Aperto in estate
E’ uno degli storici locali in palafitte di legno con sedie e tavoli di plastica della mitica spiaggia del jet set internazionale che ha vissuto il suo momento d’oro tra gli anni ’60 e ’70, all’epoca anche lo stile dei ricchi era molto diverso da quello attuale, si preferiva attraversare emozioni esclusive invece di ostentare se stessi come cavalieri di ventura medioevali. I valori di riferimento della società sono profondamente cambiati ma Zefiro no. Ci si arriva sempre in barca, a meno che non vogliate fare qualche centinaio di scalini che portano alla statale Amalfitana: si ormeggia ad una delle boe del ristorante e il barchino vi porta sulla spiaggia ciotolosa dove il sole va via abbastanza presto perché si nasconde dietro i monti Lattari. C’è anche un servizio di trasporto dal porto di Amalfi. In queste situazioni estive e scanzonate c’è ben poca differenza tra il mangiare in barca o in spiaggia, bisogna puntare decisi su alcuni piatti della tradizione cucinati in stile familiare e vi assicuro che ve li ricorderete, a cominciare dalle alici ben marinate, la parmigiana di melanzane e proseguendo con gli spaghetti ai frutti di mare o con le vongole. Meno coinvolgente, invece, la pasta fresca, a meno che non la abbiniate ad un sughetto di pomodoro e basilico. Classica e pulita la frittura di calamaretti o totani e chiusura con la torta fatta in casa. Percoche nel vino bianchi ghiacciato oppure qualche bottiglia di territorio. Sui 35 euro.
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