di Luca Fontana
A tavola con I Signori
Maggio 2015
Che bello vedere la tradizione della Pizza Napoletana espandersi in tutto il mondo. Ormai praticamente in ogni metropoli è possibile trovare qualcuno capace di preparare un’autentica pizza, alla maniera di Napoli.
Siamo a Seoul, e tra un ristorante locale e l’altro, ci siamo ritagliati un po’ di tempo, e di spazio nello stomaco, per provare delle pizzerie.
L’offerta è veramente vasta, ci sono, ovviamente, moltissime pizzerie “Chicago” e “New York Style”, a ricordarci come ancora oggi in tanti paesi esteri la pizza sia associata alla cultura Italoamericana piuttosto che all’Italia.
Ma sono sempre più le pizzerie che offrono la pizza, quella vera, quella italiana, quella napoletana.
Vista la scarsità del tempo a nostra disposizione abbiamo provato qualche indirizzo, che riportiamo sotto. Ci sono molti altri posti di interesse, primi tra tutti la pizzeria “Volare” e la pizzeria “Di Matteo”, che ci ripromettiamo di provare nei prossimi soggiorni a Seoul.
Da segnalare anche i numerosi locali che offrono la pizza romana, che visiteremo l’anno prossimo.
Vera Pizza Napoli
Di proprietà di un grande gruppo di ristorazione, la pizzeria è ubicata al secondo piano di un moderno edificio, in un ambiente piuttosto asettico.
Il forno è a legna e ad alta temperatura, l’impasto a lunga lievitazione, i prodotti d’eccellenza, spesso importati dall’Italia.
Abbiamo provato la Marinara. Davvero notevole nell’impasto e nella cottura, con un’ottima passata San Marzano ed una spolverata d’origano. Unico aspetto poco tradizionale è stato l’eccesso d’aglio, caratteristica presa dalla cucina locale, che utilizza abbondantemente questo ingrediente.
A seguire, una Napoletana, con acciughe e capperi. Ottima, con anche una mozzarella fior di latte da fare invidia a tante pizzerie nostrane!
I prezzi rimangono accessibili, considerando che siamo dall’altra parte del mondo, per queste pizze più semplici siamo intorno ai 15.000KRW (circa 12€).
Vera Pizza Napoli
729-82 Hannam-dong,
Yongsan-gu, Seoul,
Corea del Sud
+82 2-2071-9505
Spacca Napoli
Lee Yung Woo, meglio conosciuto come Giulio, è innamorato perso di Napoli. Qualche anno fa venne in Italia per studiare l’arte della pizza, ed oggi propone a Seoul non solo un’ottima pizza, ma anche un angolo in cui si respira l’aria di Napoli. Il suo locale, anch’esso al secondo piano, è caldo ed accogliente, con moltissimi rimandi alla città partenopea (foto in apertura).
Anche qui troviamo una pizza napoletana fatta con tutti i crismi: farina Caputo, lievitazione sopra le 24 ore, San Marzano, forno a legna sopra i 400 gradi…
La Marinara, grandiosa. Il cornicione è monumentale, ed il mix di ingredienti bilanciatissimo. La migliore pizza della nostra trasferta a Seoul.
Come si scrive Margherita in Coreano?
Una pizza più carica, chiamata da Giulio “Napoletana”, con olive, capperi e acciughe. Confusa, rispetto alla sublime marinara, soprattutto per il formaggio, non all’altezza di un’autentica Mozzarella Fior di Latte.
Margherita a 18.000KRW (circa 15€).
Spacca Napoli
28, Yanghwa-ro 6-gil,
Mapo-gu, Seoul,
Corea del Sud
Peninsula
Se siete qui per affari, probabilmente i vostri corrispondenti Coreani vi alloggeranno al Lotte Hotel, storico albergo internazionale al centro di Seoul. In questo caso non perdete l’occasione di andare nel ristorante Italiano dell’hotel, il Peninsula, dove Sebastiano Giangregorio, che vanta esperienze a La Pergola e a La Stüa, propone una cucina Italiana di ottimo livello.
Chef di larghe vedute, ha mandato il suo assistente due mesi da Sorbillo per imparare l’arte della pizza napoletana.
Anche qui la pizza è preparata con tutti i crismi, unica eccezione per il forno elettrico, che, in questo caso, cuoce “solamente” intorno ai 360 gradi.
Le materie prime tradizionali sono d’eccellenza, con la bufala che regolarmente arriva fresca dalla Campania.
Vista la location di lusso in cui ci troviamo, il pizzaiolo si è sbizzarrito a creare nuove, ricche, pizze. Su tutte la pizza “Peninsula”, con bufala, tartufo, caviale, astice, abalone e polvere d’oro, che preferiamo bypassare, a favore di una più tradizionale Margherita.
Lo chef non resiste e viene aggiunta una grattata di tartufo. Un’associazione inaspettata e davvero notevole, così come tutti gli altri ingredienti. Solo l’impasto risulta leggermente sottotono e vagamente biscottato, probabilmente per la temperatura del forno non ottimale.
La margherita viene proposta a 30.000KRW (circa 24€), un prezzo decisamente più alto rispetto alle altre pizzerie di Seoul, ma siamo al lussuoso Lotte Hotel, dove l’espresso, al lounge, viene servito a ben oltre 10€.
Peninsula c/o Lotte Hotel
30 Eulji-ro,
Jung-gu, Seoul
Corea del Sud
Passeggiando per Seoul, tra i suoi 26 milioni di abitanti (compresa l’area urbana).
Foto di Luca Fontana
La seconda visita: Jungsikdang
La terza visita: Min’s Kitchen
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