Via Zorutti, 14
Tel. 0481.60922
Su Facebook
Aperto sempre
Chiuso lunedì
Un pasto completo entro i 35
di Tommaso Esposito
Veramente è una bella sensazione entrare in questa trattoria e sentirsi come a casa.
Giovanna Ghisalberti, moglie di Giuseppe Pecorella che sta ai fornelli, accoglie con il sorriso che è tutto un programma.
Ti dice subito che cosa si può mangiare oggi e quale vino sarebbe meglio bere.
Sta bene così, quando l’atmosfera è così cordiale e familiare ci si abbandona con piacere.
Un tavolo grande, un comò, tante vetrine con posate, piatti, bicchieri e ninnoli vintage.
Poi d’incanto escono gli antipasti.
Un prosciutto di cinghiale con rucola selvatica e provolone stagionato in riccioli. Media stagionatura e così si apprezza meglio.
Ci sta bene questo pane fresco e fragrante.
Poi la polenta di mais bianco con i porcini, il salame grasso e il parmigiano.
Succulenta come ci si aspetta nel vederla, ma saporita e per nulla stucchevole.
Un bel primo colorato giallo e rosso di tagliatelle fatte in casa con i peperoni saltati in padella in olio evo e ricotta di capra.
Tipico della Venezia Giulia ci dice il cuoco. E gustoso. Proverò a rifarlo quaggiù con le papaccelle o con i peperoni chiochieri.
Paccheri di Gragnano con ragù e polpette. C’è grattugiata la ricotta secca salata.
E’ l’omaggio dell’osteria a questo napoletano errante che sarei io, ma è pure il piatto più richiesto a Giuseppe.
Buono con queste polpette appena appena agliate e sugose.
Con l’aglio Giovanna non ammette errori. Ed è quello buono.
Italiano di qua. Confermo.
Carpaccio di manzo affumicato. Giuseppe Pecorella lo fa con le sue mani e ci tiene che lo si assaggi.
E’ felice l’idea di servirlo con i capperi cucunci.
Si esaltano a vicenda.
Poi due tranci di semifreddi piacioni come non mai.
Cioccolato e creme caramel.
Insomma una serata così bella e rilassante tra amici qui ci voleva dopo il peregrinare mattutino tra vigne e cantine nel cuore del Collio.
Dai un'occhiata anche a:
- Autem, il ristorante a Milano di Luca Natalini
- A Cucina Rambaldi a Villar Dora, Rambo corre come una lambo
- Sottovoce sul Lago di Como, il lusso discreto dello chef Stefano Mattara
- I miei migliori morsi del 2024 in ordine di apparizione: 010 quello dato oggi al nuovo locale di Marco Stagi
- Antica Osteria Cera a Lughetto, l’eccellenza dell’Adriatico nel menu Azzurro
- La Rei Natura, la Grandeur in Langa di Michelangelo Mammoliti
- La cucina molecolare classica di Ettore Bocchia al Mistral di Villa Serbelloni. E’ ancora magia sul Lago di Como
- L’ingegnere del fine dining. Dalla Ducati al Pellico 3 del Park Hyatt a Milano, la cucina mediterranea di Guido Paternollo