Champagne Krug e Cipolla ingrediente dell’anno al ristorante “L’Olivo” del Capri Palace Jumeirah

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L'Olivo - Krug x Onion - Krug Grande Cuvee 169eme edition

di Ugo Marchionne

Grande, grandissimo incontro tra la cucina d’autore e lo champagne d’eccellenza nell’estate 2021 celebrato al Capri Palace di Capri. Un evento prestigioso che ha segnato la ripresa degli eventi aventi luogo nella splendida cornice del Capri Palace Jumeirah diretto da Ermanno Zanini. Un appuntamento che è stato assolutamente imperdibile per gli ospiti ed i commensali del Ristorante L’Olivo, i quali hanno potuto grandemente apprezzare la commistione ed il connubio tra le bollicine della Maison Krug ed il menù preparato per l’occasione dall’Executive Chef 2 Stelle Michelin Andrea Migliaccio. Una corrispondenza di amorosi sensi quella tra la ricercatezza che contraddistingue la Maison Krug con la storia e la sostanza del più antico ortaggio coltivato anche sull’isola: la cipolla.

Quando Joseph Krug fondò la Maison Krug nel 1843, spinto dalla consapevolezza che la vera essenza dello Champagne è il piacere stesso, il suo sogno era quello di creare il miglior Champagne possibile, ogni anno, indipendentemente dalle variazioni climatiche annuali. Ogni anno, dal 1843, la Maison Krug onora il suo sogno con una nuova edizione di Krug Grande Cuvée, l’espressione più generosa dello Champagne.

A oltre centosettantacinque anni dalla creazione di Krug Grande Cuvée, la Maison Krug ha presentato proprio in questo contesto – a Capri, tra le luci ed i piatti del Ristorante L’Olivo del Capri Palace Jumeirah – la Krug Grande Cuvée 169ème Édition. Un’edizione nella quale la chef de cave Julie Cavil ha cercato di accentuare la pienezza dell’annata di base e la bella eleganza aromatica con vini di diverse parcelle di ben 11 annate diverse. L’attenta cura prestata alle vigne ed il rispetto unico di Krug per il carattere individuale di ogni appezzamento hanno permesso l’ampiezza di espressione di questa Édition di Krug Grande Cuvée.

Un menù di primissimo piano, degna rappresentazione delle due stelle Michelin che adornano la casacca del suo autore. Dagli gnocchi di patate con astice, cipollotti nocerini e fior di cappero, al San Pietro con caviale di melanzane, provola affumicata passando per i delicati antipasti fino alla pesca con biscuit alla mandorla e mousse alla vaniglia, una Peach Melba che Andrea Migliaccio ha tratto dalla memoria del tempo, lì al Savoy Hotel di Londra dove Auguste Escoffier era solito prepararla per i suoi commensali, riportandola a Capri nel 2021, in accompagnamento ad un calice di Krug Rosé 25ème Edition. Sintesi, evoluzione, precisione e quel gioco di sguardi fra il mare e la terra di mare che da sempre contraddistingue la cucina di Andrea Migliaccio.

Protagonista della serata anche la 25ème Edition del Krug Rosé. Krug Rosé si ispira al sogno della quinta generazione della famiglia Krug di concepire uno Champagne rosé che ancora non esisteva, uno che potesse essere ricreato con sapienza e maestria ogni anno. Ogni edizione di Krug Rosé perpetua questa eredità. Ogni anno viene speso per ricreare il sogno della quinta generazione della famiglia Krug di uno Champagne rosé inaspettato, audace ed elegante. Piccola nota di colore, Krug Rosé 25ème Édition è stato assemblato intorno alla celebrazione della vendemmia 2013 che ne ha restituito al calice una grande e vinosa complessità. Questo particolare rosé è il più anticonformista degli champagne Krug in tempi recenti – a mio modo di vedere – per audaci avventure gastronomiche. combinando ampiezza, profondità e grazia.

Una piccola considerazione personale, come ogni anno, forte di una ancor più solida esperienza e di una squadra ben rodata, giovane ed incredibilmente motivata, la direzione illuminata del direttore Ermanno Zanini pone l’accento ancora una volta sulla centralità e sull’importanza di eventi del genere nell’ospitalità di lusso. Da sempre luogo di eventi di grande prestigio, il Ristorante L’Olivo si è fatto teatro ed Andrea Migliaccio interprete di questo connubio così particolare tra un elemento povero e popolare quale la cipolla in abbinamento alla raffinatezza ed all’eleganza senza tempo di Krug e dei suoi champagne. Una grande cucina quella di Andrea Migliaccio che fonde tecnica e conoscenza dei prodotti. Uno dei luoghi in cui Capri non vive di folklore e immagini oleografiche, ma di ricerca e sguardo al futuro, come è giusto che sia.

Il Capri Palace Jumeirah si conferma tra i “place to be” dell’isola.

 

di Marco Milano

La cipolla, la regina della terra che incontra le “perle frizzanti” degli champagne “Krug”, e a celebrare il matrimonio con sfondo l’isola azzurra il ristorante due stelle Michelin “L’Olivo” del Capri Palace Jumeirah.

Un’esclusiva cena “Krug x Onion” è stato, infatti, l’appuntamento sulla terra dei Faraglioni della prestigiosa e storica maison nata a Reims nel 1843.

Una casa storica quella fondata da Joseph Krug che si è unita per la speciale occasione con il più antico ortaggio coltivato della storia, la cipolla. E poi l’estro e la maestria dell’executive chef de “L’Olivo”, Andrea Migliaccio, alla guida anche de “Il Riccio”, l’altro fratello della famiglia “Capri Palace Jumeirah”, a dare vita ad un particolare e originale menù. Un percorso, un viaggio che ad ogni tappa, ad ogni portata proponeva l’esclusiva “compagnia” di Krug Grande Cuvée e Krug Rosé.

Ad aprire le danze una serie di appetizers, ovviamente a base di cipolla, spugna al basilico con provola affumicata e gelatina di cipolla rossa, cono di farro con mascarpone, lime e cipolla caramellata, tartare di manzo con confettura di cipolla, crema di latte di bufala, lampone e senape rustica, cracker con salmone marinato, acciughe salate, maionese al plancton e cipolla disidratata serviti negli spazi en-plein air del Bar degli Artisti e accompagnati da un Krug Grande Cuvée 169ème Édition.

E poi ai tavoli dello stellato “L’Olivo” si iniziava con un tonno rosso, cous cous, zucchine, salsa mediterranea e cipolla croccante accompagnato sempre da Krug Grande Cuvée 169ème Édition. A seguire gnocchi di patate, astice, cipollotti nocerini e fior di cappero da degustare con il Grande Cuvée 166ème Èdition Magnum.

La seconda portata era il San Pietro con caviale di melanzane, provola affumicata e pistacchi che andava “a braccetto” con il Krug Rosé 25ème Édition. Il gran finale, of course, il dessert, “pesca e vaniglia” con pesca, bisquit alla mandorla e mousse alla vaniglia. L’edizione dedicata da Krug alla cipolla, la sesta di questa “serie” era impreziosita da un’elegante pubblicazione dove gli esperti artefici di Krug, Eric Lebel e Cavil, “accompagnano undici chef delle Krug Ambassade, provenienti da nove paesi diversi, in un sorprendente viaggio in India, dove scopriranno come l’umile cipolla sia diventata un ingrediente imprescindibile in ogni cucina del mondo”.

Proposte come la cipolla brasata con essenza di foie gras, mango e senape by chef Heiko Nieder o le cipolle di Cevennes, rombo, spugnole e bacon alsaziano di chef Theo Clench ma anche il granchio alle cipolle – un omaggio all’India firmato da chef Simon Davies o la trippa di agnello con cipolle di Madras brasate griffata da chef Prateek Sadhu. Il viaggio culinario “in cui i diversi strati di quest’onnipresente bulbo cementano l’affinità e il legame tra i Krug Lover” segue i precedenti protagonisti di un vero e proprio omaggio all’ingrediente dell’anno, un tributo alla creatività e all’arte “di comprendere che ogni appezzamento, così come ogni vino, rappresenta di per sé un singolo ingrediente degli Champagne Krug”.

Il viaggio dell’ingrediente dell’anno è iniziato nel 2015 con la patata, ed è stato seguito dall’uovo nel 2016 e dal fungo nel 2017. Nel 2018 è stata la volta di “Krug x Fish” con gli Chef Krug Ambassade impegnati nella interpretazione in cucina di piatti a base di pescato mentre il 2019 ha visto idealmente in scena il peperone sempre da utilizzare per creare ricette inaspettate da abbinare a un calice di Krug Grande Cuvée o Krug Rosé. L’evento Krug targato isola azzurra e Capri Palace Jumeirah ha confermato la mission di “una maison in cui tutti gli champagne vantano lo stesso livello di distinzione e in cui ciascuno illustra una particolare espressione della natura” come nei desideri e nei progetti del suo fondatore Joseph Krug.


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