di Ugo Marchionne
Cinque stelle, quarant’anni di champagne. La celebrazione dell’anniversario del lancio della cuvée Louise della maison Pommery si celebra a Capri nella splendida cornice del Capri Palace diretto da Ermanno Zanini. Cinque stelle per cinque champagne. Un profluvio di emozione culinaria che vede impegnati i fratelli Cerea del ristorante Da Vittorio a Brusaporto, 3 stelle Michelin, e il duo Migliaccio/Elefante che ha reso ancor più grande L’Olivo. Una sequenza degustativa che parte dal Bar degli Artisti del Capri Palace con un servizio di piccoli assaggi e con la mescita del Blanc de Blancs di casa Pommery, in cui brillano le piccole ciliegine di Foie Gras con nocciolo di cioccolato di Andrea Migliaccio.
Si prosegue all’interno, nella meravigliosa cornice dell’Olivo con la degustazione. Si parte dal classico ed intramontabile crudo di Andrea Migliaccio. Una sequenza mirabilmente eseguita di assaggi di mare, conclusasi con un inaspettato e delicato spaghetto freddo ai ricci di mare.
Ancora crudo, stavolta alla moda “Da Vittorio”, spaghetto di tonno rosso e bagnacauda. Un crudo multidimensionale in cui la sapidità spinta della salsa compenetra il nerbo scioglievole di una crudité mirabilmente eseguita.
Un gioco di sguardi fra il mare e la terra di mare. In abbinamento la duplice declinazione della Cuvée Louise 2004 di Pommery nelle versioni Brut e Brut Nature. Si passa ai primi. Andrea Migliaccio cala una mano veramente concreta. Gnocchetti di patate, cavolfiori affumicati, astice e pomodorini confit e polvere di capperi. Da una selezione di 18 patate, Andrea Migliaccio ha trovato la quadra perfetta per questo piatto che si risolve in una consistenza veramente vellutata rotta ad un tempo dal nerbo dei crostacei divinamente cotti. Sale in cattedra Chicco Cerea. Risotto con fagioli e baccalà. Baccalà mantecato a coronare un risotto mantecato con i fagioli. Echi di familiarità, confortevole, rassicurante, divinamente mantecato. Olio extravergine profondissimo. Una coccola ad occhi aperti. In abbinamento le Cuvée Louise 2002 e 2000 in Magnum. Un’esperienza solare di agrume, burro, miele, frutta secca e profondità vivida. Da ultimo l’agnello in crosta di nocciole e salsa su frutti rossi di Andrea Migliaccio e lo splendido dolce Midori, omaggio al verde Giapponese dei fratelli Cerea, con Chicco Cerea a far gli onori di casa, esibendosi nel solito teatrale profluvio di dolcetti e bocconi squisiti.
Una serata celebrativa veramente indimenticabile che ha messo insieme due realtà di assoluto valore dell’ospitalità e della ristorazione italiana insieme ad una grandissima ed iconica Maison di Champagne che in un percorso indietro nel tempo ha ripercorso la grande storia della sua Cuvée di prestigio, nata da un omaggio di una figlia ad un padre.
La Cuvée Louise da quel Louis Pommery è cresciuta molto, diventando una delle Cuvée di prestigio più personali e distintive della champagne con il suo carattere da Chardonnay/Pinot Nero che si evolve sorso dopo sorso.
Insomma, una bella serata che ha aperto ufficialmente l’estate a Capri.
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