Cucinapoli: la Fondazione Isaia celebra al Magnolia l’alleanza tra enogastronomia e sartoria napoletana per la solidarietà

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Cucinapoli - chef con Donatella Rotundo - Massimiliano Isaia - Tommaso D'Alterio

Chef stellati e aziende vinicole da tutta la Campania sostengono i progetti della Fondazione Isaia per la formazione sartoriale a favore dei NEET.

E per gli chef e gli ospiti cadeau dai progetti sociali già avviati.

 

La Fondazione Isaia, attiva dal 2018 in ambito sociale e culturale, ha raccolto fondi per 25mila euro in favore di nuovi progetti dedicati ai NEET, nel corso dell’evento “Cucinapoli – il gusto della sartorialità”, che si è svolto lunedì 21 ottobre al Magnolia.

Proprio in questa location hanno messo la loro arte al servizio della solidarietà ben sette chef stellati: Domenico Candela (Grand Hotel Parker’s, Napoli), Gennaro Esposito (La Torre del Saracino), Alfonso laccarino (Don Alfonso 1890), Giuseppe lannotti (Kresios), Maicol Izzo (Piazzetta Milù), Lino Scarallo (Palazzo Petrucci) e Francesco Sposito (Taverna Estia). Hanno completato la squadra i due chef resident Antonio Chirico per Magnolia e Ignazio Hidemasa Ito per Otoro 81 (tre bacchette guida Gambero Rosso 2024), oltre al Maestro panificatore Domenico Fioretti, mentre i vini che hanno accompagnato i piatti dei nove chef, serviti dagli esperti sommelier dell’AIS di Napoli, sono stati donati dalle aziende Villa Rajano, Villa Matilde Avallone, Tenuta Cavalier Pepe, Cantine Leonardo, Marisa Cuomo.

«Non era facile mettere insieme tante eccellenze e, in pochissimo tempo, ottenere il risultato raggiunto ieri – ha commentato Gianluca Isaia, Presidente della Fondazione –. Dunque, oltre a un sentimento di gratitudine verso chi ci ha sostenuto oggi, abbiamo la consapevolezza che questo format ha un potenziale e andrà riproposto nei prossimi anni. Grazie a Cucinapoli potremo infatti realizzare un corso di formazione sartoriale totalmente su misura, cioè tarato sulle reali esigenze del mercato incrociate con i profili di 15 giovani provenienti da situazioni di disagio socio-economico ma di elevato potenziale».

«La varietà dei contenuti della serata testimonia i diversi fronti sui quali è impegnata oggi la Fondazione – ha aggiunto il Direttore Generale Tommaso D’Alterio – mentre la qualità dei sostenitori provenienti dai settori più disparati ci dimostra che il lavoro costante di dialogo e confronto con tutte le realtà del territorio può portare solo buoni frutti».

Una ricca e gustosa macchina enogastronomica, ideata ed organizzata da Massimiliano Isaia con il supporto della Food Atelier di Giovanna Virgilio e Adriano Triassi, che ha entusiasmato i circa 150 ospiti presenti, tra i quali Antonio Lucidi, Vicepresidente di L’Altra Napoli ONLUS, una folta rappresentanza dell’Unione Industriali Napoli guidata da Edoardo Imperiale, A.D. della Stazione Sperimentale Pelli e del Digital Innovation Hub, Luigi Giamundo e Gaetano Torrente, rispettivamente Presidenti della Sezione Moda e Alimentare. Da registrare inoltre, tra gli altri, la presenza di Claudio Ricci, A.D. di CIS Interporto nonché noto gourmet, e Massimo Pelliccia, Sindaco di Casalnuovo, sede dell’azienda Isaia e della Fondazione a Palazzo Lancellotti, oltre ai rappresentati di generosi sostenitori come Hotel Belmond Caruso che ha alimentato una simpatica competizione tra gli ospiti della serata per il voucher messo a disposizione dalla prestigiosa struttura di Amalfi.

La serata, condotta dalla giornalista Anna Paola Merone, è stata aperta dall’orchestra Petit Sanitansamble, in rappresentanza di uno dei progetti nati dalle idee visionarie di Padre Loffredo, che ha accompagnato gli ospiti verso il primo appuntamento in programma cioè la presentazione del libro di Silvio de Majo, “Breve storia della città di Napoli nell’età Borbonica“, finanziato dalla Fondazione Isaia con l’obiettivo di sostenere una divulgazione della storia cittadina rigorosa ma accessibile. Obiettivo riuscito secondo quanto emerso dal dialogo tra l’autore e l’Assessora alle Politiche Giovanili e al Lavoro del Comune di Napoli, Chiara Marciani, delegata del Sindaco della città, e con il noto storico Paolo Macry.

A seguire, alcune testimonianze di chi già da tempo collabora con la Fondazione Isaia sul fronte dell’inclusione sociale e della promozione culturale. Donatella Rotundo, Direttrice della Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, ha raccontato il progetto del laboratorio di camiceria avviato all’interno del penitenziario i cui detenuti hanno realizzato delle speciali divise da chef per la serata di “CuciNapoli”. Roberto Sanseverino, Presidente di Fondazione Città Nuova, ha illustrato la collaborazione col gruppo Isaia per un percorso IEFP avviato lo scorso anno a Scampia dove sono state realizzate delle pochette per tutti i partecipanti alla serata. Davide Brandi, noto divulgatore della lingua napoletana, ha ricordato i corsi svolti in collaborazione con la Fondazione, arrivati ormai a sei moduli che si arricchiranno presto di nuovi contenuti sempre in equilibrio tra leggerezza e rigore.

Durante la cena, accompagnata della selezione pop/elettronica Made in Naples curata dal DJ e producer Gaetano Savio e punteggiata dalle interviste condotte tra i tavoli da Anna Paola, la Fondazione Isaia ha dato spazio anche a partner che portano avanti temi molto in linea con i propri valori, come l’Associazione Oro di Capri, presieduta da Gianfranco D’Amato, che da anni si batte per difendere l’identità dei nostri territori attraverso la tutela della biodiversità seriamente in pericolo per il cosiddetto “overtourism”.

 

LA FONDAZIONE

La Fondazione Enrico Isaia e Maria Pepillo Onlus nasce per volere del Socio Fondatore (la Isaia & Isaia Spa) il 23 Gennaio 2018 e ha come mission la difesa e valorizzazione dei “saperi” presenti sul territorio campano, in stretta collaborazione con tutti i soggetti pubblici e privati che hanno a cuore i medesimi valori. Le iniziative specifiche della Fondazione si articolano lungo quattro direttrici: inclusione sociale attraverso la sartoria napoletana, ricerca storica e innovazione, valorizzazione del patrimonio culturale campano, promozione del territorio. Tra i principali progetti oltre a quelli menzionati in questo Comunicato si ricorda Adotta Una Scuola in collaborazione con Fondazione Altagamma, la ricerca storica sull’evoluzione della sartoria napoletana dal Medio Evo al Novecento, la partecipazione in qualità di Socio all’ITS MIA Moda Campania e lo svolgimento di progetti in partenariato nell’ambito del Coordinamento delle Fondazioni campane aderenti ad Assifero (principale associazione italiana delle Fondazioni private non bancarie)

 

LA LOCATION

Magnolia è uno spazio polifunzionale nel “salotto di Chiaia” dove relax e divertimento convivono. Un luogo senza tempo, dove l’anima del lounge bar si unisce all’alta cucina del ristorante italiano e alla cucina nippo-brasiliana di Otoro81, fino ai percorsi benessere delle terme&spa e alle camere per soggiornare a Napoli. Dalla colazione alla cena, Magnolia risponde a ogni esigenza, proponendo un concept moderno in un contesto storico. La struttura sorge sulle antiche terme Gauthier, alimentate dalla Sorgente Sofia, con acque dalle proprietà terapeutiche e benefiche attestate da oltre un secolo, e si sviluppa attorno a una magnolia secolare, uno dei pochi monumenti “naturali” sopravvissuti alla seconda guerra mondiale.

 

L’APERITIVO E LA CENA

Domenico Candela è lo chef del George restaurant situato all’ ultimo piano del Grand Hotel Parker’s, l’hotel più antico di Napoli. È stato insignito della seconda stella nell’ultima edizione della Guida Michelin (2024), ed è il primo due stelle Michelin di Napoli. Il ristorante vanta una vista impareggiabile sul golfo di Napoli.

Antonio Chirico è lo chef resident del Magnolia da quattro anni, con tante significative esperienze all’attivo tra ristoranti stellati e hotel di lusso: dal Quisisana di Capri, al Gallo Cedrone, L’Accanto, fino al Grand Hotel Hermitage all’Isola d’Elba. Per Antonio Chirico la cucina è senza barriere e la sua filosofia è semplice ma profonda: cucinare per le persone, creando piatti che soddisfano i gusti di tutti, esaltando i prodotti locali con tecniche e ingredienti da tutto il mondo.

Gennaro Esposito è nato a Vico Equense. Nel 1991 ha aperto il suo ristorante Torre del Saracino, ristorante due stelle Michelin sospeso tra il cielo e il mare in un microcosmo nato dalla visione dello chef che negli anni ne ha fatto un autentico tempio del gusto.

Ignacio Hidemasa Ito, chef di Otoro81, è stato insignito delle Tre Bacchette nella Guida Sushi 2025 del Gambero Rosso e del Premio Speciale “I Maestri del Sushi”, riservato a soli otto professionisti in Italia.

Alfonso Iaccarino apre il suo ristorante nel 1973, conducendolo per dieci anni con la moglie, per poi dedicarsi solo al Don Alfonso 1890, due stelle Michelin e Stella verde gastronomia e sostenibilità. Il figlio, Ernesto, è lo chef del Don Alfonso 1890 dal 2003.

Giuseppe lannotti è lo chef del ristorante Krèsios, due stelle Michelin custodite in un antico casale a Telese Terme, e di Luminist, Anthill e 177toledo nella sede di Napoli di Gallerie d’Italia e Intesa San Paolo.

Maicol Izzo è il più giovane chef campano e uno dei più giovani d’Italia, a ottenere la Stella per la Guida Michelin Italia, a 26 anni. Con i fratelli Emanuele e Valerio si dedica a Piazzetta Milù, uno dei ristoranti più importanti del panorama gastronomico.

Lino Scarallo è lo chef del Ristorante Palazzo Petrucci, nato da una collaborazione con l’imprenditore Edoardo Trotta. Nel 2008, il ristorante guadagna la sua prima stella Michelin. Dal 2016 la sede del locale si sposta vicino al Palazzo Donn’Anna, sul mare.

Francesco Sposito è lo chef di Taverna Estia, che ottiene la prima stella Michelin nel 2008 e la seconda nel 2014 per la guida 2015. In quell’anno lo chef, a soli a 32 anni, è stato tra i più giovani al mondo ad aver ottenuto questo riconoscimento. Taverna Estia nasce dall’unione della passione e dall’incontro di personalità diverse eppure così affini, dall’amore che solo nella famiglia puoi ritrovare.

Domenico Fioretti è un maestro panificatore di terza generazione i cui prodotti si sono affermati in numerose manifestazioni come il Campionato Italiano Pane Innovativo e Pane Tradizionale

Food Atelier è un pool di professionisti specializzato in ambito food&beverage che puntano ad ampliare e sviluppare il business di aziende enogastronomiche e attività di ristorazione tenendo conto di tendenze, collocazione geografica, prospettive… e persone.

 

I VINI E I SOMMELIER

Villa Raiano è una storica dimora situata ad Avellino con 27 ettari di vigneti, condotti seguendo i metodi biologici, certificati dal 2011, in tutte le denominazioni di origine della provincia di Avellino. Dai ‘Classici’ alla linea ‘Vigne’, l’intera gamma di etichette proposte da Villa Raiano è in grado di soddisfare tutti i gusti e accontentare anche i palati più sofisticati.

Tenuta Cavalier Pepe. La Tenuta Cavalier Pepe oggi è una realtà con 70 ettari di vigneti, 12 ettari di oliveti e alcuni noccioleti. Nel 2022 l’azienda è stata nominata tra le 100 migliori cantine al mondo per l’accoglienza enoturistica da World’s Best Vineyards.

Cantine Lonardo. Negli ultimi tre decenni la famiglia Lonardo concentra ogni sforzo nella coltura tradizionale della vite e nella sperimentazione di cantina. Il vitigno principale è l’Aglianico, che dà origine all’Irpinia Aglianico D.O.P., al Taurasi D.O.C.G. e nelle migliori annate al Taurasi Riserva D.O.C.G..

Cantine Marisa Cuomo. Dal 1980, anno della sua fondazione, Cantine Marisa Cuomo è l’azienda vinicola di Andrea Ferraioli e Marisa Cuomo che si estende lungo 10 ettari di territorio, dando vita a vini di elevatissima qualità, stimati in tutto il mondo.

Villa Matilde Avallone è un’azienda agricola vitivinicola che produce, da oltre mezzo secolo, vini di qualità nei territori a maggiore vocazione vitivinicola campani, dall’alto casertano all’Irpinia: l’Aglianico e il Piedirosso da cui nasce il Falerno rosso, l’uva Falanghina che dà vita al Falerno bianco.

 

AIS Napoli

L’Associazione Italiana Sommelier ha lo scopo primario di qualificare la figura e la professione di Sommelier, nonché di valorizzare la cultura del vino, dei prodotti alimentari tradizionali e tipici della gastronomia.

 

I SOSTENITORI

Associazione Oro di Capri: un progetto per il territorio

Nel luglio 2014 si è costituita ad Anacapri l’Associazione L’Oro di Capri con l’obiettivo di recuperare il paesaggio originario degli oliveti terrazzati e di produrre un olio extravergine di altissima qualità. Per ottenere un olio di altissima qualità, durante tutto il ciclo produttivo vengono garantiti ai soci il monitoraggio dei principali parassiti, l’assistenza alle concimazioni e ai trattamenti antiparassitari, la consulenza relativa alle modalità di potatura, alla lavorazione del terreno, all’irrigazione e l’assistenza alla raccolta. Sono stati recuperati circa 50 ettari di terreno e accanto ai vecchi olivi ne sono stati piantati centinaia di nuovi.

Belmond Hotel Caruso – cento anni di storia.

Il palazzo che è oggi il Belmond Hotel Caruso era chiamato in passato Palazzo D’Afflitto, per via di un racconto storiografo secondo il quale esso fu costruito da una famiglia di patrizi romani che si stabilirono ad Amalfi e dopo, a Ravello. Belmond è una collezione globale di hotel unici e di lussuose esperienze di viaggio nelle più celebri mete a livello internazionale.

Caffè Toraldo è la storia autentica dell’espresso napoletano, nata oltre 50 anni fa dalla visione della famiglia Simonetti. Da icona dei bar di Napoli a brand di fama nazionale e internazionale, con una produzione all’avanguardia, l’azienda, oggi alla terza generazione, mantiene vivo il suo sapere artigianale.


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