di Marco Galetti
Ci sono stelle e stelle fuori fuoco, ci sono cuochi che brillano di luce interiore anche se sulle pagine della guida per eccellenza e delle eccellenze, il loro nome nero su bianco su copertina rossa non c’è.
Molti non hanno l’opportunità di poter esprimere il proprio potenziale, o non hanno il contesto adatto per esprimerlo, o hanno davanti qualcuno più bravo e restano in ombra, a Ferragosto può essere un vantaggio.
Altri hanno sbagliato contesto, la ristorazione che è il loro quotidiano non è il loro pane.
Poi ci sono le stelle cadenti che hanno perso le motivazioni, oppure sono i clienti che hanno perso il concetto di ristorazione e inseguono stelle artificiali pensando che la cometa sia fuori moda.
Alcuni il potenziale lo esprimono in privato, condividendolo con parsimonia, eppure le loro preparazioni potrebbero essere sulla bocca di tutti pronte per essere degustate, mentre ora, molto spesso, sulla bocca di tutti ci sono concetti vuoti come i piatti che contengono solo un’idea incomprensibile ai più.
C’è il cuoco che deve fare la pasta al pesto per 3000 persone in un ristorante aziendale nella pausa pranzo, senza un pesto decente e senza trofie.
C’è il cuoco all’ombra del forno, in una semplice pizzeria di periferia dove tutti ordinano pizze, che pur non avendo a disposizione Latini, Mancini, Felicetti o Benedetto Cavalieri, prepara grandi piatti di spaghetti che per aspetto, profumo, gusto, consistenza, cottura e temperatura di servizio, se la potrebbero giocare tranquillamente con i grandi delle parole ma non sempre delle padelle.
C’è un anonimo baracchino da rosticceria travestito, a Carnevale lontano e a Cous Cous fest vicino, il mare turchese di San Vito lo Capo ad un passo, lì ho mangiato il calamaro più buono di sempre.
C’è un bed and breakfast a Weißensee, il lago alpino balneabile più alto d’Europa, gestito da una signora alla quale dovrebbero dare un premio per la miglior colazione dell’anno, mentre in alcuni grandi alberghi di montagna servono un breakfast standardizzato e mediocre, altro che latte appena munto…
C’è, tra i tavoli di una chiassosa birreria una gradevole e bravissima ragazza di sala, costretta ad ascoltare avances che farebbero passare la voglia di lavorare a chiunque, invece lei insiste, senza contestare, adottando un atteggiamento fuori contesto che meriterebbe sicuramente un contesto diverso.
C’è, stella tra le stelle, Stella, l’appassionata di matematica dotata di luce propria, in ombra faceva dei numeri primi, indivisibili acrobazie, aveva il fuoco dentro e attorno, ma era fidanzata con un altro.
C’è una vecchia trattoria, a gestione familiare, in sala il figlio si muove con garbo e disinvoltura, ha grandi conoscenze di enogastronomia e grande voglia di crescere, nonostante sia già ben oltre la linea di mediana dove si barcamenano gli addetti all’accoglienza di molti locali in vista, forse per una svista…
C’è il cuoco che non sbaglia un risotto, si muove lontano dai riflettori e dalle luci se non da quelle del pass, potrebbe sfidare a singolar tenzone grossi calibri del chicco che inganna eliminandone molti in una sfida secca, al chicco bisogna avvicinarsi con amore e rispetto, senza spavalderia, lui lo sa…
C’è un contadino che conosco che nella sua azienda agricola ha anche un punto vendita per l’acquisto di frutta e verdura a chilometro zero, oltre a questo, consente ai suoi clienti di poter andare a cogliere personalmente i prodotti nei campi che, in questo caso, verranno a costare solo un euro al chilo, a proposito, vi devo salutare, forse riesco a trovare ancora dei piselli, sono talmente teneri che l’ultima principessa che li ha provati pare abbia dormito sonni tranquilli tra due guanciali di Amatrice…
Se si guarda in alto, se è notte è meglio, in città si vede solo qualche stella, ma se ci si sposta al buio se ne vedono tante, piccole, che fanno una bella luce, eppure ad uno sguardo superficiale, non sembrano nemmeno esistere…poi, ci sono quelli che, come l’amico dal cuore grande, hanno adottato due bambini, se guardi in cielo, tra le stelle, non li vedi, anche se guardi bene e sei completamente al buio in una notte stellata…ma è giusto così, quelli sono di un altro pianeta.
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