di Marina Betto
Il vino portabandiera dell’azienda cambia volto ogni anno con una nuova etichetta. Così vuole Peter Femfert ( gallerista d’arte tedesco) e sua moglie Stefania Canali (storica veneziana) propietari di Nittardi dagli anni “80 che dopo aver riportato in auge la tenuta chiantigiana sono riusciti anche a mantenere quel connubio storico che unisce il vino all’arte. Michelangelo Buonarroti era propietario di questi stessi vigneti e l’omaggio all’arte è in suo ricordo.
Il delizioso libretto ” The artist labels of Nittardi” raccoglie tutte le etichette che gli artisti di fama internazionale dal 1981 hanno realizzato per i vini dell’azienda. Nel 2016 l’etichetta è stata creata da Allen Jones artista della Pop Art britannico classe 1937 che ha pensato come nuova veste del Chianti Classico Casanuova di Nittardi Vigna Doghessa 2016 l’immagine di profilo di un volto di donna quasi ieratico mentre sembra annusare il grappolo d’uva che tiene in mano, avvolto da un’aurea dorata. Prima di lui tanti altri artisti da Gunter Grass a Dario Fo, Yoko Ono, Eduardo Arroyo, Igor Mitoraj, Joe Tilson ed altri hanno lasciato la loro firma sulle etichette di questa bottiglia di vino ed anche sulla carta seta che avvolge il vetro, rimarcando l’annata e rappresentando ogni vendemmia.
Per Allen Jones il corpo della donna, sensuale ed erotico è la musa che viene trasformata in icona glamour, capace di comunicare ogni messaggio esercitando la sua capacità naturalmente attrattiva. Le veline di Jones che avvolgono la bottiglia sono due: una riporta una moderna Eva dal caschetto biondo e un vegliardo Adamo barbuto, l’altra velina raffigura quasi una barbie dal caschetto bruno in autoreggenti moltiplicata in diverse pose a figura intera e statica. Questa seconda velina andrà ad avvolgere un’edizione limitata.L’azienda portata ad un nuovo splendore lentamente, nel 1992 si è arricchita di una nuova cantina e i vigneti sono stati reimpiantati nella stessa data seguendo i consigli dell’enologo Carlo Ferrini. Nel 1999 sono stati acquistati anche dei vigneti in Maremma e dal 2017 hanno ottenuto la certificazione ” biologico” per l’intera produzione. Dal 2013 è Leone Femfert, il primogenito della coppia a condurre Nittardi, i 12 ettari nel Chianti Classico divisi in due appezzamenti, uno che circonda la casa vicino ad un bosco che rilascia l’umidità necessaria alla sana crescita dell’uva e l’altro a sud di Castellina in Chianti. In Maremma i 20 ettari di proprietà sono tra Scansano e Magliano a sud di Grosseto.
Belcanto 2015 è un Chianti classico DOCG il cui Sangiovese viene principalmente dal vigneto di Vigna Rosa piantato nel 1968 situato a 450 metri di altitudine su suolo ricco di scheletro a cui si aggiungono varietà autoctone come Canaiolo, Mammolo,Colorino. Sull’etichetta otto zolle richiamano il territorio perchè otto sono i vitigni che compongono questo vino come le note su uno spartito musicale, sullo sfondo il volto di Michelangelo antico proprietario di questi vigneti. Un vino dal bel nitore e freschezza che fa 12 mesi di tonneaux e tre mesi di vasca di cemento per poi finire l’affinamento in bottiglia.
Casanuova di Nittardi Vigna Doghessa 2016 Chianti Classico è 100% Sangiovese e proviene da singolo vigneto ricco di scisto che conferisce all’uva grande mineralità. La 2016 è un’annata perfetta, ad un inverno mite sono seguite primavera ed estate calde e asciutte ma senza apportare stress idrico. E’ un vino ampio, ricco, subito pronto, con un deciso imprinting varietale che si esprime con un naso fresco e un tannino delicatamente astringente su stoffa fruttata con spezie dolci che elegantemente ricamano il sorso. L’etichetta di Vigna Doghessa vuol essere prima un omaggio a Stefania e alle sue origini veneziane poi un omaggio all’arte che in questa annata vede la firma illustre di Allen Jones.
Nittardi Riserva DOCG 2015 è Sangiovese in purezza con una piccolissima aggiunta di Merlot. Dopo la fermentazione in acciaio 24 mesi di invecchiamento in tonneaux francesi poi 6 mesi di cemento e 12 mesi in bottiglia. Il risultato è un vino succoso, fruttato con richiami pungenti che rendono dinamica la beva. Il sorso ha tannini molto ben integrati ed è lungo e armonico.
Ad Astra DOC Maremma 2015 sintetizza il detto latino ” per aspera ad astra” a significare il duro e sapiente lavoro che c’è dietro la realizzazione di un buon vino. Qui l’uvaggio è 50% Sangiovese, 20% Cabernet Sauvignon, 20% Merlot, 5% Cabernet Franc e altri uvaggi. Il profilo mediterraneo si evince subito rivelando il territorio dal quale deriva con sentori di prugne, spezie e liquerizia .
Nectar Dei 2008 è una cuvée di Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah e Petit verdot. Dieci anni per questo vino figlio di Carlo Ferrini e fiore all’occhiello di Nittardi proveniente dalla Costa Toscana. La maturazione avviene in barrique per 2 anni seguiti da un anno di bottiglia. Nectar Dei è l’antico nome con cui nel 1183 viene citato Nittardi in un documento, essendo nettare di Dio è stato offerto nel 2005 a Papa Benedetto XVI proprio come Michelangelo fece a suo tempo con Giulio II e Leone X con grande apprezzamento. Spezie, marasche e cipria delineano il sorso con netti accenti pepati. In bocca è denso, materico, un sorso ampio che sprigiona freschezza e sapore.
Nittardi 53011 Castellina in Chiani (Siena)
Tel. + 39 0577 740269
Fax + 39 0577 741080
info@nitardi.com
www.nittardi.com
Dai un'occhiata anche a:
- Vecchie Terre di Montefili: un Chianti Classico tra passato e moderno
- Vini Sorrentino Vesuvio Vite Vulcaniche – Nuove annate
- 4 Spine Tramonti Riserva Costa d’Amalfi Doc 2011 – Tenuta San Francesco
- Brunello di Montalcino 2020: riflessioni sull’annata e i vini da non perdere
- Una giornata di emozioni e sorprese a Masseria Felicia
- Tenuta Perano e Rialzi: un tesoro di equilibrio e freschezza, in casa Frescobaldi
- Una giornata particolare a Villa Matilde | Vecchie vigne e vini del Vulcano che sfidano il tempo
- Dieci vini da bere con il casatiello