Erano gli anni ’60 e mio padre entrò a casa con una bella scatola blu: questo è pandoro, non panettone disse. Di Bauli neanche l’ombra, ancora.
Chissà che cosa penserebbe se gli dicessi: papà, la vuoi una bella pastiera Melegatti?
Il buon Giustino Catalano, da cui ci viene la segnalazione, ne è convinto: ne venderà decine di migliaia e la gente al Nord penserà che è questa la pastiera.
Poi quando arriverà uno a produrre vere pastiere napoletane, sarà criticato come è successo a Franco Pepe entrato nel mirino dell’uomo mascherato, della gastrochic e di un gelataio, che messi insieme non hanno visitato in vita loro più di cinque pizzerie napoletane storiche.
Così va il mondo gente. Sal de Riso, Marigliano, Alfonso Pepe, Pietro Macellaro sono avvertiti: ora Soboan, Visintin e la Porro sanno anche cosa è una pastiera, non vi azzardate ad aprire a Milano.
A vederlo, sembra un dolce da colazione, di quelli da inzuppo. Certo non una pastiera.