STRATTO PIZZA A VALLO DELLA LUCANIA
Via Rubino, 1
Tel. 0974 717387
Aperto a pranzo e a cena (il sabato e la domenica solo la sera)
Lasciatosi alle spalle l’esperienza della pizzeria Da Zero e tuffatosi nella nuova avventura del gelato artigianale con l’apertura, insieme alla moglie Simona Lettieri, di Neve, sempre a Vallo della Lucania, Giuseppe Boccia chiude il 2024 col botto.
Ha infatti aperto, alle soglie del Natale, una nuova pizzeria (la sede è la stessa di Zero, con un bel restyling e una piccola cantina di tutto rispetto). Si chiama Stratto, da ‘u ‘stratto, il nome dialettale per indicare il concentrato che le donne cilentane preparavano mettendo a seccare il pomodoro al sole. Già solo dal nome e a leggere il breve manifesto che fa da copertina al menu si capisce che siamo di fronte a un rinnovato inno al territorio, con il recupero delle parole (e dunque delle cose) dal sapore antico come il grano dei piccoli produttori, il fermento della farina, il tempo lento.
Dall’olio al pane, dai pomodori alla carne qui tutto parla cilentano.
La carta è pensata e studiata con passione: gli antipasti recuperano le vecchie ricette, come le polpette al sugo e le ‘paddoccole’ (le crocchette di patate cilentane) ma anche lo sfizio delle feste di paese d’una volta, con ‘o per e ‘o musso di maiale, vera e propria madeleine popolare per chi ha da 40 anni in su. E, ancora, pane e pomodoro, il ‘filoscio’ (omelette ripiena di formaggio filante) e il caciocavallo in padella con il peperone crusco. Ricette di casa che però a casa quasi nessuno ha più il tempo di fare.
E veniamo alla pizza. Qui si lascia il giusto spazio ai gusti classici, dalla margherita alla marinara, alla diavola e così via. E poi c’è la sezione delle pizze più originali, con un occhio sempre attento alle produzioni locali. L’impasto è ben lievitato e la pizza ha un gusto antico, leggermente croccante con cornicione contenuto: nessuna concessione alle mode del momento.
Alternativa alle pizze sono i “vicci di Geppino” una sorta di panino croccante farcito, che restituisce la giusta memoria al viccio cilentano, un pane antico a forma di ciambella che si preparava una volta per testare il forno prima di fare il pane.
Qui da Stratto si lavora come in squadra, sia al forno che in sala e infatti, a pochi giorni dall’apertura, tutto gira che è un piacere. I ragazzi sono attenti, preparati e belli carichi.
Consigliamo di chiudere con i dessert di Neve preparati da Simona e se capitate in questi giorni di festa, non perdete il panettoncino farcito con il gelato!
Dai un'occhiata anche a:
- Pizzeria da Lioniello Milano: i tre classici di Salvatore e una strepitosa bianca firmata Iavarone
- La Vita è Bella, la Pizzeria di Antonio Della Volpe a Casal di Principe: menù Rinascita con la rete dei produttori anti camorra
- Pizzeria Centrale a Pontassieve, lo storico locale rinasce grazie ad Andrea Bongi
- Al Gran Caffè a Locorotondo, una vera Pizza stile Napoletano nella Valle d’Itria in Puglia
- Matteo Muscolo, la pizzeria per solo otto persone a sera è in Calabria e costa 70 euro!
- Pizzeria Regina Margherita a San Giovanni Rotondo di Orazio Chiapparino
- Pizzeria Quattro Spicchi di Giuseppe Caputo a Tufino, Na
- Rustiko: il nuovo concept di Giuseppe Vitiello – Pizzeria, Rosticceria e Cornetteria in un unico locale