di Annamaria Punzo
Frequentare Ischia in inverno? Un pensiero stupendo per gli appassionati di buona tavola e miti giornate da passare al sole, magari anche in un weekend. Il mondo della ristorazione ischitana, infatti, si sta colorando sempre più delle sfumature dell’inverno, andando incontro sia alle esigenze dei cittadini che dei turisti che scelgono l’isola per piccole fughe dalla città. La ricerca, inoltre, di specialità e di una sempre più attenta cura delle materie prime, fa dei mesi freddi il momento ideale per scoprire un’isola nascosta.
Parliamo delle minestre, delle erbe spontanee, delle carni buone da gustare la domenica come quella del coniglio di fossa, o ancora dei piatti sempreverdi, fatti di insalate di mare e zuppe di pesce.
La scelta di un itinerario gastronomico cade fin dalla prima mattina, quando si può scegliere di gustare il cornetto di Alessandro Slama un pioniere della ricerca pasticcera ischitana, già noto per il suo panettone che, da qualche anno, sta cercando di riportare l’attenzione della tradizione dolciaria isolana sul famoso cornetto. La particolarità del dolce ischitano di Slama sta tutta nella sua presentazione: pasta brioche e pasta sfoglia dall’intenso sentore di limoni, ischitani, crema pasticcera e amarene.
Spostandosi sul pranzo, un’idea potrebbe essere quella di proseguire la passeggiata recandosi a Ischia Ponte ai piedi del Castello Aragonese, ad esempio, dove continuare con un contrasto al dolce della mattina optando per un pezzo di pane del panificio Boccia, da abbinare all’intramontabile classico provolone e mortadella. Una foto di rito sotto al Castello con tanto di “sfilatino croccante”, e via in direzione comuni limitrofi.
In barba all’estate, che comanda spiagge e caldi pomeriggi afosi, il consiglio è quello di optare per una gita nella parte alta dell’isola. Barano e Serrara Fontana offrono numerosi spunti per degustazioni e momenti di pace. Un esempio è quello dato dalla Tenuta del Cannavale. Non proprio di passaggio ma ideale per godersi un pranzo più caloroso e coinvolgente, avvolti dai monti, con innanzi il blu del mare che sfiora la vicina terraferma, assaggiando un buon vino biodinamico naturale. Nella parte alta dell’isola, poco distante dalla Tenuta del Cannavale (in auto), vi è il Focolare. Locanda storica di Ischia, offre il coniglio più rinomato, quello all’ischitana.
Perlustrazioni meno impegnative e più smart avvicinano a soluzioni diverse per la parte alta dell’isola. Pensiamo da Franceschino a Barano, un ristorante-pizzeria con vista sui Maronti; mentre per un caffè c’è sempre il belvedere di Serrara da Tony, a La Floreana, che offre anche un ottimo e confidenziale ristorante. Da qui una lunga discesa fino al caratteristico borgo di Sant’Angelo. Silenzioso sia in estate che in inverno per scelta e per sostanza, nella piazzetta troverete il Pescatore, indicato per una buona fetta di torta sul piccolo porticciolo.
Il tramonto si sa, è foriano. Poiché però in inverno arriva prima, rimandiamo l’esperienza finale serale al comune turrito, per spostarci momentaneamente a Casamicciola. Tè, tisane e biscotti buonissimi si possono assaggiare da Angelina Bakery, dove Angela&Angelo preparano golose torte e tortine ideali da accompagnare ad una lettura, vista la disponibilità di libri nel corner dedicato. Se avete voglia di tornare a Ischia Ponte, non si può sfuggire alla tentazione della zingara ischitana, il panino fatto di pane di boccia, maionese, prosciutto crudo, fiordilatte, insalata e in seconda battuta da pomodoro da insalata. Il panino piastrato è ormai un cult, il consiglio è quello di andare ad assaggiarlo dove è nato, come è giusto che sia. A La Virgola, pochi metri dopo l’ingresso di Ischia Ponte.
La scelta serale cade su Forio per diversi motivi. Il centro storico è bello anche in inverno; nel cuore del paese vi sono diverse opzioni sia per una cena completa che per una pizza. Il consiglio per la fase invernale sta nella convivialità di locali come Spadara Bistrò, dove Gaetano e il suo staff offrono una serie di piatti a km0 nel rispetto della stagionalità mentre una pizza da non perdere è quella del Ristorante da Ciccio, dove Nello garantisce uno standard alto per chi ama la pizza.
Se invece siete alla ricerca di un ristorante aperto tutto l’anno a pranzo e cena e proprio non sapete rinunciare alla golosità di un gelato, l’opzione migliore è la Tinaia. Anna e Giulia accolgono con eleganza proponendo piatti della tradizione ma anche ottimi gelati e crepes dolci o salate.
La conclusione migliore per un weekend a Ischia.
Dai un'occhiata anche a:
- Bacari, osterie e ristoranti di veneziani autentici. A spasso per Venezia durante la mostra del cinema con un’autoctona cosmopolita
- Guida enogastronomica della Costiera Amalfitana: trattorie, ristoranti, pizzerie, pasticcerie, vini
- Ristorante Nub di Andrea Bernardi a Santa Cruz di Tenerife
- La Trattoria di via Serra a Bologna: la cucina della tradizione di Flavio Benassi e Tommaso Maio
- Aida Vino e Cucina a Istanbul, il made in Italy di Valentino Salvi che piace alla Michelin
- Guida al Viaggio del gusto nella Valle dell Irno, Salerno
- La terza casa degli Scarello nella Laguna di Venezia. Agli Amici Dopolavoro è già un must in laguna
- Guida | Mangiare e bere a Salerno: ristoranti, trattorie, dolci, mercati