di Adele Elisabetta Granieri
Chateau d’Esclans ha illeggiadrito per una sera la bellezza austera e disarmante di Villa San Michele. La storica dimora di Axel Munthe, di proprietà del governo svedese, ha ospitato un angolo di Provenza, lasciando che terrazze, giardini e il celebre belvedere che domina l’isola con l’enigmatica sfinge granitica fossero pervasi da nuances cipriate e i delicati profumi di lavanda.
Un legame speciale tra due luoghi iconici del Mediterraneo, fortemente voluto da Valeria Righetti, Senior Brand Manager Dom Pérignon and The Moët Hennessy Wine Division, suggellato dall’incontro con Kristina Kappelin, sovrintendente di Villa San Michele, ed esaltato dalla proposta gastronomica di Mia D’Alessio e dello chef Franco Aversa del Ristorante Aurora.
Chateau d’Esclans
Nome assurto a mito per tutti gli appassionati di rosé, Chateau d’Esclans rappresenta un’eccellenza indiscussa del Sud della Francia.
Sin dall’acquisto della proprietà nel 2006, Sacha Lichine aveva ben chiaro il suo scopo: creare i più grandi rosé del mondo. La lungimirante intuizione – sostenuta dall’acquisizione nel 2019 del 50% della proprietà da parte del gruppo LVMH – che il rosé, pensato, prodotto e commercializzato in modo diverso, avrebbe potuto guadagnare interessi nuovi e fette di mercato alternative, ha portato alla creazione di un’intera gamma dedicata alla vinificazione in rosa: “Whispering Angel”, “Rock Angel”, “Les Clans” e “Garrus”
Una tenuta di 267 ettari, di cui 74 destinati a vigneto: Grenache, Vermentino, Cinsault, Mourvèdre, Syrah, Tibouren e Merlot. La ricchezza del domaine risiede in un patrimonio di vecchie vigne di Grenache di oltre 90 anni d’età, che producono uve di altissima qualità, con aromi particolarmente intensi ed eleganti. Ogni fase della vinificazione è seguita con attenzione maniacale: per mantenere intatta l’integrità delle uve, le vendemmie si svolgono solo nelle prime ore del mattino, con un’attenta selezione dei grappoli in vigna. Le uve sono nuovamente scelte all’arrivo in cantina, con l’utilizzo di un tavolo di cernita manuale e ottico, che seleziona i grappoli in base a dimensione, colore e condizione per poi essere raffreddati e passare dai 29° a 7/8° C. Sempre per preservare colore e evitare la temuta ossidazione la pressatura avviene ad intervalli, sotto azoto.Il contatto in pressa con le bucce è brevissimo, in modo da ottenere vini dal classico rosa “provenzale” e aromi sottili, freschi ed eleganti. Ecco così un mosto fiore intenso e fruttato che solo lo Chef de Cave deciderà di fermentare poi in acciaio o in botti demi-muid da 600 litri.
La lungimirante intuizione di Sacha Lichine – suggellata dall’acquisizione nel 2019 del 50% della proprietà da parte del gruppo LVMH – che il Rosé, pensato, prodotto e commercializzato in modo diverso, avrebbe potuto guadagnare interessi nuovi e fette di mercato alternative, ha portato alla creazione di un’intera gamma dedicata alla vinificazione in rosa: “Whispering Angel”, “Rock Angel”, “Les Clans” e “Garrus”.
Note di degustazione:
“Whispering Angel” 2020: Grenache, Cinsault e Vermentino (Rolle) per un rosé che rivela con la sua delicatezza i profumi della Provenza. Maturato in acciaio, libera soffuse note di lavanda, fiori d’arancio, limoni e scorza di agrumi, con un sorso cremoso e sottile, di vibrante freschezza minerale
“Les Clans” 2019: Ottenuto principalmente da uva Grenache e Vermentino (Rolle) provenienti da vigneti di età compresa tra 50 e 80 anni e vinificato a temperatura controllata in parte in acciaio ed in parte in fusti di legno da 600 litri, è un rosé che si muove su sottili richiami di crema pasticciera, rosa appassita e delicati ricordi di spezie orientali. Un vino dal sorso avvolgente, ricco e suadente.
“Garrus” 2019: Grenache (90%) e Vermentino (10%) provenienti da vigne vecchie di 90 e 100 anni e la fermentazione in botti demi-muid da 600 litri nuove e di secondo passaggio, con una sosta di 11 mesi, donano a questo vino profumi intensi e definiti di agrumi, macchia mediterranea, timo e fiori di ginestra. Delicate nuances speziate anticipano un sorso incisivo, cremoso e ricco, di grande pienezza gustativa e con un ragguardevole allungo salino.
Dai un'occhiata anche a:
- La Maison di Champagne Bruno Paillard sceglie Napoli per l’anteprima nazionale dell’Extra Brut Millésime Assemblage 2015
- Nuits-Saint-Georges 2014 Premier Cru – Domaine Chevillon
- L’Esclusiva MasterClass Cuzziol Grandi Vini | Vincent Girardin e la Borgogna, la Côte de Beaune e il Meursault a Palazzo Petrucci
- Chablis Valmur 2001 Grand Cru Albert Pic
- Prendersi il tempo con lo champagne Abele’ 1757
- Dom Perignon 2002 Plenitude 2
- Inside Krug’s Kitchen: dieci anni di “Krug X” a Parigi. Noi ci siamo stati
- Pouilly-Fumé Appellation Pouilly Fumé Contròlée 2020 Tradition Cullus Vieillies Vignes – Domaine Masson- Blondelet