito. La struttura gustativa è imponente, reattiva, rotonda ed elegante. Il nitido palato sfoggia anche un portamento austero e fiero, scandito da un intrigante ed equilibrato ritmo. Il finale è lungo ed appagante. Prezzo conveniente. Vino interessante che rispecchia fedelmente il territorio di appartenenza. E dategli tutta la ricca e terragna gastronomia cilentana da abbinare e lo farete contento. Prosit!
Questa scheda è di Enrico Malgi
Sede a Torchiara (Sa) – Via Case Bianche, 8
Tel. 0974 843244
info@casebianche.eu – www.casebianche.eu
Ettari di proprietà: 14, di cui 5,5 vitati
Enologo: Fortunato Sebastiano
Bottiglie prodotte: 30.000
Vitigni: aglianico, barbera, piedirosso, fiano, santa sofia, trebbiano e malvasia.
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