di Monica Bianciardi
Champagne Beaufort. Polisy, giornata caldissima dopo un giugno fresco e piovoso in cui periodi di pioggia si sono alternati a giorni di caldo intenso. L’ingresso della Màson di Beaufort è celata da un anonimo muro bianco di media altezza che per mezzo di un entrata riversa in un piazzale sterrato dove sono parcheggiati alcuni mezzi agricoli. L’insieme è a dir poco spartano; nessun viale alberato, insegna o cancello Holliwoodiano, non c’è nessuna necessità di ostentazione per un prodotto che si è fatto conoscere per l’estrema qualità dei suoi Champagne e che dopo decenni di produzioni decisamente eccellenti continua a raccontarsi e viversi con la semplice genuinità del piccolo produttore. L’accoglienza è calorosa e nel varcare la soglia della sala di degustazione il sollievo dato dalla grande stanza ombrosa è immediato. All’interno il clima informale si percepisce anche osservando il cane che noncurante degli umani avvicendamenti, continua indisturbato la sua pennichella pomeridiana.
Le calende dicono che tra luglio ed agosto sarà il momento di maggior caldo esordisce Réol Beaufort che si occupa dell’azienda, il quale iniziando a stappare con celerità le bottiglie mi sorprende parlando in perfetto Italiano. I calici da degustazione spuntano dal bancone in legno e vengono immediatamente riempiti con il primo Champagne.
Réol riassume la storia dello Champagne Beaufort, rapidamente e senza fronzoli.
Nel 1969 Andrè Beaufort in seguito ad un’ allergia in cui rischia la vita, decide di intraprendere la strada verso coltivazioni che non includano prodotti di sintesi. Questa scelta lo porterà verso una conduzione a carattere biodinamico, con attenzioni rigorose verso la cura dei vigneti del territorio e soprattutto della estrema qualità del raccolto. Uno lo stile aziendale, più sussurrato che sbandierato si percepisce da quella semplicità disarmante e priva di artifici con cui viene condotta tutta l’azienda. La vera essenza dalla quale emerge la qualità è data dallo Champagne, ad ogni sorso non finisce di stupire ed affascinare con una serie di sfumature interpretative ogni volta uniche.
Millesimato 2011 Brut Reserve. Polisy
Pinot Noir 80% Chardonnay 20%
Polisy, terreni kimmerge sottosuolo particolarissimo, formato da conchiglie fossili risalenti al Giurassico, formato da un alta stratificazione di argille e conchiglie sminuzzate che rilascia nel terreno una gran quantità di sostanze. I vini provenienti da questi luoghi hanno peculiarità di profumi e tensioni minerali che si amalgamano al frutto ricco e succoso. Il perlage invitante ed una intensità di frutto che porta alla susina matura, floreale intenso e alta acidità, con note che riportano alle sensazioni marine di Chablis, conchiglie tritate, iodio, la bollicina è sottile carezzevole il palato è pulito ed elegante, energico di acidità e con ritorno sapido nel finale.
Scalpitante
Les Larmes De Divona
Prodotto da Amaury Beaufort . Vino fermo ottenuto con Chardonnay 100% dal fratello ad Auxerre.
Colore oro verde, consistente di bella luminoso.
Impatto olfattivo intenso seguito da gusto ricco e complesso, in cui le sensazioni di frutto maturo si amalgamano con grazia a richiami tropicali ed agrumati di lime, floreali di gelsomino. Al palato burrosità e materia incalzati da tanta freschezza che ne bilancia un sorso appagante in pieno stile Borgogna . Frutto di una zona di recente acquisizione.
L’Or de Vix Brut Natute 2007 Pinot Noir 100%
Inedito Cremant de Borgogne prodotto da Elodie Beaufort, in terreni situati nella parte alta della Borgogna in una zona ancora poco sfruttata ma con ottima esposizione i cui terreni sono ricchi di residui fossili e argilla 40 mesi sui lieviti con fermentazione in barrique .
Perlage fine e diffuso e naso potente che manifesta l’impronta data dal Pinot in purezza. Intenso e ricco, profumo bollangerie, buccia di mandarino, mela caramellata, gusto affilato dinamico con una bella progressione, potente e saporito agrumato con lungo finale sapido e gessoso.
Dello Champagne manca solo il nome
Millesimè 2010 Polisy
Pinot Nero 100%
Ottenuto da una piccola parcella di vigneti posta dietro la chiesa di Landreville . Olfatto intenso che esordisce con frutto maturo di mela cotogna e susina matura, pane tostato, erba fresca miele e fiori gialli con tratti speziati, tocco gessoso e iodato. Palato teso e guizzante bollicina sottilissima, la salivazione è stimolata per la grande freschezza e per il sapore che rimane a lungo nel palato lasciando una lunghissima scia iodata, solo 1gr di zucchero residuo. Ancora un bambino
Millesimato 2003 Polisy
80 % Pinot noir 20% Chardonnay -5 gr zucchero residuo-
Note burrose mature miele e noccioline bocca composta e quasi in equilibrio . Perlage sottile e compostezza di bocca lo rendono avvolgente, manca della tensione dei precedenti, ma è comunque cremoso e saporito con chiusura impeccabile.
Millesimato 1997 Polisy
80% Pinot nero 20% chardonnay
Naso complesso intenso con richiami marini seguito da frutto maturo giallo, mela cotta, zafferano, agrume candito, scorza di mandarino, pan brioche, fiori di bergamotto, con fondo dolce. Il residuo di 4/5 gr di zucchero /litro ne esalta la morbidezza con un ingresso carezzevole, profondo denso materico, ma dall’acidità risoluta e ampia, bolla sottilissima e carezzevole, dinamica di bocca ben sostenuta da un gusto travolgente e ben definita dalla spalla acida, infinito nella persistenza lascia una lunga scia nel retronasale di caffè e cioccolato bianco.
Memorabile!
Millesimato 1989 Polisy
-8 gr /litro zucchero residuo-
Le lievi note ossidate che emergono a primo impatto rendono il naso ancor più complesso esaltando una serie nutrita di profumi e riconducili al territorio, funghi, susina matura , caramella di orzo, miele, frutta secca, nocciolina tostata canditi creme brulè. Per contrasto in bocca è ancora nettamente vivo e ben sostenuto da una freschezza succosa ed appagante con bel perlage cremoso. Nel finale morbidezza e freschezza si fondono in un allungo infinito con ritorni di torrefazione. Completezza
Millesime 2004 Demi-Sec
Annata con grande vendemmia e perfettamente in linea per la stagionalità.
Ben 40% di residuo zuccherino.
Trasparenze oro liquido.
Naso ammaliante per i profumi burrosi di pasticceria e cera d’api, albicocca disidratata, crema, che emergono in un insieme complesso e sfaccettato. Seducente nel palato entra dolce e morbido con un perlage sottilissimo cremoso, bilanciato da un’esplosiva freschezza che esalta il gusto movimentandone la beva; un insieme che pochi demi-sec possiedono e che conduce ad una lunga persistenza lasciando in bocca una scia lunghissima dove il dolce la sapidità si muovono in affascinante si sinergia . Affascinante
Champagne Beaufort
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