di Francesca Marino*
Amari, forti, gustosi, irrinunciabile contorno invernale per gli amanti delle ricette della tradizione napoletana, nei nostri piatti, per nostra scelta ritroviamo i FRIARIELLI.
Ma quali sono le loro caratteristiche nutrizionali, sappiamo proprio tutto?
1-Infiorescenze dal sapore intenso e amarostico, i friarielli nascondono delle proprietà benefiche legate innanzitutto al loro contenuto di sali minerali, vitamine e fattori antiossidanti.
2-Il Potassio aiuta a regolare la pressione arteriosa riducendo i rischi legati ad ictus ed infarti e se fino ad oggi abbiamo creduto che solo il latte avrebbe potuto fornire alla nostra alimentazione il giusto apporto di Calcio, sappiate che il tenore di questo ione nei friarielli (260 mg per 100 g) è ben più alto risultandone uno degli alimenti più ricchi, secondo soltanto a molti formaggi. Ed ancora Magnesio, Ferro e Vitamine A e C e K.
3-I friarielli, classificati tra le verdure amare, esercitano un ruolo nella detossificazione del fegato. Azione resa possibile anche dalla presenza di fitonutrienti che aiutano l’organo stesso a purificarsi dalle tossine.
4-Ma non è tutto! questa “miracolosa” verdura, stimolando la produzione di succhi gastrici che aiutano il processo digestivo, garantisce un maggior assorbilmento dei nutrienti.
5-Sono privi di colesterolo e dalla ripartizione calorica (10,1 % di grassi, 53,8 % di carboidrati e 36,1 % di proteine) si deduce un bassissimo contenuto di grassi.
6-Bisogna stare attenti però ai metodi per cucinarli: la tradizione napoletana ha dato il nome ai friarielli ispirandosi al metodo di cottura classica, la frittura, ma queste verdure sono gustosissime anche cucinate in maniera più sana.
Durante il processo di cottura in acqua si verificano grosse perdite di minerali (ad eccezione del Calcio) e vitamine.
Per limitarne le perdite è possibile cuocerli al vapore o in stufato per il tempo strettamente necessario.
Una volta cotti, possono esser conditi con olio extravergine e limone o mescolati ad altri ingredienti più dolci come uvetta, pinoli, così da attutire quel sapore amarostico che spesso non piace.
Provare per credere!!!
*biologa nutrizionista
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