Uva: Fiano di Avellino
Fascia di prezzo: da 10 a 15 euro franco cantina
Fermentazione e maturazione: acciaio
Nelle ultime due vendemmie lavorate della sua vita Antoine Gaita ha cercato una nuova strada per interpretare il Fiano di Avellino. Grande osservatore della natura irpina, ottimo degustatore, curiosone e testardo, si è avviato verso la ricerca della verità senza accontentarsi dei risultati raggiunti.
Il Fiano 2012 ha diviso la critica e mi ha procurato anche un po’ di insulti ma, riprovandolo di recente al Foro dei Baroni trovandolo un po’ già stanco e rileggendo quello che scrissi, resto convinto della mia opinione: sicuramente un vino buono, ma decisamente molto al di sotto dello standard degli altri Fiano di Avellino prodotti da Antoine nella sua vita che ritengo dei capolavori assoluti e, soprattutto, immortali.
La risposta alla polemiche di Antoine fu quella di riprendere con il Vigna della Congregazione 2013 il cammino interrotto l’anno precedente regalandoci una bottiglia straordinaria che sicuramente raccoglierà il consenso unanime della critica ma di proseguire al contempo la sperimentazione con lieviti autoctoni e con protocolli di fermentazione diversi dal solito. Nasce così questo cru da vigne in fitto, provato a Relais Blu, che riprende la declinazione “naturale” della 2012 con una maggiore attenzione alla freschezza, caratteristica di ogni bianco campano e segnatamente dell’Irpinia, e alla stessa pulizia olfattiva e precisione gustativa. Tanto che la Commissione stavolta non ha trovato alcuna difficoltà a riconoscere la docg pur in presenza di una interpretazione che si discosta decisamente dalla quasi totalità dei Fiano in commercio.
Si, lo confesso: sono un passatista ma preferisco di gran lunga il Vigna della Conregazione 2013, però mi guardo bene dall’insultare chi ha gusti diversi o ideologici. Il bello del vino è la soggettività e soprattutto la differenza che ogni bravo artigiano deve saper esprimere.
Resta la curiosità, amara perché irrealizzabile, di non poter vedere il percorso sul doppio binario di Antoine nel corso degli anni. Ecco perché custodiremo queste bottiglie preziose il più a lungo possibile.
Sede a Montefredane, Via Toppole. Tel. 0825 30777, fax 0825 22920. villadiamante@tiscali.it Enologo: Antoine Gaita. Ettari: 3,5 in agricoltura biologica. Bottiglie prodotte: 12000. Vitigni: fiano, aglianico
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