![Da sinistra verso destra: Nino Colletti, Paolo Calì, Nino Li Causi, Rino Ferro, Francesco Galante, i sommelier Renato Di Franco e Loredana Tamburello, Francesca Tamburello, Francesca Bacile, Antonio Di Cristina](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2012/02/3112-e1329898525947.jpg)
di Francesca Tamburello
Nella serata del 20 febbraio a Palermo all’ Oliver Wine Bar nel salotto buono di Palermo, nella centralissima via Libertà, alla presenza di un gremito pubblico di appassionati, wine makers e giornalisti , si è “celebrato” il matrimonio più atteso dell’anno, gastronomicamente parlando, e non senza una certa sorpresa ed imprevedibilità. Circa la scelta del pretendente siciliano ad una promessa sposa campana così esuberante ed avvolgente quale si è rivelata la nostra Bufala dop…
Ha vinto, ed ha convinto soprattutto su tutti gli altri vini in lista, il Nero d’Avola Don Luca 2010, doc Contessa Entellina, Cantina Entellano, il cui connubio al prodotto offerto dal Consorzio di tutela della mozzarella di bufala Campana dop è perfettamente riuscito con ampio consenso dei partecipanti. La scelta non è stata facilissima per l’agguerrito parterre degli altri spasimanti, tutti blasonati ed ottimi partiti….
Infatti, sono stati presentati in degustazione mascherata i principali vitigni autoctoni siciliani e per l’esattezza,in ordine di assaggio: il Catarratto bianco in purezza “Sophia”2010, da uve da agricoltura biologica, igt Sicilia,cantina Principe di Corleone-Corleone Palermo; il Grillo in purezza Rocce di Pietra longa 2010 igt Sicilia della Cantina Centopassi-San Giuseppe Jato Palermo; l’Etna bianco doc” Fondo Filara” 2010 ,della Cantina Nicosia –Trecastagni (CT) uvaggio carricante 60%-catarratto 40%; il” Kuddia delle Ginestre” 2010 della cantina Abraxas Pantelleria(TP) c.da Kuddia Randazzo, Igt bianco Sicilia,con uve zibibbo(Moscatello d’Alessandria) in purezza; l’”OSA!”, frappato rosato 2010 della cantina Paolo CalìVittoria(RG),da uve frappato vinificate in bianco con criomacerazione,con un leggero petillant dalla fragranza avvincente,una vera e propria scommessa sui rosati made in Sicily, ed infine come ultimo in ordine di presentazione il nero d’Avola vincente, tipologia fuori dagli schemi canonici del nero d’Avola, impostato su sfumature leggiadre e croccanti, inconsuete davvero, e senza manierismi di sorta, che quindi ha “impalmato “con un riscontro condiviso dalla maggior parte dei votanti la nostra Bufala…
Insomma…ce la possiamo giocare a Napoli!!!
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