Sul Corriere della Sera di oggi un ampio articolo di Monica Guerzoni spiega a quali condizioni sarebbe possibile aprire i locali di ristorazione dal 18 maggio se le Regioni, come pare, si muoveranno in questo senso.
I due grafici spiegano in sintesi la situazione al momento che – lo ribadiamo – NON HA I CRISMI DELLA UFFICIALITA’, ma solo la sistematizzazione delle indiscrezioni uscite in questi giorni.
La situazione è comunque gravissima per un settore che impiega oltre un milione di persone e che incide per il 13% del Pil nazionale. Al momento nessuna misura di sostegno viene data a chi resta chiuso, mentre chi apre rischia di lavorare per pagare le tasse a settembre.
Come ha detto Oscar Farinetti ieri ospite da Lilli Gruber, i ristoranti e le trattorie, ma anche le pizzerie, i bar, le paninoteche, sono un patrimonio della nostra identità, al pari dei paesaggi e dei musei e sono un fenomenale attrattore turistico.
Pur comprendendo tutte le ragioni di sicurezza, se questo problema non viene davvero affrontato sarà una catastrofe sociale senza precedenti in Italia.