
Cetara è un luogo dell’anima, della sospensione delle ansie e sin da quando ero ragazzo lo spaghetto alla colatura di alici apriva il magico periodo che inizia con l’Immacolata e chiude con la mattina di Natale.
Con un gruppo di amici decidiamo per un tour serale dopo il convegno per la dop alla colatura.
Abbiamo cominciato proprio al Cetus con gli spaghetti Dolcevita, ossia una pasta arricchita con il guscio dei gamberi illustrata dal professore Iorio. Una valanga diantiossidanti, colatura compresa.
Prima tappa al San Pietro da Francesco Tammaro, sicuramente la cucina più completa, primo ristorante di Cetara nato nel 1981. Una cucina leggera ed efficace e il piacere di rivedere un amico che ha aperto la strada alla ristorazione di qualità in questo bellissimo borgo di pescatori.
Poi è stata la volta del Al Convento del funambolico Pasquale Torrente quello che ha fatto conoscere Cetara fuori Cetara dove si propone una buona pizza al metro in stile Costiera Amalfitana.
Infine allungo alla Cianciola, tradizionale, classico, rassicurante.
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