Vini Donnafugata – Nuove annate

Pubblicato in: I vini da non perdere, in Sicilia
Vini Donnafugata

di Enrico Malgi

La storica azienda Donnafugata della famiglia Rallo è sicuramente annoverata tra le massime espressioni vitivinicole di tutta la Sicilia e dell’Italia intera per la quantità di ottimi vini elaborati, ma soprattutto per la costante qualità che contraddistingue tutta la variegata produzione. A suffragare quanto affermato sopra basta citare alcuni numeri: 1851 anno di inizio dell’attività, mentre nel 1983 Giacomo Rallo e sua moglie Gabriella hanno fondato l’attuale denominazione Donnafugata, che si avvale anche del fattivo contributo dei loro due figli Josè ed Antonio, che di fatto sono quelli che guidano attualmente l’azienda di famiglia, insieme ad un team di grandi esperti.
Sono cinque le località dove vengono allevati i vitigni, che fanno parte di circa 500 ettari vitati, mentre le bottiglie prodotte 3.650.000.

Da qualche anno ho la fortuna di potere degustare le nuove annate, com’è capito puntuale anche questa volta con sei etichette.

Lighea Zibibbo Sicilia Doc 2023. Soltanto Zibibbo, cioè Moscato d’Alessandria allevato nell’isola di Pantelleria ad alberello pantesco basso. Raccolta delle uve tra metà agosto e metà settembre. Maturazione in acciaio per due mesi e poi affinamento in bottiglia per tre mesi. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 15,00 euro.

Nel calice sfavilla un lucente colore giallo paglierino appena sfiorato da imberbi lampi verdolini. Delizioso il variegato bouquet che si offre ad un naso molto disponibile e collaborativo. L’incipit racconta di elegiache percezioni olfattive di tanta buona frutta, che ricordano in modo particolare il bergamotto, la pera spadona, la pesca gialla, il frutto della passione ed il litchi, insieme a vibrazioni floreali di zagara e di ginestra. Gradevoli poi le reminiscenze vegetali di macchia puramente mediterranea e parcelle speziate, sulfuree e di acqua di mare. In bocca esordisce un sorso decisamente fresco ed aromatico, sapido e morbido, permissivo ed accomodante, leggiadro e soave, costumato e gioioso, che sfocia poi in un finale appagante. Durerà integro ancora per 4-5 anni. Da provare su un piatto di vermicelli ai ricci di mare e carne bianca.

Vigna di Gabri Bianco Sicilia Doc 2022. Vino emblematico che porta il nome della signora Gabriella. Composito
blend siculo-francese di Ansonica, Catarratto Lucido, Chardonnay, Viogniere Sauvignon blanc. Vitigni allevati nella Tenuta Contessa Entellina e territori limitrofi. Le uve di origine francese sono state raccolte all’inizio di agosto, mentre quelle siciliane sono state vendemmiate ad inizio di settembre. Affinamento per sei mesi in acciaio e parzialmente in barriques. Elevazione in boccia per nove mesi. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 17.00 euro.

Alla vista si manifesta un solare colore giallo paglierino. Aggregante e multiforme il crogiolo, che è depositario di un’ampia messe di profumi che vanno subito a stuzzicate il naso.
In prima battura emergono piacevoli afflati di frutta nostrana ed esotica: clementina, pera kaiser, mela renetta,mango,
papaya, avocado, ananas e banana. Di concerto si evidenziano poi umori floreali e vegetali di buona costumanza. Briciole speziate e tostate infine vanno a concludere tutto l’aspetto olfattivo, che cede il passo a goduriose percezioni palatali in cui un sorso invasivo denota succosità, freschezza, eleganza, vellutatezza, grazia, sapidità, reattività e dinamicità, segno quest’ultimo di una potenziale longevità. La chiusura è sicuramente persistente. Da abbinare ad un piatto di vermicelli a vongole e latticini freschi.

Sul Vulcano Etna Bianco Sicilia Doc 2021.  Carricante e piccole percentuali di altre uve a bacca bianca. Allevamento ad oltre 700 metri di altezza sul versante nord dell’Etna tra Randazzo e Castiglione di Sicilia. Il Carricante è stato vendemmiato verso la fine di settembre. Maturazione per dieci mesi in acciaio e rovere francese. Affinamento in vetro per un anno. Alcolicità di dodici gradi. Prezzo finale di 22.00 euro.

Nel calice serpeggia un luminoso colore giallo paglierino carico quasi dorato.
Spettro aromatico costellato da intensi ed eterogenei profumi di fichi d’india, clementina, nespola, mela golden, susina gialla, pesca gialla, albicocca, melone bianco, pistacchi, fiori d’arancio, glicine, anice, sambuco, erbe aromatiche e spezie a go go.
In bocca penetra un sorso molto gradevole, tagliente di freschezza, elegante, arrotondato, arioso, leggiadro, sulfureo, minerale, agile, armonico, agrumato e glicerico. Progressione palatale tonica, incisiva, voluttuosa, raffinata, incalzante e gioiosa. Longevità a lunga scadenza.
Retroaroma lungo ed edonistico. Da preferire su un risotto ai funghi porcini e frittura di pesce.

Floramundi Cerasuolo di Vittoria Sicilia Docg 2022. Classico blend di Nero d’Avola e Frappato, vitigni allevati nella Sicilia sud-orientale nel territorio di Acate. Vendemmia effettuata nel mese di settembre per entrambe le varietà. Maturazione per sette mesi in acciaio e poi affinamento in vetro per nove mesi. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 18,00 euro. Si tratta dell’unico vino Docg della Sicilia.

Calice tinto da uno sfavillante colore rosso rubino non molto carico, com’è costume del Frappato. Il timbro olfattivo comunica subito al naso oggettive gentilizie fruttate di amarena, fragola, mora,fichi d’India, melagrana e cassis. Subito dopo entrano in scena sospirose fragranze di viola, tipici umori di macchia mediterranea e solidali captazioni speziate. In bocca entra un sorso
che accarezza le gengive attraverso un contatto palatale gentile, agile, gradevole, ammiccante, compiacente,
spigliato, teso, glicerico, sapido, elegante, plastico, suadente, schietto e bene equilibrato. Tannini affusolati. Buona la serbevolezza. Scatto finale molto soddisfacente. Da abbinare ad un piatto di pasta al sugo e tagliere di salumi siciliani.

Contrada Marchesa Etna Rosso Sicilia Doc 2020. Soltanto Nerello Mascalese coltivato a 700 metri di altezza sul versante nord dell’Etna. Uve raccolte ad inizio di ottobre. Affinamento per 14 mesi in barriques di rovere francese di secondo e terzo passaggio. Elevazione in bottiglia per 22 mesi. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 64,00 euro.

Livrea tinta da una sfolgorante tonalità di rosso scarico più purpureo che rubino, degno emulo del vino precedente. Fierezza aromatica portatrice di intensi e polivalenti afflati di ciliegia, prugna secca, fragoline di bosco, ribes, mirtilli, rosa appassita, felce, eucalipto, corbezzolo, pepe nero, chiodi di garofano e proposizioni sulfuree. Ben modulati poi i sussurri terziari. L’impatto del sorso sulla lingua regala una verve piena di avvolgenza, freschezza, morbidezza, balsamicità, finezza, raffinatezza ed eleganza. Trama tannica ottimamente evoluta. Progressione palatale fine, aristocratica, intrigante, golosa e dinamica, per cui è facile vaticinare almeno altri sei-sette anni di longevità. Allungo finale persistente ed epicureo. Perfetto l’abbinamento con carni rosse e bianche e formaggio Ragusano.

Ben Ryè Passito di Pantelleria Doc 2022. Uva Zibibbo al 100% (Moscato di Alessandria), coltivato col sistema di alberello basso pantesco a piedefranco vecchio di oltre sessant’anni,Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Vendemmia effettuata ad inizio di agosto, mentre l’appassimento delle uve si è registrato tra metà agosto e metà settembre. Affinamento in vasca per quattro mesi ed elevazione in vetro per dieci mesi prima della commercializzazione. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 65,00 euro la bottiglia di 750 ml.

Nel calice brilla un luminoso e rutilante colore dorato con riflessi ambrati. Espansivo e composito il bouquet che marcia spedito e sicuro verso un naso impaziente e compiacente. Il gioioso bouquet èaffastellato da una pletora di voluttuosi ed ammalianti profumi, che rimembrano innanzi tutto un’ottima scorta di frutta parzialmente fresca, ma più ancora secca e candita: albicocca, pesca gialla, scorza d’arancia, mango, papaya, datteri, noci, nocciole, mandorle e fichi secchi.

In appresso risaltano svolazzi di erbe aromatiche e di miele di acacia e sentori iodati. Impatto del sorso sulla lingua etereo, avvolgente, esplosivo, profondo, avviluppante, voluminoso ed ottimamente equilibrato. Percezione tattile fine, elegante, sensuale, viscosa e ricca di uno slancio gustativo estremamente preciso e complesso, che riflette una forte personalità. Longevità oltre i venti anni.Scatto finale imperioso. Da preferire su pasticceria secca, formaggi erborinati e foie gras. Perfetto anche come vino da meditazione.

Un iconico vino passito tra i migliori in assoluto non solo in Italia ma di tutto il mondo certamente questo Ben Ryè, che funge da perfetta corona per tutto lo stuolo di magnifiche bottiglie aziendali, frutto di un capillare e professionale lavoro di squadra che raggiunge risultati strepitosi.

 

Azienda Agricola Donnafugata

Marsala (Tp) – Via Sebastiano Lipari, 18
Tel. 0923 724258 –  724200 – Fax 0923 721130
info@donnafugata.it – www.donnafugata.it
Enologo/Agronomo: Antonio Rallo e Antonino Santoro
Con la consulenza di Stefano Valla
Ettari vitati: 488 – Bottiglie prodotte nel 2022: 3.650.000

 

Scheda del 23 dicembre 2023

di Enrico Malgi

Non c’è alcun dubbio nell’affermare che la storica azienda vitivinicola siciliana Donnafugata sia una delle migliori di tutta l’Italia per quantità di vini confezionati (circa quattro milioni e mezzo di bottiglie nel 2022) e, soprattutto, per l’indiscussa eccellenza dei suoi prodotti, di cui in questi giorni ho avuto l’ennesima conferma testando tre etichette: una di bianco e due di rossi.

Sur Sur Grillo Sicilia Doc 2022. Soltanto Grillo raccolto tra la fine di agosto e l’inizio di settembre. Fermentazione e maturazione in acciaio e poi affinamento in vetro per tre mesi prima della commercializzazione del vino. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 12,00 euro.

Sur Sur in lingua araba significa proprio grillo. Ecco spiegato il nome di questa bottiglia. C’è poi da aggiungere che in Sicilia si coltivano diverse varietà a bacca bianca, anche internazionali, di cui secondo il mio modesto parere le migliori autoctone sono quelle del Carricante, del Catarratto e dello stesso Grillo.

Nel calice risalta un brillante e regale colore giallo paglierino già carico. Bouquet ampio e sospiroso, che impone il suo vivace e poliedrico status profumato di agrumi siciliani, di pesca bianca, di melone cantalupo, di pera williams, di albicocca, di nespola, di fichi d’india, di pistacchi e di mandorle. Avviluppanti e notevoli poi le essenze di biancospino, ginestra, zagara, erbe officinali, tè verde e suadenze prettamente speziate. In bocca penetra un sorso freschissimo, sapidissimo. morbidissimo e profumatissimo e che poi sa donare al palato sensazioni tattili di assoluto appagamento papillare. Eleganza, vellutatezza, gradevolezza, succosità e soavità apportano poi il loro determinate contributo gustativo. Da bere giovane. Delizioso e persistente il finale. Da abbinare ad un bel risotto allo scoglio e frittura di pesce.

Contesa dei Venti Vittoria Doc Nero d’Avola Sicilia 2021. Nero d’Avola in purezza. Raccolta delle uve tra la metà e la fine di settembre. Tenore alcolico di tredici gradi. Maturazione in acciaio per otto mesi e poi elevazione in boccia per nove mesi. Prezzo finale di 17,00 euro.

Veste cromatica segnata da un fulgido e vivido colore rubino tout en finesse, accompagnato da riflessi purpurei. Sintomatico ed espansivo il ricco crogiolo, dal quale si sprigionano intensi e variegati aromi di ciliegia, prugna, fragola, carruba, ribes, gelso nero, viola, timo, salvia e cannella. Verve minerale. L’ingresso del sorso in bocca è immediatamente glicerico e tagliente, elegante e rotondo, sapido ed armonico, tonico e pervasivo, equilibrato e raffinato, balsamico e stuzzicante. Trama tannica già evoluta. Percezione palatale decisamente lineare, sobria, accattivante, spigliata e godibile. Buona la serbevolezza. Affondo finale molto piacevole. Da consumare su un piatto di pasta al sugo e carne rossa e bianca.

Dolce & Gabbana Cuordilava Etna Rosso Doc 2019. Nerello Mascalese al 100% coltivato ad alberello sui fianchi dell’Etna tra Castiglione di Sicilia e Randazzo ad oltre 700 metri di altezza. Maturazione per oltre un anno in botti di rovere. Affinamento in bottiglia per due anni. Alcolicità di quattordici gradi. Prezzo finale di 61,00 euro.

Livrea affastellata da uno splendente e sontuoso colore rosso rubino non molto carico. Impatto olfattivo subito intrigante e propositivo, che rievoca al naso caratteristiche e doviziose fragranze di amarena, susina nera, corbezzolo, tamarindo, piccole drupe del sottobosco, violetta, rosa appassita, aghi di pino, timo, genziana, salvia, pepe nero, chiodi di garofano e zenzero e poi anche sospiri piritici, sulfurei, minerali e di incenso. Ottime le credenziali terziarie. Approccio palatale teso e morbido, vibrante e goloso, aristocratico e superbamente ricamato da una mitezza tannica. La struttura portante risulta fine, elegante, armonica, equilibrata e contraddistinta da un delicato sottofondo fumé. Il retrogusto è dinamico e persistente. Longevità a lunga scadenza. Da spendere su carni rosse e bianche, zuppa di pesce alla siciliana e formaggio Ragusano.

Vini di straordinaria eccellenza quelli prodotti da Donnafugata, che può contare su 5 cantine, molteplici vigneti sparsi in alcune località della Sicilia, 35 Contrade e 10 varietà prettamente autoctone, oltre a quelle alloctone.

 

Sede a Marsala (Tp) – Via Sebastiano Lipari, 18
Tel. 0923 724258 –  724200 – Fax 0923 721130
info@donnafugata.it – www.donnafugata.it
Enologo/Agronomo: Antonio Rallo e Antonino Santoro
Con la consulenza di Stefano Valla
Ettari vitati: 488 – Bottiglie prodotte nel 2022: 4.458.910

 

Scheda del 21 gennaio 2022

di Gennaro Miele

La suggestione scava sulla superfice delle emozioni, ne fa nascere altre più profonde, al pari dell’arte in natura esistono paesaggi in grado di lasciar senza parole, luoghi in cui è facile, e piacevole, smarrirsi. La Sicilia è questo e la zona etnea esalta delicatezze ed asprezze di un territorio che è stato crocevia di conquiste e culture, in cui nulla è transitato se non per lasciare preziose eredità. Una di queste è la cultura del vino che si esprime in modo eclettico nell’intera isola e tenacemente sulle alture vulcaniche dell’Etna che superano i 700 metri, in suoli di sabbie scure e ricche, capaci di apportare ai vini finezze minerali.

Opera in questa magia geografica, Donnafugata, fondata nel 2003 dalla famiglia Rallo impegnata nel settore da oltre 160 anni. L’azienda prende nome dalla nobile figura decantata nel capolavoro letterario Il Gattopardo, dove si narra della fuga da Napoli di una regina approdata in Trinacria. Oggi le sedi di produzione sono nelle maggiori zone vitivinicole della regione e alla guida ritroviamo Josè e Antonio Rallo nel rispetto della biodiversità e della tutela paesaggistica, anche attraverso la manutenzione dei caratteristici muretti a secco che circondano i vigneti. Uno dei rossi ‘’vulcanici’’ per eccellenza è il Nerello Mescalese, nell’etichetta Contrada Marchesa Etna Rosso Doc che prende nome dall’antica zona dove nasce, da un vigneto di appena 2 ettari di oltre 80 anni. La vendemmia 2019 affina 14 mesi in barrique di II e III passaggio, veste di rubino trasparente con una ruota di profumi che alterna gelso e fragolina alla violetta, timo fresco, sottobosco, radice di liquirizia e minerale di roccia nera vulcanica. Il sorso agile richiama la complessità olfattiva, fresco, elegantemente tannico, morbido con richiami di piccoli frutti e spezie. Eco di territorio questo sorso coinvolge con naturalezza, elegante e disincantato come il brano Like a Stone degli Audioslave. Buon Calice.

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Valutazione 4 calici

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Cantine Storiche Donnafugata
Via Sebastiano Lipari, 18
91025, Marsala- Sicilia


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