1 – Il Guggenheim Museum. Quello di Bilbao è uno dei più noti musei d’arte contemporanea europei. Disegnato dall’architetto canadese Frank Gehry, ed inaugurato dal Re Juan Carlos il 18 ottobre del 1997, è uno dei quattro musei appartenenti alla Fondazione Guggenheim, con Venezia, New York e Berlino. Una città che dopo la crisi economica degli anni ’80, Bilabao era prevalentemente un polo industriale, si è saputa reinventare, puntando sul bello e sull’arte. Il Guggenheim è il vero centro della città, motore economico e orgoglio degli abitanti, un vero spettacolo. L’edificio sembra avere la forma di una nave, ed i pannelli brillanti che lo rivestono ricordano le squame dei pesci, come volesse rendere omaggio alla città portuaria che la ospita. Visto dal tetto, invece, la prospettiva, ed il disegno delle forma cambiano completamente, ricordando quella di un fiore. Dedicate, se possibile, l’intera giornata alla visita del museo, comodo e dotato di tutti i confort di una struttura futuristica. Un museo comodo, dove è possibile fare una sosta al bar, oppure regalarsi un pasto al Bistró Guggenheim Bilbao (oltre che al ristorante gastronomico), Abandoibarra Etorb., 2, 48001 Bilbo, Bizkaia, Spagna, tel. +34 944 00 04 30. Una cucina che affonda nella tradizione Basca, alleggerita e stilisticamente elegante, super consigliato.
2 – Pincho, o pintxo. I famosi stuzzichini di accompagnamento all’aperitivo, che da questi parti sono una vera e propria religione. I pintxo sono parte integrante della cultura
gastronomica basca. Il nome deriva dal fatto che per tradizione il pincho era tenuto insieme da uno stuzzicadenti, che “pincha” insieme i vari ingredienti. Tradizione a cui i baschi sono legatissimi, preparazioni molto curate, preparare un pincho è una vera e propria arte, una ricetta in miniatura che deve stupire anche per la sua perfezione estetica. Immancabile lo jambon, nel nostro caso quello di Cinco Jotas. Centinaia di locali in città servono i pintxo, potrete organizzare un vero e proprio tour.
3 – Txoko o Choco. Una società gastronomica a cui possono accedere solo i soci, solo uomini. Oggi alcuni Txoko, permettono alle donne di essere presenti, ma assolutamente non in cucina. Diventarne membro è una cosa assai complicata, se uno di essi muore, l’appartenenza viene automaticamente offerta al figlio maggiore dell’uomo. Altrimenti, i membri possono nominare nuovi arrivati dalla lista d’attesa, ma se solo uno di loro si oppone per qualsiasi motivo, non è possibile l’ammissione. Durante il mio viaggio a Bilbao ho avuto l’onore di essere invitato da Josean Alija, insieme ad un gruppo di giornalisti provenienti da varie parti del mondo, ed allo chef Mitsuharu “Micha” Tsumura, (Maido, Lima, Perù) n°7 al mondo per The Worl 50 best Restaurant, al Txoko Txitoka. Esperienza incredibile, cucina tradizionale basca, nessuna concessione alla modernità. Tanta cultura gastronomica, spesa al mercato, buon cibo chiacchiere e risate. Meraviglioso.
4 – Txacoli o chacolí. Una varietà di vino bianco prodotto nei Paesi Baschi. Le varietà coltivate sono l’hondarribi zuri, hondarribi beltza (questa ultima molto meno comune) e munematsa (in Biscaglia). Leggermente carbonatado, con una gradazione alcolica di 10,5º–12º vol. La maggiore produzione si centra nelle cantine delle località costiere di Guetaria e Zarauz, entrambe le appartenenti alla Denominazione di Origine Getariako Txakolina. Una vicoltura quella Basca in grande crescita, un terrotorio non troppo conosciuto dagli appassionati al di fuori dei confini regionali, come per la Rioja. Entrando in un qualsiasi locale basta dire chacolí e vi vedrete servito il vostro calice di vino.
5 – San Mamés o la Catedral (La Cattedrale). Il San Mames o la Catedral come la chiamano da queste parti. Costo 180 milioni di euro, 1 solo anno per realizzarlo. Museo, ristoranti ( lo stadio dove si mangia meglio al mondo, cucinano i 7 ristoranti con stelle michelin dei Paesi Baschi). L’Atletic di Bilbao è tra le 4 squadre in Europa mai retrocesse in seconda serie (le altre 3 sono Real Madrid, Barcellona e Inter). La grande particolarità della squadra è che tutti i giocatori sono Baschi. Non c’è un proprietario, ma 45.000 soci. Una struttura avveniristica, da visitare, anche per i non appassionati di calcio.
A Bilbao nutrirete, bene, il vostro corpo, altrettanto bene la vostra anima.
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