Coda di Volpe che passione, uno dei bianchi più sottovalutati, eppure capaci di perfomance ineguagliabili. Ecco le prime dieci della Guida Mangia&Bevio del Mattino
1-Coda di Volpe 2011 Irpinia doc
Perillo
Davvero uno dei bianchi che non ti aspetti, tra i migliori della Campania. Davvero incredibile come questo piccolo produttore riesca ad ottenere una grande qualità di queste dimensioni. Merito della frutta coltivata e della pazienza.
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2-Taberna Coda di Volpe 2013 Irpinia doc
Contrada
Questo piccolo grande produttore bianchista si esprime ad alto livello anche con il vitigno considerato ingiustamente minore. Grande mineralità, buona freschezza, ottimo stacco nel palato e chiusura pulita.
www.vinicontrada.it
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3-Coda di Volpe 2013 Irpinia doc
Di Prisco
Terzo podio ancora all’Irpinia, del resto i bianchi di Pasqualino Di Prisco sono sempre una sorpresa piacevole: c’è attenzione e capacità di attendere. Anche la Coda di Volpe va sempre aspettata un po’. Buona frutta al naso e in bocca, sapidità e buon corpo fanno da corredo.
www.cantinadiprisco.it
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4-Coda di Volpe 2013 Sannio doc
Ciabrelli
Sempre meglio i vini di Tonino Ciabrelli, viticoltore di Castelvenere. Il suo Coda di Volpe è molto affidabile, floreale e fruttato al naso, sapido e piacevole in bocca. Anche questo millesimo non fa eccezione e si dimostra come una delle migliori esecuzioni di sempre.
www.ciabrelli.it
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5-Coda di Volpe 2013 Sannio dop
Fattoria La Rivolta
Questa versione di Paolo Cotroneo è sicuramente molto buona, ma un pelo sotto gli ultimi straordinari millesimi. Forse ad essere sottotono è proprio l’acidità, compensata però da tanta buona frutta e da una bella chiusura.
www.fattorialarivolta.it
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6-Coda di Volpe 2012 Sannio doc
Oppida Aminea
La famiglia Muratori ha capito che l’anima della Campania è il bianco. Dalla tenuta sannita ne escono alcuni molto buoni. Il Coda 2012 conferma il millesimo precedente: fresco, sapido e minerale, con buon allungo finale. Da aspettare nel tempo
www.arcipelagomuratori.it
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7-Bianco di Bellona Coda di Volpe 2013 Irpinia doc
Tenuta Cavalier Pepe
Nessuna azienda più di questa condotta da Milena Pepe crede nella Coda di Volpe. Talmente bianco di territorio da essere piantato con decisione. Quanta vita hanno questi bianchi? Difficile prevederlo, certo che ogni annata resiste alla grande.
www.tenutacavalierpepe.it
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8-Coda di Volpe 2008 Irpinia doc
Masseria Murata
Pochi sanno che la famiglia Argenziano è stata una delle prime a produrre l’uva coda di volpe sin dalla fine degli anni ’80. Questa bottiglia conferma la buona lena dell’annata per i bianchi campani, buona la freschezza, tipico il naso.
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9-Coda di Volpe 2013 Irpinia doc
Donnachiara
Il Coda di Volpe, lavorata in acciaio, mostra una buona tensione al palato, secca e fresca oltre che decisamente sapida, mentre al naso ha un esubero di fruttato dolce che inizialmente devia l’attenzione. La chiusura è amara, precisa e pulita.
www.donnachiara.it
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10-Coda di Volpe 2012 Campania igt
Di Meo
Da sempre Di Meo ha avuto un’occhio di riguardo alla Coda di Volpe utilizzando uva di Salza Irpina, Montemarano e Manocalzati coltivata tra i 500 e i 550 metri. L’esecuzione, solo in acciaio, è molto gratificante in bocca, dove è sottile e fresca, secca e scattante. Un bianco sottile ed elegante.
www.dimeo.it
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