Non sono un tiratardi. Penso di non esserlo mai stato. Allo SpeakEasy più o meno si comincia dopo le 22, quando più o meno sta per finire la mia cena. Nino Siciliano è il barman di questo Coktail Bar che sta in provincia, ma mi dicono sia il più trendy di Napoli. Di lui, trentuno anni, so tutto dai miei figli, quelli sì che sono giovanotti tiratardi e dotti di spirito. E lui ci dirà quali sono le tendenze e le figate alla moda tra i giovani. Sarà un viaggio che comincia adesso. Anche per me. Mi sono battezzato con un Bloody Mary. Era con il Pomodoro San Marzano dop. Vi racconterò poi. A parte. (t.e.)
di Nino Siciliano*
Viene definita “new golden age” quella che il bartending internazionale sta vivendo negli ultimi anni.
Grazie ai nuovi strumenti di comunicazione e grazie soprattutto ai social, i barman di tutto il mondo hanno avuto modo di scambiarsi informazioni, ricette e tecniche di miscelazione in maniera più rapida e precisa.
Vecchie ricette di classici ormai dimenticate, sono state rispolverate e portate in auge.
La cultura del japanese bartending insieme alla sua filosofia, la riscoperta dei cocktail tiki e la sempre più crescente attenzione da parte del cliente di scegliere con cura la propria bevanda spiritosa, hanno donato nuovo lustro e verve alla nobile professione del barman.
Nei bar di tutto il mondo non ci si limita più a chiedere il classico gin tonic, la clientela sceglie marca del gin e qualità della tonica.
In Italia, da sempre terra di grandissimi bar e barman, la situazione non è differente, anzi il nostro paese è tra i più attivi e attento alle nuove tendenze che arrivano dal Nord Europa e dagli Stati Uniti.
Cocktail come Moscow mule, New York sour, Mai tai sono sempre più richiesti al banco della nostra penisola.
Il bar in Italia, dunque, vive una seconda giovinezza, sospinta da una ventata di innovazione e interesse da parte del cliente e di una più approfondita formazione da parte dei barman.
Chissà se un giorno, sperando in un futuro ancora più roseo per il bartending, i barman non assumeranno la stessa valenza e considerazione degli chef.
Ecco, intanto, i cocktails più fighi e trendy del momento; cioè quelli che sono i più richiesti e consumati soprattutto dai giovani. Ma anche dai meno giovani.
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MOSCOW MULE
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Cocktail nato negli Stati Uniti intorno agli anni ’50 per promuovere il consumo di vodka smirnoff e genger beer.
La ricetta:
il succo di mezzo lime, 50 ml di vodka, colmare con ginger beer ( bevanda analcolica a base zenzero). Versare gli ingredienti in una mug in rame, e infine mescolare gentilmente.
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MAI TAI
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Le origini di questo cocktail sono contese tra due figure di spicco del bartending mondiale. Il primo don the beach e il secondo trader vic. Certa è invece l’origine del nome, dovuta all’esclamazione di due baristi che dopo averlo assaggiato esclamarono in lingua thaitiana “mai tai roa ae ” letteralmente ” il migliore”.
La ricetta:
il succo di un lime, 15 ml orange curacao, 15 ml orzata, 30 ml rum bianco, 20 ml rum scuro.
Versare tutti gli ingredienti tranne il rum scuro in uno shaker,agitare vigorOsMente.
Versare in un bicchiere basso con ghiaccio tritato e aggiungere delicatamente il rum scuro in
superficie.
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BRAMBLE
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Cocktail inventato da Dick bradsell al fred’s club di soho a metà degli anni ’80.
La ricetta:
45 ml di gin,25 ml di limone,15 ml di sciroppo di zucchero, 25 ml liquore di more.
Versare il gin il limone e lo sciroppo di zucchero all’interno di uno shaker, agitare vigorosamente e versare all’interno di un bicchiere basso colmo di ghiaccio tritato.
Versare il liquore di more in superficie.
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NEGRONI
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Nato a Firenze alla fine degli anni ’20, il Negroni ha conquistato il palato di tutto il mondo da quando il conte Negroni chiese al barman del bar “Giacosa” ,Fosco Scarselli, di fortificare il suo cocktail americano con del gin.
La ricetta:
25 ml di london dry gin, 25 ml campari bitter, 25 ml divermouth rosso.
Versare gli ingredienti direttamente in un bicchiere basso colmo di ghiaccio, mescolare gentilmente.
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MINT JULEP
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Nato negli Stati Uniti d’America, diventa in assoluto una delle bevande più apprezzate
del territorio a metà dell’800. Cocktail ufficiale della famosissima corsa ippica Kentucky derby.
La ricetta
60 ml bourbon, 15 ml acqua, un cucchiaino di zucchero in polvere, 4 foglie di menta.
*Barman dello SpeakEasy Cocktail Bar di Pomigliano D’Arco
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