In genere guardiamo alla cucina straniera (o etnica che fa più chic!) sempre con l’aspettativa di trovare ingredienti nuovi, piatti diversi, sconvolgenti, che possano portarci sapori e profumi mai sentiti. Non necessariamente migliore dei nostri, anche perché, lasciatemelo dire, è davvero difficile superare la cucina italiana, ma proprio per il gusto del non conosciuto.. specialmente poi quando si va allo sbaraglio, solo perché è di moda: quante volte tornando a casa ci siamo ripresi con una piatto di spaghetti al pomodoro, che saremo-anche-i-soliti-italiani ma tanto il piatto in questione spettacolare (e pure chic) resta!
Devo dire però che mi piace leggere libri (seri) della cucina degli altri paesi, è sempre una ricchezza, anche se poi magari torno di corsa alla cucina italiana, per scarsa reperibilità di certi ingredienti . Qualche volta però capita di trovare un filo conduttore che ci lega con i paesi più lontani ed è quasi rassicurante: in fondo è vero che il mondo è piccolo, qualche volta anche in cucina!
Come in questo caso: le Orecchie di Elefante o Gosh-e-Feel che non sono altro che una specie di chiacchiere afghane! Le chiacchiere quindi non sono solo un dolce tipico del periodo del carnevale italiano ma qualcosa che in un paese molto lontano da noi mangiano tutti i giorni.
Leggevo alcuni articoli di Shayma, una blogger con origini afghane-pakistane-iraniane che, durante la sua avventurosa vita ha anche vissuto a Roma e proprio qui, nella pasticceria Tornatora, ha conosciuto le chiacchiere che tanto le ricordavano le Orecchie di Elefante del suo paese, chiamate così proprio perché la forma ricorda quelle delle orecchie di questo enorme animale! In realtà esistono Gosh-e-Feel di molte dimensioni, quelle grandi sono le più diffuse..ma quelle piccole sono adattissime ai bambini, alle feste e ad uno spuntino.
Mi è sembrato carino rifarle, in nome della multi etnicità, della condivisione, della scoperta di una cultura, e….di una buona mangiata di chiacchiere, non importa di quale nazione esse siano. Infondo questo vuol dire che, proprio alle brutte, troveremo sempre dei dolci a noi noti in paesi lontani!!!
Ho adattato la ricetta di Shayma in alcuni punti, anche per tener conto della diversità implicita fra la nostra farina 00 e la AP flour che normalmente usano all’estero.
Orecchie di elefante- Gosh-e-feel
Prep Time: 20 minutes
Cook Time: 30 minutes
Total Time: 50 minutes
Ingredienti
- 250 g di farina 00
- un pizzico di sale
- 2 uova piccole (da verificare se usare tutte)
- 30 g di burro fuso
- 40 g di zucchero semolato
- 50 ml di latte intero
- Olio di semi di arachidi per friggere
- Zucchero a velo
- Petali di rosa commestibili
- Pistacchi
- Cranberries (questi li ho aggiunti io)
Procedimento
- Mettere nella planetaria (o in una ciotola, dato che l’impasto può farsi tranquillamente a mano) la farina setacciata e un pizzico di sale
- In un’altra ciotola, sbattere un uovo, lo zucchero, il latte e il burro fuso. Versare nella farina e cominciare a mescolare con la foglia ( a mano). A questo punto dovrete regolarvi a occhio sul secondo uovo: tenetelo pronto e già sbattuto e aggiungetelo secondo necessità, Se dovesse essere troppo grande, non mettetelo tutto nell’impasto, perché rischiereste di trovarvi qualcosa di ingestibile dopo (provare per credere).
- Finite di impastare il tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo, coprite la ciotola con la pellicola e fate riposare per circa due ore.
- Aiutandovi con l’Imperia, stendete l’impasto (circa fino a metà dei fori a disposizione). Se lo fate a mano, infarinate la spianatoia e tirate fino circa a 4 mm.
- Con un coppa pasta circolare, tagliate dei cerchietti di 6-8 cm di diametro e con il pollice e l’indice prendete un lembo dell’impasto e stringetelo così che abbiate una forma simile all’orecchio di un Elefante.
- Friggete in abbondante olio di arichidi a 170°, facendo attenzione a poggiare per prima sull’olio la parte con l’incavo. Rigirate spesso e non fate colorire troppo.
- Spolverate di zucchero a velo, petali di rose e pistacchi e servite. In mancanza, stanno benissimo con le cranberries.
Notes
al tempo totale va aggiunto il tempo di riposo dell’impasto