D’Amico, azienda leader nella produzione di conserve alimentari, è stata insignita del “Premio di Etica e Legalità” nella sezione Agroalimentare, promosso da Confindustria Caserta.
Il Premio di Etica e Legalità di Confindustria Caserta, istituito nel 2022 e promosso dal Gruppo Giovani Imprenditori con il supporto scientifico di Grale, spinoff universitario della “Vanvitelli”, mira a promuovere una cultura d’impresa improntata sui valori dell’etica, della responsabilità sociale e della legalità. D’Amico si è distinta per il suo impegno costante nel promuovere pratiche aziendali etiche, trasparenti e sostenibili, confermando l’importanza della sua etica aziendale come fondamento della sua attività.
<<Ricevere il Premio di Etica e Legalità da Confindustria Caserta è un grande onore per noi. Fin dalla nostra fondazione, abbiamo fatto della nostra etica aziendale un pilastro fondamentale della nostra attività. Il nostro Codice Etico rappresenta la nostra bussola morale, definendo chiaramente i principi di integrità, trasparenza e rispetto a cui ci atteniamo in ogni aspetto del nostro operato. Sicuramente continueremo con determinazione lungo questo cammino”, ha dichiarato Maria D’Amico, Marketing & Sustainability Manager del Gruppo D’Amico.
La cerimonia di premiazione si è tenuta martedì 16 aprile, in Via Roma presso la sede di Confindustria Caserta, alla presenza delle autorità locali, dei rappresentanti di Confindustria e degli altri vincitori del premio.
Dai un'occhiata anche a:
- A Reggio Calabria Scirubetta – Festival del Gelato Artigianale
- Mille&UnBabà. Antimo Caputo, Sal De Riso e Luigi Biasetto incoronano Patrizia Pragliola lady Babà
- Montella e Roccamonfina e il loro frutto identitario: la castagna IGP
- I primi 40 anni di Rosolino a Napoli
- Vinitaly 2024 – Buoni e confortanti i numeri della 56° edizione. I nostri migliori 5 assaggi
- L’Italia della pizza a Tramonti | Successo della prima edizione di “PizzAcademy”
- Mytilus Fest: a Bacoli si celebra la cozza dei Campi Flegrei
- Cambiamento climatico e viticultura: la situazione della Sicilia