LA SIBILLA
Uva: falanghina
Fascia di prezzo: dai 10 ai 15 euro
Fermentazione e affinamento: acciaio
Confido nelle sorprese. Sono in giro nella mia “stanza dei vini” e cerco una di quelle belle bottiglie che non ricordi di avere e che si offrono poi inaspettate al momento giusto. Questa falanghina dei Campi flegrei non poteva proprio passare inosservata.
La mia bottiglia è un Cruna deLago 2007 dell’azienda La Sibilla. E’ una sensazione confortante, quando, come in questo caso, riconosci in una cantina una piccola garanzia di costante lavoro e qualità. Da qualche anno, infatti, si può parlare di una felice solidità espressiva. Subito mi è tornata alla mente la passeggiata con Restituta e Luigi Di Meo nella loro terra. Ho ripercorso con la memoria i paesaggi ed i sapori che in un doppio gioco convivono nel bicchiere e si scoprono a parlare dei Campi flegrei e di Bacoli. Qui, su queste colline, dove trovano spazio le loro vigne, i terreni sono vulcanici con ceneri e lapilli. Il mare è vicinissimo ed è presenza concreta che si fa certamente sentire. Queste condizioni hanno preservato le loro piante mantenendole quindi a piede franco. Funziona proprio bene l’azienda, ed il contesto di conduzione familiare arricchisce e mai sottrae le competenze in vigna. Sono 9 gli ettari di cui si occupano dai 50 ai 350 metri sul livello del mare. Uniformità qualitativa e spunti personali trovano spazio in questa terra della Sibilla. Provo la mia 2007 ma questa volta niente sorprese. E’ che una così bella bottiglia me l’aspettavo proprio. Colore luminoso ed intenso con dei bei riflessi dorati ed una particolare vivacità cromatica. Nel bicchiere esprime buona consistenza ed il naso parla, parla e parla. Appena aperta, ha una mineralità molto spiccata, verticale ed intensa, che è piacevolissima: è firma di questa terra ed è bello ritrovarla nel bicchiere. Il naso ha poi note erbacee e di fiori. Si riconoscono fortemente i fiori di campo gialli e note di macchia mediterranea. Percepisco poi sentori agrumati che associo agli oli essenziali che ottieni dalla buccia degli agrumi quando la schiacci un po’. Sul fondo l’albicocca completa un quadro olfattivo ricco e così interessante. Il palato è fitto ed ha una grandissima sapidità. Il finale è mediamente lungo e di mandorla amara. Il tatto è avvolgente, di buona alcolicità e struttura ma sostenuta da una certa freschezza che lascia la bocca pulita e desiderosa di un altro sorso. Con questa bella bottiglia perché negarlo!
Questa scheda è di Sara Marte
Sede in via Ottaviano Augusto, 19 in Bacoli. Tel 081 8688778.Sito : www.sibillavini.it Enologo: Roberto Cipresso. Bottiglie prodotte: 70.000. Ettari vitati: 9. Uve: Piedirosso, aglianichella, olivella, marsigliese, falanghina.
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