di Marco Contursi
Perché nei lidi si mangia quasi sempre male? Me lo sono chiesto reduce da tre pranzi su strutture balneari, tra di loro completamente diversi:1 mangiato bene e per carità di patria cito solo questo, lo Sciabecco, 1 così così, 1 malissimo.
Del primo ho già scritto, del secondo, tutta la cena, è stata della serie “vorrei ma non posso”, frigo vetrina ricchissimo di bottiglie di pregio ma niente carta dei vini, mano felice in cucina ma materie surgelate e scelta ridottissima a frittura di gamberi e calamari e orata d’allevamento come secondi. “Perché?” mi sono chiesto, visto che c’è in cucina chi sa il fatto suo? Da dimenticare invece l’esperienza di inizio estate, dove tutto, dalla qualità delle materie prime alla pulizia, lasciava fortemente a desiderare.
Ma anche la mia esperienza in terra marchigiana e Abruzzese non mi fa affiorare ricordi positivi e anche in lidi molto belli e attrezzati non si andava oltre uno spaghetto e vongole con pasta precotta e vongole di vasetto. Anche l’area snack era composta di pizzette surgelate e tramezzini imbustati o ancor peggio con una spalla cotta che anche il mio porcellino sodale di tanti pranzi (vedi foto) , avrebbe rifiutato sdegnato (è un maiale ma di “vocca bona”).
Ma perché? Così difficile fare ogni mattina una cinquantina di panini freschi con ingredienti buoni, o preparare un sughetto semplice di pomodoro o ancor meglio farlo al momento facendo saltare due pomodorini e un po’ di basilico o comprare un fiordilatte e un prosciutto decente per fare una colazione che sia tale. Per non parlare dell’area bar, che quasi sempre non va oltre coca cola e crodino serviti da un ragazzino spesso sottopagato, mentre sarebbe davvero gradevole sorseggiare un aperitivo o un cocktail fatto come si deve, con la risacca di sottofondo.
Mangiare sul mare è una delle esperienze estive più piacevoli e appaganti, soprattutto in una sera di plenilunio ma per quanto suggestivo non può far dimenticare ciò che viene messo nel piatto. Eppure basterebbe davvero poco, 3-4 antipasti, primi e secondi, anche semplici (ad es. Polpo e patate) ma fatti bene e con materie prime buone, e 5-6 bottiglie scelte in base al rapporto qualità prezzo. E soprattutto il pane sempre fresco e servizi puliti e curati che niente depone peggio di dover andare in bagno e trovarlo sporco o comunque senza le dotazioni minime. Gli affari del lido, avrebbero un sensibile incremento. Basti pensare a lidi come il Bikini di Vico Equense che uniscono cucina di ottimo livello al servizio mare con sedie ed ombrelloni e che sono sempre pieni anche a fronte di prezzi non proprio popolari.
E voi avete esperienze positive da segnalare? Mancano ancora alcune settimane alla fine dell’estate e ci sarà occasione per provarne qualcuna. Mi dicono si mangi molto bene al lido Lo Scoglio di Castellammare o alla Conca a Meta di Sorrento, ma come sapete io preferisco la costa cilentana almeno fino a fine agosto, affollata ma con traffico ancora gestibile. Forza, sotto con le segnalazioni. La Conca di Meta me la riservo per una luna piena di fine estate (28 settembre), porcellino accompagnatore, sei avvisato…
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