di Monica Piscitelli
Leggevo qualche giorno fa il commento di uno chef su Fb “Pranzi e cene a prezzi da discount su LetsBonus e Groupon: siamo alla frutta!”.
Triste constatazione o invidia blu?
C’è poco da fare, lo strumento funziona e macina coupon su coupon. Pensate, di questi tempi: 300, 400, 500 nuovi clienti, entro i prossimi 6 mesi, varcano la soglia del vostro locale. La crisi si fa sentire e bisogna correre ai ripari. Tanto vale giocarsi il tutto per tutto. Ma quale è il confine oltre il quale la dignità di uno chef non può scendere?
Sarà stato questo il pensiero che ha attraversato la mente dello chef di cui sopra? Che figura ci fa un “ristorante serio”, un locale gourmet, nel promuoversi così? Meglio l’invito a lettere d’oro in carta pregiata, o meglio ancora: “nessun invito”. “Sono loro a dover venire!”. E perfino ringraziarci per il magnifico conto a tre cifre.
Immaginate l’effetto che avrebbe se Bottura, Beck o Vissani si servissero di questo nuovo canale per promuovere il proprio locale.
Che so: due piatti di bollito non bollito al prezzo di uno con la piccola pasticceria o l’aperitivo “for free”. “Impensabile. Non c’è neanche da dirlo!” grida l’ego di qualunque direttore artistico.
Si rivolterebbero nella tomba i maestri della Cucina italiana.
E poi diciamoci la verità: è la fascia media dei locali a patire di più tempi come questi di vacche magre. Però chi può ne approfitti, basta essere meno “impegnativi”.
Ragioniamo a mente fredda, analizzando dal punto di vista tecnico lo strumento di marketing.
Sotto il punto di vista del costo contatto è estremamente interessante, data l’ampiezza della mailinglist cui i messaggi sono inviati. Tanto che se anche non si piazzasse neanche un pasto, ci si sarebbe comunque conquistati una bella vetrina con un solo click. Se va a segno, poi, il mezzo fa quello che pochi altri fanno: assicurano la visita del cliente. E lì ci si gioca la carta migliore: la soddisfazione o il superamento della sua aspettativa.
Ecco come funziona. Sei un utente, visiti i siti o ti arriva una newsletter molto invitante. Scegli la città e scorri le proposte. C’è di tutto per lo svago, il tempo libero, la bellezza. Ma è il food ad andare fortissimo. Le cenette e i pranzi in ogni ordine di locale. Perfino in barca. Con 59 euro fai la crociera nel Golfo e ceni in due.
Do un’occhiatina.
Non c’è che dire tutto è invitante.
Mi salta all’occhio “50% di sconto”. Compra una proposta da 78€ a 39€/a persona: “pausa ecologica in Umbria: 1 notte in fattoria con cena bio”. Posso portare anche il bambino per fortuna. Lo cercherò.
Il Ristoclub di Bacoli propone per 8 euro, invece di 18,una “cena da favola in perfetto stile ‘800!” Il menù include 2 antipasti, 1 primo, 1 secondo, acqua e limoncello. 353 venduti.
“Scopri i segreti dell’arte del sushi!” recita un altro. Mangi per 26 Euro e ne spendi solo 10. 200 venduti. Chi si aggiudicherà la cena con menu di carne per 2 o 4 persone che prevede prosecco di benvenuto, tagliere misto, “un chilo di carne (per due persone) oppure 2 chili di carne (per quattro persone) con filetto di manzo, salsiccia, pollo alla brace e spiedone misto?
Tra un abbuffata e l’altra, un week end in beauty farm, un trattamento ai capelli o per le unghie, salta fuori un “abbonamento di 6 mesi in palestra con accesso illimitato a sala attrezzi, area cardio fitness e a tutti i corsi a 69 € invece di 390. Forchetta o bilanciere? Le calorie le metteranno o le butteranno giù a colpi di esercizi, con il coupon?
Vincerà la gola, questa volta, o trionferà per una volta l’aspirazione ad un corpo scolpito? Tutto sta a chiamare, pagare e aspettare il proprio turno per utilizzare il coupon che scade tra 6 mesi. Vuoi vedere che in un lasso di tempo così non troverai un’occasione o uno spazio libero?
Ed è caccia all’offerta più stracciata. Attenzione al count down: mancano 12 ore.
Altrimenti sei game over.
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