
di Maria Teresa Scarpato
Questo piccolo Borgo marinaro riesce sempre ad affascinare e a regalare paesaggi suggestivi. Ieri, nonostante il maltempo, tutti, cetaresi e non, erano in attesa del grande evento della spillatura del tradizionale “Terzigno” della Colatura Nuova, che, per chi come me non vi aveva mai assistito, è stato una interessante ed imperdibile esperienza. Questo evento è così importante perché sempre più negli anni la Colatura di alici ha caratterizzato la Comunità cetarese permettendo di far conoscere in Italia e all’estero il lavoro dei pescatori e le loro antiche tradizioni.

Ma in cosa consiste la Spillatura della Colatura?
In breve, le alici appena pescate vengono decapitate, eviscerate ( il termine dialettale è scapezzate) e sistemate a strati, intervallati da sale grosso, in appositi contenitori di legno di rovere, per l’appunto i Terzigni, con una tecnica detta testa-coda. Il tutto viene coperto con un disco di legno (Tompagno) su cui viene apposta una pesante pietra marina che, pressando le alici in fase di maturazione, fa sì che in superficie emerga il liquido che, dopo circa 4/5 mesi (alla fine di novembre, inizio di dicembre) comincia in vari e lenti passaggi ad essere filtrato (Spillatura), ottenendo così la tanto attesa “Colatura”che ricordiamo è anche Presidio Slow Food istituito dal 2003.
Quest’anno la Festa della Colatura delle Alici è cominciata con una Tavola rotonda dal titolo “Alici e sintesi dell’identità locale: verso la rete delle Città del Pesce azzurro” presieduta dal Sindaco Secondo Squizzato, da Aldo Marano – Pro Loco e Pietro Pesce – Presidente Associazione “Amici delle Alici”. I lavori sono stati coordinati da Luciano Pignataro, giornalista nonché cittadino onorario di Cetara; sono intervenuti la D.ssa Annalisa Di Nuzzo – Università degli Studi di Salerno, Dr. Carlo Montinaro – Preside Nuova Scuola Medica Salernitana, Sergio Galzigna – Fiduciario Condotta Slow Food Salerno, Rosario D’Acunto -Vice Presidente Vicario RES TIPICA ANCI.
Gli interventi dei diversi relatori, pur nella specificità delle competenze dei singoli, hanno evidenziato l’importanza della riconoscibilità del prodotto, della sua tutela e valorizzazione come punto di forza sia dal punto di vista nutrizionale che dell’autenticità territoriale.
Infine i Sindaci: Costabile Spinelli – Castellabate, Secondo Squizzato – Cetara, promotore dell’iniziativa, Vittorio Marsicano – Pisciotta, e Stefano Pisano – Pollica hanno siglato un accordo per la cooperazione ed il raggiungimento di obiettivi per la realizzazione di una rete delle Città del Pesce Azzurro con la prospettiva, in futuro, del coinvolgimento anche di altre città marinare presenti sul territorio nazionale.
Alla fine dei lavori, presso La Torre Vicereale, è stata molto apprezzata una degustazione di piatti della cucina tradizionale, offerta dai ristoratori locali La Cianciola e Il Convento e dall’azienda Nettuno, a cui sono stati abbinati vini del territorio selezione Slow Wine delle aziende Apicella, Ettore Sammarco, Fattoria San Francesco, Marisa Cuomo, Monte di Grazia e Reale.
Chiudiamo la domenica di festa in tutti i ristoranti con la ricetta degli spaghetti alla colatura di alici di Cetara
Dai un'occhiata anche a:
- Giornata mondiale della pizza, chef Ciro regala la pizza della felicità
- Guglielmo Cavezza del Mommy Cafè a Cicciano è il vincitore di Mille&Un Babà 2025
- Il Vulture si presenta al mondo con l’olio e il vino
- Andrea Matrone e il suo “colpo di scena” da Staj Noodle Bar, Chiaia
- A Milano la masterclass guidata da Nicolò D’Afflitto, enologo di Marchesi Frescobaldi
- Grandi Langhe 2025 a Torino. Alcuni assaggi dalla piu’ importante manifestazione della viticoltura piemontese
- Marchesi Frescobaldi celebra 50 anni di Benefizio lo Chardonnay di Castello Pomino
- Tra vigne, memoria e bellezza: 24 ore con Mastroberardino | Dalla storica cantina di Atripalda al silenzio del Radici Resort: 24 ore tra arte, vino e gesti d’amore