di Teresa Mincione
Champagne Gaston Chiquet Garand Cru 2007 Blanc de Blancs d’Aÿ è un esemplare di classe e equilibrio. Otto generazioni si sono seguite da quando Nicolas Chiquet piantò il suo primo vigneto nel 1746. Agli inizi degli anni venti i fratelli Fernand e Gaston Chiquet decisero di creare una loro azienda. Furono degli audaci per la mentalità dell’epoca perché pensare alla loro uva, lavorarla seguendo il metodo champenois e poi commercializzare il vino che ne nasceva, era cosa da eroi. Nel 1923 conquistarono una medaglia a Parigi che fu d’auspicio per la médaille d’or presa a Epernay. Ma si sa, le famiglie a volte non reggono il passar del tempo e nel 1935 i due fratelli decisero di separarsi. Gaston creò un’azienda da solo. A metà del 1900 Gaston e il figlio Claude estesero il domaine familiare sui terroirs di Aÿ e Hautvillers, creando nuove possibilità di assemblaggio, tassello essenziale nell’elaborazione dello Champagne. Con l’arrivo degli anni 2000, gli eredi, Antoine e Nicolas Chiquet hanno assicurato la continuità della tradizione di famiglia nel rispetto delle regole ancestrali senza mai dimenticare le esigenze di qualità per preservare la biodiversità. Le tecniche seguono il passo dei tempi ma la tradizione rimane. Oggi il vigneto si stende su 23 ettari di terroirs di rilievo: ad Aÿ, in particolare, sulle terre di Vauzelles o di Hauts-Crohauts dove le uve sono destinate all’elaborazione della cuvée prestigiosa creata da Claude e Gaston Chiquet, il Blanc de Blancs d’Aÿ. A Dizy, nelle località Crohauts-Guillemoine, Cerisières, Sous-Chienne o Moque-Bouteille; a Hautvillers, nelle parcelle di La Grange de Dizy o di Le Colombier.
I vigneti di proprietà vedono tra i filari i tre grandi vitigni champenois:Chardonnay, Pinot Meunier e Pinot Noir in funzione delle particolarità di ciascun terroir. Lo Chardonnay rappresenta circa il 40% e viene coltivato sui terroirs di Dizy, Hautvillers e Aÿ. Si racconta che Gaston Chiquet fu un vero e proprio precursore del vitigno. Dopo aver saputo selezionare le viti di Chardonnay per i suoi terroirs della Vallée de la Marne, fu il primo ad elaborare la cuvée chiamata Blanc de Blancs d’Aÿ. Insomma, un vitigno bianco su un terroir storicamente riservato ai Pinots Noirs.
Il Pinot Noir, viene coltivato su circa il 20%, mentre il Pinot Meunier rappresenta circa il 40% ed è il vitigno tradizionale dei terroirs della Vallée de la Marne. Come Récoltant Manipulant elaborano il loro Champagne solo con uva del proprio vigneto, con vigne di età media di 27 anni. Quando si parla degli champagne di Aÿ un elemento non va mai trascurato. I terreni, sotto il profilo del ph offrono una combinazione tra elementi sapidi e acidi e la glicerina (dovuta anche alla presenza di silicio) rende i vini più equilibranti.
Champagne Gaston Chiquet Garand Cru 2007 Blanc de Blancs d’ Aÿ è uno Chardonnay in purezza nato nei vigneti situati nel comune Grand Cru di Aÿ, dove si coltiva normalmente solo Pinot Noir. Fa fermentazione alcolica e malolattica in piccole vasche termoregolate, con una stabilizzazione a freddo e filtrazione seguiti da un riposo di 3/4 mesi. L’ invecchiamento sui lieviti è stato di 9 anni. Prima di essere etichettato e commercializzato riposa ancora dai 3 ai 6 mesi. Un calice brillante nel suo vestito paglierino intenso. Un perlage sottile e numeroso diverte chi guarda. Refoli di foglia di tè, anticipano piccoli tocchi di tabacco. Il naso si arricchisce di spezie scure. Pepe in grani, carruba, liquirizia. Sul fondo tracce di caramello, petit patisserie, creme brulèe, miele di castagno. Il roteare stuzzica zampilli di caramella mou, caramella d’orzo, fiori secchi, camomilla essiccata. Al palato è avvolgenza pura. Una morbidezza piacevole e mai stucchevole sorretta da un’acidità sottile e bilanciata. In una sola parola: equilibrio! Si slancia in una persistenza a lungo tempo chiudendo con una sferzata finale di nocciola, gianduia, cacao. Finezza, freschezza e lunghezza i punti chiave di questo champagne. La provenienza di Aÿ fa ereditare ai vini un carattere forte e deciso, ma allo stesso tempo è capace di esternarsi come rotondo e naturalmente equilibrato. Per alcuni, la provenienza da quel terroir è sinonimo di perfezione e grande equilibrio, ma certezza vuole che siano, senza dubbio, di estrema piacevolezza e godibilità. Da bere fino all’ultima goccia.
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