Cilento, appunti di viaggio gastronomico sulla costa: cinque indirizzi low cost

Pubblicato in: Città e paesi da mangiare e bere

di Enrico Malgi

Il Basso Cilento identifica la zona più a sud della provincia salernitana che termina a Sapri, la “Parva gemma maris inferi” di Cicerone. Laddove il mare color cobalto fa prima l’amore e poi si confonde con quello della vicina cittadina di Maratea in Basilicata, poco lontano dalla piccola ed acciottolata spiaggia di Mezzanotte. Ed è proprio in questo splendido territorio che pochi giorni fa, in compagnia dell’amico Paolo Verrone, ho voluto reiterare un meraviglioso viaggio alla riscoperta dell’ottima gastronomia locale.

Prima tappa da Luciano Ferolla alle “Macinedi Ascea Marina, ove abbiamo pranzato con un sublime e abbondante piatto di pesce appena pescato alla griglia, accompagnato da uno speziato e fruttato Rosazzo bianco “Terre Alte” di Livio Felluga e, in onore dell’ospite, da un floreale e profumato Verrone Fiano Riserva Girapoggio. Luciano è un personaggio conviviale, compagnone, generoso e disponibile. Da lui si mangia e si beve veramente bene. I prezzi praticati, poi, sono sempre convenientissimi e, visto l’aria che tira in giro, è un toccasana per i nostri portafogli spogli. Andateci!

Seconda tappa da Mario Riccardi della “Cantinella sul maredi Villammare. L’ora della visita era decisamente tarda e poi noi eravamo già sazi e così abbiamo optato per un assaggio veloce di ottime tartine preparate al momento dal bravo chef Nando Melileo, in abbinamento ad un bicchiere dell’insuperabile Fiano di Guido Marsella. Ci è bastato il piacere di rivedere dei cari amici, che fanno onore alla gastronomia cilentana. Ci rivedremo presto, comunque.  Au revoir!

Terza tappa da Maria Rina al “Ghiottone” di Policastro Bussentino: l’emblema della divina arte culinaria locale. Anche qui una visita veloce, con piccolo assaggio di stuzzichini e un calice di Champagne. Ci siamo ripromessi, però, di tornare il più presto possibile per soddisfare i nostri palati ed accogliere l’allettante proposta della brava “cheffa”.

Quarta tappa da Enzo Crivella alla Chocolathérasul lungomare di Sapri. Enzo è un vulcanico personaggio, che sembra uscito dritto dritto dal film di Robert Zemeckis “Ritorno al futuro” nella parte dello scienziato pazzo Emmett “Doc” Brown, con la sua vistosa e biancheggiante capigliatura. E’ fiduciario slow Food del Golfo di Policastro e del Vallo di Diano, ma innanzi tutto è un poliedrico promotore di iniziative da sballo che connotano tutto il territorio saprese.

La sua location, con la dependance del chiosco di gelati posizionato proprio di fronte, è meta di continui incontri ed appuntamenti con personalità della gastronomia nazionale e semplici appassionati. Sa deliziare tutti con le sue innumerevoli specialità: gelati, dolci, caffè, cioccolato, miele, marmellata, the, vini, birre, liquori e tanto ancora. E poi sa affascinare col suo savoir faire, con la sua competenza specifica e il tono di voce pacato e suadente. Io e Paolo abbiamo gustato un gelato artigianale veramente superlativo, mentre eravamo languidamente seduti dirimpetto al placido mare saprese al tramonto, col sole che sembrava non avesse tanto desiderio di affogarsi nell’acqua limpida alla fine della calda ed afosa giornata settembrina. Terminato il rito, abbiamo a malincuore salutato il nostro anfitrione e ci siamo diretti verso il prossimo incontro per cenare.

Quinta ed ultima tappa alla pizzeria Filippo’s di Filippo Mauro, sempre a Sapri. Filippo è diventato un’icona nell’arte della vera pizza napoletana, tanto è vero che ha avuto il riconoscimento del marchio STG (Specialità Tradizionale e Garantita). E poi lui è una persona prorompente, coinvolgente, versatile e spiritosa. Ci ha preparato due ottime pizze: la classica Margherita con mozzarella di bufala campana e un’altra del suo repertorio, di cui non ha voluto svelare la composizione, accompagnate da un boccale di birra  alla spina. Ottime davvero.


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