di Monica Bianciardi
Costa rocciosa, paesi variopinti che si affacciano sul mare in piccoli golfi, colline ricoperte da distese di macchia mediterranea, un panorama suggestivo dal grande impatto visivo rende le 5 Terre una ricercata meta turistica e balneare. I vini che qui vengono prodotti sono in minime quantità frutto di esigue coltivazioni vitate incastonate tra cielo e mare; questi sono il frutto del recupero di piccoli appezzamenti dopo il drastico abbandono avuto negli ultimi settant’anni della viticoltura della zona ed una sua conseguente drastica riduzione della superficie vitata. Una storia di produzioni raccontata direttamente da chi in vigna lavora da anni, scontrandosi con un territorio difficile formato da terrazzamenti o gradoni, il cui compito è quello di trattenere la terra e le viti dalle forti pendenze che finiscono frequentemente a strapiombo sul mare. Fazzoletti di terra dove nascono vini pregiati, lavorati duramente con pochi aiuti tecnologici proprio per le caratteristiche impervie del territorio in cui è ancora la fatica dall’uomo a farsi carico di una viticoltura non a caso definita eroica, pendenze ripidissime difficili da gestire, variabili per esposizione ed altitudine che rendono la coltivazione estrema e difficoltosa.
Una breve panoramica sui vini delle 5 terre in una serata proposta da Onav con alcuni produttori.
I vini sono principalmente bianchi i cui vitigni sono quelli storicamente coltivati Vermentino Albarola e Bosco, raramente integrati con quelli internazionali. Il Bosco per le caratteristiche del grappolo si presta bene all’appassimento per la produzione di “Sciacchetrà” punta di diamante di molte aziende per la sua grande piacevolezza data da colori dorati, profumo di miele ed una dolcezza vellutata e ben supportata da acidità e sale. In etichetta possono essere menzionate anche le sottozone: “Costa de Sera”, “Costa de Campu”, “Costa da Posa” e “Cinque Terre Sciacchetrà” .
Tasting Notes
Cantina Crovara –Cinqueterre doc 2021
La cantina nata nel 2008 i cui vigneti sono stati recuperati da terrazzamenti situati a Manarola.
Bosco 80% Vermentino 20% Vinificazione in solo acciaio con metodi artigianali e l’unica possibile considerata l’esiguità produttiva di solo 280 bottiglie prodotte.
Giallo paglierino trasparente da cui scaturiscono profumi di ginestra, rosmarino, timo, buccia di limone, sorso di buona freschezza, piacevolmente sapido ed informale.
Giorgi Riccardo Ciàn du Giorgi 2021 “Amante dei Venti” DOC.
Albarola, Bosco, Vermentino e piccole percentuali di vitigni autoctoni tra cui Rossese Bianco e Scimiscià
Vigne con viti centenarie pre fillossera recuperate da terrazzamenti abbandonati in cui erano storicamente coltivate in modo promiscuo diverse tipologie di vitigni a 250mt di altitudine con orientamento a sud-est. Micro vinificazioni separate ed affinamenti diversi, anfora, acciaio e legno per poi far parte di un unico assemblaggio. Poche migliaia di bottiglie di diverse tipologie.
Bel colore dorato intenso. Complesso, spazia dal frutto tropicale maturo, delicati rimandi di agrume a cui seguono fiori gialli, sentori marini pietra focaia, erbe mediterranee, menta, cardamomo. Palato cremoso avvolgente con morbide sensazioni ispessite da rivoli di freschezza, sapore, scorrevolezza integra vellutata, completata da finale lungo e sapido.
Cantina Capellini Anche per questa azienda i vigneti sono stati recuperati da terrazzamenti preesistenti quasi in totale abbandono nel territorio di Volastra, sulla collina che sovrasta Manarola. Circa 330 mt di altitudine sul livello del mare dove venti marini spazzano continuamente i terreni suddivisi in più di 200 microparticelle.
Cinqueterre doc 2020 Bosco 70 % Vermentino ed Albarola . Vinificazione in acciao a temperatura controllata. Profumi di piacevole immediatezza espressiva in cui le erbe aromatiche raccontano in un soffio il territorio da cui provengono le uve, agrume disidratato, frutta secca, sale, miele di spiaggia. Sorso intenso e rotondo con la parte salina ed aromatica che riemerge con delicati effluvi diluita in un finale fresco e teso. 9.000 bottiglie prodotte.
Vin de Gussa (senza annata perché sono più annate assieme) Letteralmente vino delle bucce in quanto dopo la vinificazione viene eseguito un ripasso sulle bucce appassite e dolci dopo la pressatura dello Sciacchetrà. Resta in botticella o damigiana per un affinamento di almeno 7/8 mesi. Luminoso dal colore è ambrato, il bagaglio odoroso sprigiona essenze dolci di miele, arancio, albicocca disidratata, uva appassita, iodio marino. Suadente e vellutato ha un residuo zuccherino contenuto e ben stemperato dalla parte sapida e con un piacevole gusto amaricante finale che movimenta il sorso. 500 le bottiglie annualmente prodotte.
La Polenza Cinque terre DOC 2021
Situata nel Comune di Vernazza con terreni le cui esposizioni ed altitudini sono varie e molto diverse tra loro. Albarola, Bosco, Vermentino raccolte tardivamente e vinificate con le bucce con una antica tecnica tradizionale chiamata localmente “Refulà”
I profumi si alternano con tonalità dolci di frutto giallo maturo, miele di elicriso a sensazioni fresche in cui erbe aromatiche fiori e sale rendono intrigante il bouquet. Il gusto pieno e ricco è riequilibrato da un energico slancio di freschezza e sapore intensificato da un giusto contrappunto sapido e iodato.
Litàn Cinque Terre DOC “Costa de Sèra”2021
Bosco 60%, Vermentino 30%. Le uve provengono da un unico vigneto posto a “Costa del Sera” a Riomaggiore piantato nel 2000 in una antica proprietà di famiglia le cui pendenze sono uno dei tratti maggiormente scoscesi di tutta la DOC. La vinificazione è preceduta da una criomacerazione di circa 48 ore a cui segue la spremitura a cui segue una vinificazione in acciaio inox per almeno 7 mesi sulle fecce fini. 8000 bottiglie l’anno
Un bouquet fine con netti richiami marini, sensazioni agrumate e mitile marino si intersecano a sensazioni erbacee con timo, camomilla, elicriso, in bocca polpa e acidità giocano a rincorrersi in un’alternanza articolata gioiosa e saldamente coesa.
Come ultimo assaggio non poteva mancare il vino più famoso e conosciuto di questi posti il regale e storico “Sciacchetrà’”
La Polenza -Sciacchetrà -DOC 2019 Albarola, Bosco e Vermentino. Prima annata di produzione dello Sciacchetra’ aziendale. Le uve dopo la raccolta vengono appassite su appositi graticci a cui poi segue vinificazione in acciaio e permanenza sulle fecce nobili per 24 mesi.
Dolcezza glicerica e avvolgente stemperata da un buona acidità per un vino scandito da intarsi dolci, papaia, buccia di agrume candito, cardamomo, miele di castagno, caramello salato.
Cantine Litàn -Sciacchetrà- DOC 2020
Bosco 70%, Vermentino 25%, Albarola 5%. Le uve vengono poste ad appassire per 45-60 giorni su telai areati, macerazione sulle bucce per 14-16 giorni, vinificazione ed affinamento in acciaio inox per non meno di 18 mesi.
Bagaglio olfattivo dato da componenti fresche e floreali, fico bianco, agrume disidratato, erbe aromatiche, menta, ginger, spezie delicate, sorso reattivo, flessuoso, vellutato, la cui dolcezza è ben definita e contrastata da vibrante freschezza agrumata e da una tonica chiusura mentolata.
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