Non ho mai fatto mistero del fatto che considero Ciro Salvo il migliore pizzaiolo napoletano del momento insieme a Guglielmo Vuolo. Combinazione vuole che due cari amici me li hanno portati Napoli. Pasquale Buonocore ha portato il re della cottura a bocca di forno nel suo Eccellenze Campane. Maurizio Cortese invece porta il re dell’impasto a piazza Sannazzaro, un luogo caro ai napoletani dove si consumavano quintali di zuppa di cozze e che Maradona aveva scelto per le sue uscite (quelle tranquille) al Sarago. Ho chiesto a Maurizio di raccontarci lo spirito dell’iniziativa di cui è consulente e lui lo fa in questa sede ripagandomi del silenzio mantenuto per due mesi, che per un giornalista è davvero tanto:-)
di Maurizio Cortese
Quando Alessandro Guglielmini mi ha chiesto di occuparmi dell’apertura di una nuova pizzeria non ho potuto dirgli di no, con un vecchio compagno di scuola non sarebbe stato corretto.
Aveva appena rilevato uno dei locali con più storia a Napoli, il Sarago a Piazza Sannazzaro, e così ho accettato di fare da regista dell’intera operazione ottenendo “carta bianca” su tutto. Ho convinto Ciro Salvo a far parte del progetto, lui sarà il pizzaiolo e il gestore del locale che si chiamerà “50 Kalò di Ciro Salvo”, marchio registrato a suo nome.
Ci siamo già preparati a dover spiegare mille volte, e giustamente, il significato di “50 Kalò”, per questo lo abbiamo anche scritto sulle tovagliette che metteremo sui tavoli della pizzeria. “50” nella cabala napoletana vuol dire “il pane”, quindi l’impasto, quello buono, dal greco Kalò, parola appartenente al vecchio gergo dei pizzaioli napoletani. “50 Kalò”, impasto buono, perché ora pare sia diventata una moda, ma Ciro già dall’inizio del suo percorso, iniziato nel 1996, ha sempre studiato le proprietà del grano, delle farine, assumendo un ruolo che è andato ben oltre la semplice figura di pizzaiolo.
Le pizze, per scelta personale, saranno fatte solamente con prodotti di stagione, quindi il menù cambierà di continuo. La pizza “salsiccia e friarielli”, tanto per dire, non ci sarà mai nel menù nei mesi estivi. Poi mi sono occupato della squadra da formare, dei fornitori, della scelta dei prodotti per il menu cercando di mutuare la mia trentennale esperienza in campo gastronomico mettendola al servizio di questo ambizioso progetto che vedrà la luce nella prima decade di febbraio.
Ecco perché ho voluto al mio fianco dei professionisti dei quali fidarmi che mi aiutassero nella costruzione del progetto, così si spiega l’importante collaborazione con lo Studio DiPunto di Donatella Bernabò Silorata che è andata molto aldilà del suo abituale lavoro di ufficio stampa, altrettanto si spiegano i nomi di alcuni importanti fornitori, in cima alla lista il “Don Alfonso Consulting & Distribution”, che ci fornirà il suo “oro giallo” per le nostre pizze, l’olio extravergine d’oliva frutto delle sue selezioni e quello della sua tenuta agricola “Le Peracciole” a Punta Campanella, e tutta una serie di altri fornitori di primaria importanza del comparto agroalimentare.
Un progetto ambizioso che si sta costruendo sull’entusiasmo di tutti, di Luciano Lamberti e Michele Miglino, vecchie conoscenze della ristorazione partenopea, e di tutto lo staff del “50 Kalò”.
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