di Maristella Di Martino
Una contesa gastronomica per rilanciare il sud Italia. Cinque sono stati gli chef che si sono messi all’opera per preparare i piatti della grande tradizione culinaria delle rispettive regioni di provenienza coinvolte nel progetto Siaft, acronimo di South Italy Agrofood and Tourism, inaugurato ieri a Matera ed in programma fino a domani.
In altri termini, agricoltura e turismo di Calabria, Basilicata e Puglia si propongono come binomio inscindibile per sancire il definitivo decollo della parte più meridionale della nostra penisola attraverso una serie di incontri con buyers ed opinion leaders provenienti da Stati Uniti d’America, Russia, Polonia e Germania interessati a conoscere ciò che di buono e di bello offre l’Italia. Capofila la Camera di Commercio di Matera che collabora con quelle di Foggia, Crotone, Potenza e Reggio Calabria, l’idea progettuale è quella di assicurare a tutto il sud una visibilità che vada ben oltre i confini nazionali e, naturalmente, un mercato nuovo ai prodotti realizzati in loco.
In questo senso, appunto, l’esibizione ai fornelli di Salvatore Murano con il suo aiuto Antonio Bossio in rappresentanza della provincia di Crotone, insieme ai colleghi Cosimo e Rocco Panaia per Reggio Calabria, Giovanni Battista Guastamacchia e Vito Incarbona per Matera, Ercole Santarella e Lucia Favino per Foggia, oltre a Rocco e Vito Mecca per Potenza è stato solo uno dei tanti momenti in cui è articolata l’iniziativa.
E proprio interpretando lo spirito collaborativo che ha contraddistinto ogni fase del Siaft, il cui imperativo categorico è senz’altro fare sistema a partire da Puglia, Calabria e Basilicata, la giuria – presieduta da me – ha riconosciuto che i piatti sono stati eseguiti pari merito.
La grande attenzione attribuita alla ricerca di prodotti tipici locali, insieme alla cura nella presentazione di ciascuna ricetta e alla semplicità con cui ogni chef ha garantito lo svolgimento del proprio lavoro, sono state le motivazioni fondamentali per cui i giurati hanno così valutato l’importante processo di valorizzazione del territorio cominciato attraverso le mani sapienti di questi cinque cuochi, selezionati ovviamente per rappresentare la gastronomia meridionale nel suo complesso. Primo posto, dunque, per tutti e cinque i partecipanti che, armati di buona volontà e competenza, hanno deliziato i palati di quanti sono intervenuti presso l’Istituto Alberghiero “Turi” di Matera concedendo il meglio di sé per far arrivare a tavola, nell’ordine, la vellutata di pomodoro con ricotta affumicata, cavatelli e pecorino crotonese in crosta e l’alzatina di uova con bianchetti e pane aromatizzato all’origano (Murano); la struncatura (pasta fresca cin farina di grano germano e segale) calabrese ed il baccalà fritto alla Sidernese con cipolla rossa di Tropea ed olive nere geracesi (Panaia); ancora il baccalà con polvere e peperoni cruschi Igt di Senise con patate di Terranova del Pollino e la lasagnetta verde con ricotta podolica, salsa di pomodori al pendolo e carciofi croccanti del metapontino (Guastamacchia); poi le laganelle di grano arso saltate con bietoline spontanee su purea di fave di Carpino Dop ed il filetto di maiale nero dei monti Dauni in crosta con patate di Zapponeta (Santarella); infine la sfogliata di capocollo di maiale con verdure di campo e lo sformato di pecorino di Moliterno su funghi carnoncelli e peperone croccante di Senise (Mecca).
La premiazione ha avuto luogo presso la Camera di Commercio di Matera alla presenza de presidenti degli enti camerali di Matera, Angelo Tortorelli, di Potenza Pasquale Lamorte, di Foggia Eliseo Zanasi, di Crotone Fortunato Roberto Salerno e di Reggio Calabria Lucio Dattola.
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