di Roberta Raia
Saint Cecile les vignes, Provenza
Dopo un estenuante viaggio sono approdata alla “Domaine de la Presidente”, un’azienda vinicola nel cuore della Valle del Rodano.
Il silenzio è agghiacciante, non il rumore di un‘auto, non lo sbiascico di una televisione accesa o il vocio dei bambini che giocano.
Mi affaccio alla finestra e lo sguardo si perde in un panorama suggestivo: ettari ed ettari di vigna che si estendono fino all’orizzonte.
Sarò qui per i prossimi due mesi per seguire la vendemmia e vinificare e soprattutto, per perseguire il mio sogno.
La visione romantica del pieno contatto con la natura e l’idea di essere ad un passo da tutto ciò che rappresenta la mia passione, mia e di chi svolge la mia stessa professione, cela un aspetto meno fiabesco: il duro lavoro che attende di essere svolto per arrivare alla fine della favola “vendemmia”. Spesso chi non è del settore, avverte solo il suo lato goliardico, invece vorrei chiarire il duro lavoro che comporta questa avventura. Noi affetti dal “virus enoico” armati di passione e sacrificio, affrontiamo tutti gli step della vinifinificazione, con una tale dedizione che rende più sopportabile il più duro dei lavori.
Qui c’è un gran “fermento”: gli operai si accingono alle pulizie, atte a rendere completamente sterile la cantina, flotte di stranieri prendono possesso dei propri bungalow e rulotte, l’enologo tremante ad ogni probabile cambio di rotta.
Tra una settimana inizierà la vendemmia: non si sa ancora quale vitigno aprirà le “danze”, sicuramente uno a bacca bianca, ma per saperlo con esattezza bisognerà attendere ancora qualche giorno.
Si respira un’aria effervescente, colma di speranza (per il buon esito della vendemmia) e di collaborazione. Siamo tutti qui uniti in un unico obiettivo. Siamo tutti qui in pole position , pronti ad iniziare: la terra pulsa, le uve fremono, la gente del villaggio aspetta ansiosa, perché vendemmiare non vuol dire solo raccogliere uva, vendemmiare è l’epilogo trionfante di un anno di lavoro e sacrifici, che coinvolge tutti.
Qui in Cotes du Rhone, si vinifica il sangue della terra!
Dai un'occhiata anche a:
- Valpolicella: l’identità territoriale dei vini Farina si consolida attraverso sperimentazione e sostenibilità
- Cantina Bellaria a Roccabascerana
- Cantina Alabastra a Cesinali di Lucia Pintore e Angelo Valentino
- Masseria Li Reni: la nuova cantina e il grande Fiano di Bruno Vespa
- I vini di Adelina Molettieri a Montemarano
- Cantina Boccella Rosa a Montemarano
- Rioja: presente, passato e futuro di una delle denominazioni più importanti al mondo – parte 1
- Cantina Amarano a Montemarano in Irpinia