Questo Chianti mi riporta ai primi ricordi adolescenziali, e non parlo delle famose fiasche nella paglia che tanto successo commerciale hanno avuto, ma, più in generale, di quando era un vino allegro e beverino. Nel corso degli anni ’90 abbiamo subito un brutale processo di parkerizzazione per cui in parte si è merlottizzato, in parte seppellito in bare di legno, in parte ancora costretto a innaturali surmaturazioni. Tutto questo perchè “così piaceva al mercato internazionale”
I fatti probabilmente hanno dato rgione a chi ha seguito questa strada e non ci permettiamo certo di giudicare scelte produttive e commerciali, possiamo solo dire che, a quetse condizioni, tanto vale un Brunello o un Bolgheri perchp dal Chianti io mi aspetto bevibiità, un concetto da non confondere con lo morbidezza merlottizzata perchè ciò che rende facile da bere un rosso, oltre ai tannini setosi e ben lavorati, è certamente la freschezza, che è la qualità che o rende gastronomico.
Avete così il ritratto perfetto di questo Chianti di Cigliano di Sopra, nel cuore del Chianti classico, la cui storia e caratteristiche potete leggere sul sito aziendale. Noi lo abbiamo trovato rilassante, perfetto nell’abbinamento con la palamita (e in genere con il pesce azzurro per cia della carne più stopposa e consistente che ama il rosso), giustamente magrolino, fruttato al naso, amaricante al palato con un beva facile, veloce il cui finale, preciso e pulito, invoca subito un altro sorso.
Il protocollo di lavorazione prevede uva sangiovese in purezza fermentata spontaneamente in acciaio con successivo passaggio, senza filtraggio, in legno grande (tonneaux da 500 litri) per completare il processo di maturazione. Il risultato è un vino godibilissimo, che troverete sul mercato in rete intorno ai 16 euro, che vi regala soddisfazione e piacere.
www.ciaglianodisopra.it
Via Cigliano, 30
San Casciano In Val di Pesa – Firenze
Tel 055 828861
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